Cometa verde: quando e dove vederla

Da oggi potrebbe essere possibile imbattersi a occhio nudo nellaCometa verde, una “cometadi lungo periodo” – come vengono definite quelle con un periodo orbitale superiore a 200 anni – che il 12 gennaio ha raggiunto il punto più vicino al sole, o perielio, mentre il1° febbraiosi troverà alla distanza minima dalla Terra a 42 milioni di chilometri. “Potrebbe” perché «con le comete il condizionale è d’obbligo», precisa la Commissione divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani(Uai), «ma sicuramente saràben visibile con l’ausilio di un semplice binocolo». Una “carrambata” dallo spazio che arriva50.000 anni dopo l’ultimo passaggionei pressi della Terra ai tempi dell’uomo di Neanderthal, tanto da essere conosciuta anche come “cometa di Neanderthal”. Non è dato sapere se e quando la cometa riapparirà. Comeosserval’astrofisico e divulgatore scientificoGianluca Masi, fondatore delVirtual Telescope Projectdell’Osservatorio Astronomico Bellatrix di Ceccano (Frosinone), c’è la possibilità che la cometa si muova «su orbita aperta (iperbolica), dunque non periodica». Fuori dalla prospettiva antropocentrica il suo nome scientifico èC/2022 E3 (Ztf). La sua scoperta è recente e risale al2 marzo 2022, quando è stata intercettata dall’Osservatorio di Monte Palomar, California, grazie alla camera di rilevamento dellaZwicky Transient Facility, un partenariato finanziato dallaNational Science Foundationstatunitense insieme a unconsorziointernazionale di università e istituzioni. Inizialmente gli studiosi ritenevano si trattasse di un asteroide, ma osservazioni successive hanno rivelato che aveva unachioma molto condensata, indicando che si trattava di una cometa. «Dalla sua scoperta ha incrementato notevolmente la sua luminositàe si trova a transitare nella costellazione della Corona Boreale», spiega l’Uai. «Dal 17 gennaio al 5 febbraio la declinazione sarà talmente elevata che la cometa diventerà circumpolare, pertanto sarà visibile in cielo durante tutta la notte». Dunque la si potrà osservare con un binocolo «a patto di essere sotto cieli scuri» e aspettare che la luna, piena il 5 febbraio, si faccia da parte. Chi non avrà la fortuna di vederla direttamente potrà farloonlinegrazie alla partnership tra il Virtual Telescope Project e la piattaforma britannicaTelescope Live. L’appuntamento è per il 2 febbraio sulportaledel Progetto a partire dalle 5.00 del mattino. «Fotograficamente sta già evidenziando una spettacolare coda di ioni e una coda di polveri a ventaglio, ma come sempre ripetiamo chel’osservazione visuale è totalmente differente da quella delle riprese fotografiche», avvertono i ricercatori dell’Uai. Insomma non vi aspettate di vederla al suo meglio. Ma basta a poter esprimere un desiderio.