I giovani che si approcciano a unavita adulta e indipendentesi trovano davanti allanecessità di conoscere l’economia e la finanza. In tempi recenti, il fatto che ragazze e ragazzi frequentino quotidianamente il mondo deisocial mediae dell’informazione televisiva sembra aver aiutato ilprocesso di assimilazione e attuazione di alcune nozioni e abitudini legate a questi ambiti. UnostudiodiEduFindel 2022, realizzato in occasione delmese dell’educazione finanziaria, aveva rivelato che “nel 2022, l’interesse per la finanza è aumentato in modo significativo:il 35% degli intervistati si è detto molto interessato ai temi attinenti alla finanza e gli investimenti(era il 27% nel 2021). Un’importantecrescita di interesse si è registrata tra i non investitori(tipicamente più esposti alla disinformazione), glistudenti maggiorennie glistudenti delle scuole medie superiori. Per i primi, il 70% si ritiene molto interessato (molto e abbastanza) alla finanza (+10% in un anno)”. Per quanto riguarda gli studenti, sembra naturale che proprio loro vogliano saperne di più. L’interesse negli universitari, infatti,ha registrato un incremento del 21% rispetto al 2021(oggi al72%), con specifico riferimento a chi è solito far parte di comunitàonlineche accendono un riflettore sul tema. È da ritenersi un grande traguardo anchel’interesse che dichiara di avere il 53% degli studenti delle scuole superiori. Se studentesse e studenti universitari con una propria indipendenza si affacciano per la prima volta al mondo dell’economia, chi frequenta le scuole secondarie nella maggior parte dei casi vede dei piccoli movimenti nel proprio conto. All’inizio del 2023 sono stati proprio i giovani a essere intervistati e analizzati da questo punto di vista nell’Indagine sull’alfabetizzazione finanziaria e le competenze di finanza digitale in Italia: i giovani, realizzata e pubblicata dallaBanca d’Italia. Dalla ricerca è emerso che, oltre alla naturale predisposizione per l’argomento, evinta in molti casi dalla scelta specifica di un percorso di studi (le conoscenze finanziarie sono più elevate tra coloro che hanno preso indirizzi scientifici o tecnici), gran parte di loro sonoattentialla sostenibilità delle spese correnti e al rispetto delle scadenze di pagamentoma hanno unabassa propensione a pianificare il futuro. Il 90% delle persone di età compresatra i 18 e i 34 anniutilizza lacarta di creditoper la gestione del proprio conto personale. A essere sempre i più interessati al tema, comunque, rimangono ancora legenerazioni del cosiddettobaby boom, che vivono non solo le realtà della gestione personale e domestica del denaro ma anche l’interesse per la politica e l’economia del Paese. Inoltre, quella deibaby boomers, insieme alle precedenti, è notoriamente la generazione del risparmio e delle certezze economiche. Tra le persone con età compresafra 55 e 65 anni,il 70% usa internet come mezzo di comunicazione e gestione dell’informazione economica, politica e sociale, mentretra gli over 75 la quota è salita al 40%.
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