Fleather, la pelle vegana realizzata con i fiori del Gange

Nella “Mecca dell’industria della pelle indiana” è nata un’alternativa sostenibile per borse, portafogli e sandali. Si chiamaFleathered è un nuovo materiale realizzato con ifioriutilizzati nei templi per i riti quotidiani e poi dispersi nel fiumeGange. A svilupparla è stataPhool(letteralmente “fiore” in hindi), una startup con sede aKanpur,nel nord del Paese, che mira a innovare il mercato della pelle vegana e insidiare quello, ad alto impattoambientale, della pelle animale. Il progetto nel 2022 è arrivato tra i finalisti delPremio Earthshot 2022sulla sostenibilità e ha riscosso l’interesse di Pvh, la casa madre diCalvin Klein e Tommy Hilfigere di un rivenditore di auto di lusso. L’idea per laFleatherè venuta all’ingegnereAnkit Agarwalnel 2015, durante una passeggiata con un amico lungo il fiume sacro della religione indù. Nell’acqua, oltre al letame e alla spazzatura, galleggiavano centinaia dicalendule, rose e crisantemi, scartati dai fedeli dopo le preghiere quotidiane. Questi fiori, per motivi religiosi, non possono essere smaltiti insieme agli altri rifiuti, quindi i templi li scaricano ogni giorno nel Gange. Prima di decomporsi però, rilascianosostanze nocive, derivate dai pesticidi, che inquinano l’acqua dove i devoti fanno il bagno. Agarwalha tentato di risolvere il problema inizialmente trasformandoli inincenso e oli essenziali, nel 2017. Un anno più tardi però ha scoperto che potevano essere destinati a un uso diverso: la produzione di pelle vegana. Sui fiori infatti cresceva una specie di fungo che, nutrendosi dellacellulosa, sviluppava un materiale fibroso e biancastro. Gli scienziati di Phool hanno provato a replicarlo in laboratorio, con condizioni controllate di temperatura e umidità e diversi tipi di microbi. Così è nato il primo prototipo diFleathernel 2021. Oggi l’azienda è sostenuta dal prestigiosoIndian Institute of Technology di Kanpure conta tra i suoi investitori la star di Bollywood Alia Bhatt. Il processo è stato perfezionato sempre più nel tempo e anche la conciatura è realizzata in modo naturale, tramite l’essicazione con una soluzione di polveri di corteccia d’albero. La pelle è sottile e morbida e ha un aspetto molto simile a quella animale: viene tinta e goffrata con un motivo a serpente o coccodrillo. Per il futuro però,Phoolmira a renderla più resistente, in modo da poter realizzare anche cinture ed essere davvero competitivi sul mercato. L’interesse per la moda sostenibile infatti è sempre più diffuso, man mano che cresce la consapevolezza del suo impatto sugli ecosistemi. La conciatura di cuoio, per esempio, richiedemoltissima acqua ed energiae il trattamento chimico per renderlo liscio disperde diversi metalli pesanti nell’ambiente. Inoltre, più indietro sulla filiera, gli allevamenti intensivi di bestiame contribuiscono alladeforestazionee all’aumento delleemissioni di gas serra, dannosi per ilclima. La maggior parte delle ecopelli, fino a ora, sono però realizzate con la plastica, quindi sempre partendo dai combustibili fossili. L’anno scorso sono stati diversi gli esperimenti per creare un’alternativa, dal Messico all’Italia. Il più noto è stata la collaborazione traNikee la startup londineseAnanas Anamper lanciare un materiale realizzato attraverso la buccia del frutto tropicale. La maggior parte di questi materiali, secondo gli esperti della rete olandeseFashion for Good(della quale nel 2020 ha fatto parte anche Phool), utilizza comunque come leganti dei polimeri di plastica. Al contrario diFleather. Se sepolta nel terreno la pelle dei fiori del Gange si decompone totalmente entro 90 giorni, garantiscono i suoi creatori. La prossima sfida è espandere la produzione, che al momento si attesta sugli0,8 metri quadrati di ‘fogli’di materiali ogni mese. Se le centinaia di chilogrammi di scarti dei templi non dovessero bastare, si potrebbero utilizzare lestoppie agricoleche ogni inverno gli agricoltori sono costretti a bruciare, causando ogni inverno un grande inquinamento atmosferico in tutto il nord dell’India. Per imporsi nel mondo dell’alta moda, bisognerà però rendere le borse e portafogli longevi e resistenti. Chissà che un giorno gli articoli di lusso, che si tramandano di generazione in generazione, non saranno fatti diFleather.