L’India punta tutto sull’idrogeno verde

L’Indiaha un piano perraggiungere la neutralità climatica entro il2070e si basasull’idrogenoverde. Lo Stato, tra i più inquinanti al mondo,investirà2,2 miliardidi dollari per sviluppare impianti per la produzione massiccia di questo combustibile sostenibile. Si tratta di una soluzione innovativa, per sostituire petrolio e gas nelle industrie più inquinanti e abbattere le emissioni di CO2, che costituiscono circa il 7% di quelle mondiali, secondoGlobal Carbon Project. Nuova Delhi infatti è la terza economia più grande dell’Asia e ha da poco superato la Cina come Paese più popoloso del mondo. Gran parte dei suoi settori produttivi, dal petrolchimico a quello dell’acciaio, però hanno unforte impatto sul clima e sull’ambiente:utilizza ogni anno5 miliardi di tonnellatediidrogeno grigio, cioè ricavato dal gas naturale. L’aumento dei prezzi del metano, dovuto alla guerra in Ucraina, ha spinto però sia il governo di Narendra Modi sia i privati a guardare a nuove risorse, in particolare all’idrogeno verde. Ottenuto dall’acquatramite un processo alimentato da fonti sostenibili, come sole e vento, questo combustibileè aemissioni zero.Al momento è ancora costoso rispetto ai derivati del gas (3,60 dollari contro 2,50 a gennaio 2023), ma, secondo le proiezioni economiche, con lo sviluppo delle energie rinnovabili lo sarà sempre meno. Dalle prime indiscrezioni,550 milionidel maxi-piano indiano (Strategic Intervention for Green Hydrogen Transition)saranno destinati asviluppare macchinari per l’elettrolisi,mentre più di 1 miliardo e 600 dollari serviranno direttamente per ricavare l’idrogeno. L’obiettivo del Governo èarrivare entro il 2030 a una produzione di5 milioni di tonnellatel’anno, da utilizzare per i trasporti urbani e per la produzione di acciaio e di fertilizzanti. I suoi principali campi d’utilizzo saranno iltraporto urbano, la produzione siderurgica e quella dei fertilizzanti. Anche laflotta stataledovrà convertirealmeno 2 navi ai carburanti sostenibili entro il 2027.Mentre le compagnie energetiche che utilizzano più di 40 mezzi per il trasporto in mare di gas e petrolio saranno obbligate ad affittare almeno 1 nave verde all’anno (dal 2027 al 2030). Lanuova politica energetica sostenibile dell’Indiaavrà effetti anche sull’agricoltura.Grazie allaNational Green Hydrogen Mission, entro il 2035 Nuova Delhi intendesostituire tutti i fertilizzanti importati dall’estero con concimi prodotti entro i confini dello Stato,a base diammoniaca verde, ottenuta da una miscela di idrogeno sostenibile e azoto. Per farlo, sarebbe pronta, per alcuni funzionari che hanno parlato con la testata britannicaReuters, a un investimento di quasi 100 miliardi di euro (8.000 miliardi di Rupie). Il Paese infatti vuole scommettere suiconcimi sostenibili. La loro domanda, secondo le previsioni degli economisti, è destinata a crescere, così come quella dell’idrogeno verde e dei suoi derivati: il Governo stima chein meno di 10 annipasserà dai75 milioni di tonnellate attuali a 100 milioni. L’India mira esportare circa il 70% della sua futura produzione a Corea del Sud, Giappone e Unione Europea. Per questo, si è impegnata a sviluppare entro il 2030 tecnologie per l’elettrolisi con una capacità di 15 gigawatt, cioè pari a 10 volte quella attuale. Il piano di incentividovrebbe partire nel 2025e prevede, in una prima fase, laconversione degli impiantiche già utilizzano l’idrogeno grigioal suo omologo sostenibile.Tra il 2027 e il 2030,allaproduzioneper il mercato interno sarà affiancata quellaper l’estero.In questa fase, secondo le previsioni più ottimistiche, saranno già a disposizione elettrolizzatori a basso costo. Anche Washington e Bruxelles hanno finanziato progetti per diversi miliardi nel campo, ottenendo fino a ora scarsi risultati, a causa degli alti costi di trasporto e di stoccaggio del combustibile e delle tecnologie non ancora all’altezza. Il Governo Modi sembra però disposto a tutto per battere la concorrenza e sta giàcercando nuovi investitoridisposti a guidare la transizione, molti ancoralegati all’estrazione di combustibili fossili. Tra queste la raffineriaIndian Oil Corp, la principale compagnia energetica del Paese,Ntpc Ltd, il gruppoReliancee il gruppoAdani, che ha presentato un progetto per un impianto in collaborazione con il colosso francese del petrolioTotal.