Vorrei, vorrei… tornare giovane!

Vorrei, vorrei… tornare giovane!

 

Siamoesseri umanie in quanto tali appariamo costretti a essere ingabbiati nella spirale del tempo,invecchiando inevitabilmente.O forse no?Secondo lo studio del dipartimento di genetica diHarvard,guidato dal biologo David Sinclair e pubblicato sulla rivista scientificaCell,l’invecchiamento è reversibile. Il mondo della scienza ha studiato a lungo il processo che porterebbe all’invecchiamentodegli individui: un accumulo di specifichemutazioni che nel tempo causano danni al dna.Le cellule del corpo umano vengono sostanzialmente compromesse nel tempo, conducendolo infine alla morte. Ma nel corso degli anni le prospettive degli studiosi sono cambiate. L’epigenoma Lastruttura deldnaè composta da un percorso sinuoso e filamentoso a cui si lega un sistema formato da numerosi composti chimici, chiamatoepigenoma.Questo dà luogo a meccanismi che permettono all’organismodileggere correttamente le informazioniche fanno funzionare il nostro corpo, attivando o disattivando i geni. Nel corso del tempo, però, tramite semplici azioni giornaliere, come la respirazione o l’esposizione ai raggi Uv – complici fattori esterni come inquinamento, fumo, o carenza di sonno – queste informazioni vengono perse el’epigenoma non è più in grado di leggerle.Di conseguenzail dna si alterapesantemente e si invecchia. L’attività del team di ricerca e la scoperta I ricercatori – per confermare l’ipotesi dell’invecchiamento a causa della carenza di informazioni a disposizione dell’epigenoma – hanno analizzato alcuni roditori, aumentando il numero di rotture del dna in laboratorio per rendere il processo più veloce.I risultati ottenuti parlano chiaro:nei topicon dna alterato il processo diinvecchiamentoavveniva decisamente primarispetto ai conspecifici trattati in normali condizioni. Una volta constatato ciò, gli scienziati si sono spinti oltre, per verificare se questo processo potesse essere reversibile tramite alcune manipolazioni dell’epigenoma. È statasomministrata ai topi una terapia genica nota comeOsk(composta da un trio di geni) e, incredibilmente, ha funzionato: è riuscita a ripristinare completamente il processo di invecchiamento dei roditori,trainandoli nuovamente verso la giovinezza. È un ripristino definito “permanente” manon è ancora chiaro il motivoper cui la terapia genica abbia potuto invertire l’invecchiamento. Avanza adesso l’ipotesi secondo la quale le cellule dei mammiferi mantengano una sorta di copia di backup al loro interno. Il potenziale e le prospettive future La scoperta emerge dopo 13 anni di studio ed è avvenuta in collaborazione con laCarnegie Mellon University, laKeio Universitydi Tokyo, l’ospedaleBrigham and Women’sdi Boston e numerosi altri istituti. Può essere considerata come il punto di partenza per qualcosa di rivoluzionario:manipolare l’epigenomapotrebbe bloccare e invertire l’invecchiamento,ingannando il tempo come un nastro che si riavvolge. Ma vanno considerate tutte le cautele del caso e non è ancora possibile traslare la scoperta all’homo sapiens. Tuttavia, il potenziale dello studio è grandioso. La comunità scientifica sta ora testando l’esperimento sui primati, per replicare la terapia genica. E chissà, magari in un futuro nemmeno così tanto remoto, per poter ingannare il tempo scovando la famigerata pozione dell’eterna giovinezza anche per gli esseri umani.