Potremo deviare i fulmini con i laser?

Fulmini a guida laser. Sembra una tecnologia degna di un film di fantascienza, invece è realtà. Lo testimonia unesperimentocondotto sulleAlpi Svizzere, il primo realizzato sul campo, che ha utilizzato l’emissione diimpulsi lasercontro le nuvole temporalesche per deviare le saette. I risultati sono statipubblicatisulla rivistaNature Photonicsdai ricercatori del progettoLaser Lightning Rod, coordinato dal fisicoAurélien Houarddel Politecnico di Palaiseau, in Francia, e finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea rivolto ai progettiFet(Future & Emerging Technologies). Oggi ilparafulminepiù comune è quello inventato intorno alla metà del XVIII secolo dallo scienziato, tipografo e diplomatico statunitenseBenjamin Franklin, uno che inseguiva i tornado acavalloper capire come erano fatti e che nel 1776 firmò, dopo aver contribuito a redigerla, la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti, diventandone di diritto uno dei padri fondatori. Il sistema messo a punto da Franklin, che attaccò una chiave di metallo a unaquilonee lo portò in giro durante la tempesta per dimostrare laconnessione tra fulmini ed elettricità, consiste di unpalo metallicoche intercetta le scariche elettriche atmosferiche e le guida in modo sicuro a terra. L’idea diutilizzare il laser per influenzare la rotta dei fulminirisale agli anni Settanta, quando il ricercatore Leonard M. Ball pubblicò unarticolointitolato “Il sistema del parafulmine laser:addomesticamento del temporale”. Funziona secondo il principio per cuil’impulso laser ionizza le molecole d’aria, ovvero induce l’ossigeno e l’azoto in atmosfera a rilasciare elettroni liberi di muoversi, creando dei canali ad alta conducibilità elettrica che funzionano comecorsie preferenzialiper i fulmini. «È come praticare un foro nell’aria con il laser», ha dichiarato Houard. L’esperimento è stato condotto sulmonte Säntisnella Svizzera nord-orientale, sulla cui sommità si trova una torre per le telecomunicazioni alta 124 metri che viene colpita da circa 100 fulmini all’anno. Ildispositivo laserpesa oltre3 tonnellateed è capace di emettere oltre1.000 impulsi al secondo. Utilizzato per circa 6 ore tra il 21 luglio e il 30 settembre 2021, ha deviato il corso di tutte e quattro le scariche elettriche che hanno colpito la torre mentre il dispositivo era in funzione. Nell’unico caso che le condizioni climatiche hanno reso possibile filmare con telecamere ad alta velocità a diversi chilometri di distanza, i ricercatori hanno verificato cheil fulmine ha seguito il percorso del laser per circa 50 metri. «I risultati estendono l’attuale comprensione della fisica dei laser nell’atmosfera e possono aiutare nello sviluppo dinuove strategie di protezione dai fulmini», ha aggiunto Houard, secondo il quale potrebbero volerci oltre un decennio prima che il parafulmine laser possa entrare in funzioni senza rischi. Una delle maggiori preoccupazioni riguarda iltraffico aereo, sospeso in via precauzionale durante l’esperimento. Se attraversa la rotta di volo, spiegato Houard, «il laser potrebbe danneggiare gli occhi del pilota».