Il duello tra Scozia e Regno Unito sulla pelle delle persone trans

Il duello tra Scozia e Regno Unito sulla pelle delle persone trans

 

Meno di un mese fail Parlamento scozzese ha approvato un disegno di leggesulla riforma del riconoscimento di genereper facilitare e migliorare il sistema con cuile persone transgenderchiedono dicambiare il proprio genere legalesui loro documenti d’identità. Ma le cose sono cambiate rapidamente, e lo faranno ancora:il Governo britannico ha bloccato la normaricorrendo a uno statuto del 1998, ma la prima ministra scozzese Nicola Sturgeon ha dichiarato che il suo governo «difenderà vigorosamente» la democrazia e il disegno di legge. IlSegretario di Stato per la ScoziaAlister Jack, il Ministro responsabile delle questioni riguardanti Edimburgo nel Governo del Regno Unito, ha annunciato che avrebbe utilizzatoper la prima voltala”sezione 35” delloScotland Actdel 1998per fermare il disegno di legge sul riconoscimento di genere, dopo una revisione effettuata dagli avvocati del Governo britannico. La norma prevede che un Segretario di Stato britannico possaimpedire a un disegno di legge di ottenere il consenso realese ritiene che questo possa avere un effetto negativo sulla legislazione riservata al Parlamento di Londra. In questo caso, Alister Jack sostiene che il disegno di legge in questione possaentrare in collisione con loUk Equality Act, in vigore dal 2010: è la legge che si applica inInghilterra, Scozia e Galles, e protegge tutti gli individui da trattamenti iniqui, promuovendo una società più equa. Secondoun documentopubblicato questo pomeriggio dal Governo guidato daRishi Sunak, il disegno di legge scozzeseminerebbe “l’attento equilibrio” dell’Equality Act,provocando degli “effetti avversi”: la creazione di due regimi “paralleli e molto diversi per l’emissione e l’interpretazione dei Grc (certificati di riconoscimento di genere,ndr) all’interno del Regno Unito”; l’impatto che “la rimozione delle garanzie potrebbe avere sulla sicurezza, in particolare quella delle donne e delle ragazze, dato il notevole aumento del potenziale di successo delle domande fraudolente”; e infine, l’esacerbazione o la creazione di problemi legati al funzionamento dell’Equality Act, come l’espansione della coorte di persone in grado di ottenere un Grc”. Ildisegno di legge scozzesevorrebbemodificare l’età minimarichiesta per ottenere un certificato di riconoscimento di genere, passando dagli attuali 18 a16 anni, per esempioeliminando l’obbligoper un richiedente di avere o aver avuto unadiagnosi di disforia di genere, la condizione psicologica che consiste nel sentire una discrepanza tra il proprio sesso biologico e l’identità di genere. Secondo Pete Wishart delloScottish National Party,il partito indipendentista che rivendica l’autonomia della Scozia dal Regno Unito, sembra che il Governo britannico sostenga che conquesto disegno di legge potrebbe minare la parità salariale:il documento redatto dice che “man mano che un numero maggiore di individui può cambiare il proprio sesso legale, cresce l’effetto negativo sul funzionamento delle disposizioni sulla parità retributiva della legge del 2010”. Inoltre, il Governo britannico – così come alcuni membri del Partito conservatore scozzese e numerose attiviste femministe – crede che la normanon proteggerebbe adeguatamente le donne e le ragazze dagli abusi degli uomininei luoghi destinati unicamente alle donne.Anche l’autrice britannicaJK Rowling, nota per il suo attivismo anti-trans, si è opposta fortemente alla norma. Secondo il quotidiano britannicoGuardian, anziché tirare in ballo la sezione 35, rinominataNuclear option,perché finora non era mai stata applicata dalla sua entrata in vigore, il Governo avrebbe avuto un’alternativa “leggermente meno conflittuale”: rimandare il disegno di legge alla Corte suprema del Regno Unito affinché i giudici decidessero se si trattava di questioni riservate che non rientravano nella competenza legislativa di Holyrood, sede del Parlamento a Edimburgo e omologo scozzese di Westminster. Secondo i britannici, ricorrere alla sezione 35 significausare in modo appropriato i poteri previsti dalloScotland Act.Ma secondo loScottish National Party, di cui la prima ministra Nicola Sturgeon è leader, è probabile che questo venga visto come un veto inaccettabile sui suoi poteri in determinate circostanze. Un pericoloso “precedente” che«incoraggerebbe il Governo britannico a fare lo stesso in altre aree»,secondo Sturgeon. La Scozia, però, non ha gettato la spugna:il Governo di Sturgeon andrà in tribunale per contestare la decisione britannicadi bloccare il disegno di legge, con una revisione giudiziaria che valuterà la legittimità della decisione del Segretario Jack. AllaBbcSturgeonha dettoche la questione «finirà inevitabilmente in tribunale» e cheil Governo scozzese «difenderà con forza questa legislazione». Dopo che, circa 2 mesi fa, la Corte suprema aveva stabilito che il Parlamento scozzese non potesse indire un secondo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito senza l’approvazione di Westminster, un’altra questione di carattere costituzionale tornerà in tribunale.Come finirà?