Economia

Salario minimo: qual è la situazione nel resto del mondo?

In Italia prosegue il dibattito sulla sua introduzione mentre in altri Paesi è presente da diversi anni. In Ue sono cinque gli Stati membri a non aver introdotto una retribuzione minima per legge
Credit: Cottonbro Studio  

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21 novembre 2023 Aggiornato alle 09:00

Prosegue il dibattito politico in Italia tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione sul salario minimo, cioè la retribuzione minima che dovrebbe essere garantita ai lavoratori per una determinata quantità di lavoro.

In Italia, secondo gli ultimi dati diffusi, sono tra i 3 e i 4,5 milioni di cittadini a percepire uno stipendio lordo inferiore a 9 euro all’ora, raggiungendo la soglia della povertà assoluta. Con questa espressione si intende la condizione in cui non si dispone delle primarie risorse per il sostentamento umano, come l’acqua, il cibo, il vestiario e l’abitazione.

La situazione è, dunque, abbastanza preoccupante nel nostro Paese tra lavori precari, stipendi bassi e aumento dei prezzi. Tutto ciò provoca anche un altro fenomeno: l’emigrazione dei giovani verso l’estero.

Ma cosa succede, invece, negli altri Paesi del Pianeta? Per quanto riguarda l’Unione europea, secondo i dati forniti da Eurostat, dei 27 Stati membri, sono solo 5 a non ricorrere al salario minimo: Finlandia, Svezia, Danimarca, Italia e Austria.

Una mappatura generale sulla situazione del salario minimo negli altri Paesi ci viene fornita dallo studio Salario minimo: analisi internazionale realizzato dallo studio legale Daverio&Florio, specializzato nel Diritto del Lavoro e nel Diritto della Previdenza Sociale.

Uk

Nel Regno Unito, la legge che stabilisce il salario minimo è stata approvata nel 1998 ed è entrata in vigore nel 1999. Qui, il salario minimo varia in base all’età del lavoratore e viene aggiornato ogni anno nel mese di aprile. Infatti, dal 1° aprile 2023 le tariffe sono le seguenti:

- Salario minimo nazionale per gli over 23: £10,42 l’ora

- Salario minimo nazionale per i giovani di età compresa tra 21 e 22 anni: £10,18

- Salario minimo nazionale per i giovani dai 18 ai 20 anni: £7,49

- Salario minimo nazionale per i minori di 18 anni: £5,28

- La tariffa per l’apprendista, che si applica a coloro che si trovano nel primo anno di apprendistato: £5,28

Da aprile 2024, inoltre, il Primo Ministro Rishi Sunak ha deciso di aumentare la soglia e far salire il salario minimo ad almeno £11 all’ora.

Paesi Bassi

Qui, il salario minimo esiste dal 1969 e cambia in base all’età e all’orario di lavoro. Dai 15 ai 21 anni la retribuzione subisce delle variazioni, dai 21 anni in poi il valore rimane fisso; attualmente il salario minimo mensile ammonta a €1.934,40 lordi grazie al recente aumento del 10,15%.

Francia

Anche qui, il salario minimo è stato introdotto diversi anni fa, nel 1950, ed è riservato a tutti i dipendenti con almeno 18 anni di età, indipendentemente dal contratto di lavoro e dalla retribuzione. Attualmente è pari €11,52 lordi all’ora, pari a €1.747,20 lordi mensili per 35 ore lavorative. Può, ovviamente, variare in base agli andamenti di mercato, all’aumento dei prezzi e del salario medio.

Germania

L’introduzione del salario minimo risale al 2015 ed è rimasto invariato fino al 2022, anno in cui è aumentato a €12 all’ora, per un totale di €2.080 lordi mensili, ma si prevede un ulteriore aumento a partire dal 2024.

Spagna

L’introduzione risale al 1963 ed ha registrato un aumento dell’8% rispetto al 2022. Attualmente il salario minimo è pari a €1.080 al mese lordi ed è determinato su base mensile, per un totale di €15.120 lordi annui.

Svizzera

Qui, la situazione è particolare. In Svizzera non esiste un salario minimo nazionale. Tuttavia, alcuni cantoni hanno un salario minimo applicabile in quel determinato territorio. Andiamo nel dettaglio:

- Cantone di Neuchâtel: salario minimo di 20.77 franchi

- Canton Giura: Chf 20.60 l’ora

- Canton Ticino: tra 19 e 19.50 franchi l’ora, a seconda del settore economico

- Cantone di Ginevra: 24 franchi l’ora

- Cantone di Basilea Città: Chf 21 l’ora.

Irlanda

Qui, il salario minimo nazionale è stabilito dal National Minimum Wage Act 2000, che stabilisce una retribuzione di €11,30/ora lordi e €1.909,70/mese lordi, ma verrà sostituito con il salario di sussistenza a partire dal 2026. A partire dal 2024, probabilmente, si prevede un aumento di 1,40 euro, portando l’attuale tariffa a 12,70 euro.

Belgio

Il salario minimo mensile, in Belgio, ammonta a 1.954,99 euro lordi ed è rivolto ai dipendenti con un contratto di lavoro dai 18 anni in su e che lavorano a tempo pieno.

Cina

In Cina, non esiste uno standard salariale minimo unificato ma viene stabilito a livello provinciale, regionale o anche municipale. Generalmente, si suddivide in due categorie: il salario minimo mensile e il salario minimo orario. Il salario minimo mensile si applica ai lavoratori dipendenti a tempo pieno, mentre il salario minimo orario si applica ai lavoratori dipendenti a tempo parziale.

Stati Uniti

Il salario minimo è stabilito su base oraria, ovvero viene stabilito un salario minimo federale di $7,25 all’ora.

Australia

Il salario minimo, qui, è in continuo mutamento. Viene, infatti, rivisto ogni anno ed è attualmente di 21,38 Aud all’ora (circa €13,17) o 812,60 Aud (circa €500,49) a settimana lordi. Esistono inoltre delle tariffe minime nazionali speciali per alcune categorie: per esempio, per i dipendenti con un’età inferiore ai 21 anni, per i dipendenti in formazione e per i dipendenti con disabilità.

Argentina

A causa della dilagante inflazione nel Paese sudamericano, il salario minimo varia almeno due volte all’anno, e prevede una tariffa mensile e una tariffa oraria.

Quindi, moltissimi Paesi hanno già adottato, da diverso tempo, questa misura. In Italia, per il momento, non resta che aspettare il 17 ottobre, data in cui la proposta di legge, presentata dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico, giungerà nell’Aula della Camera per proseguire la discussione, sospesa il 3 agosto 2023.

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