Diritti

Disabilità Usa: quasi metà delle donne ha subito molestie a lavoro

Il 48% delle lavoratrici disabili che hanno partecipato al sondaggio di The 19th e Survey Monkey ha subito violenze sessuali. Secondo la direttrice del Lurie Institute for Disability Policy, è “un’epidemia silenziosa”
Credit: cottonbro studio 
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
4 ottobre 2023 Aggiornato alle 08:00

Un numero crescente di studi e denunce sta faticosamente svelando la reale entità delle molestie sul posto di lavoro. Allo stesso tempo, sempre più ricerche e resoconti focalizzano finalmente l’attenzione sulla violenza sessuale subita dalle persone con disabilità. Ora, per la prima volta, un nuovo sondaggio si concentra sull’intersezione di questi 2 fenomeni negli Usa, mostrando come anche nel mondo del lavoro le donne con disabilità abbiano più probabilità di subire molestie e violenze sessuali.

È accaduto a quasi la metà di loro (48%), secondo i dati raccolti da The 19th e Survey Monkey (la percentuale tra le donne senza disabilità si ferma al 32%). I tassi sono sensibilmente più alti anche tra gli uomini con disabilità, con il 23% che ha riferito di aver subito molestie o abusi sessuali sul posto di lavoro (contro l’11%).

Secondo Monika Mitra, direttrice del Lurie Institute for Disability Policy presso la Brandeis University, la violenza sessuale contro le persone con disabilità è spesso definita “come un’epidemia silenziosa”.

Un’epidemia che si diffonde basandosi su paura e discriminazioni: «Le donne con disabilità incontrano molte barriere solo per entrare nel mondo del lavoro. Così tante tengono la testa bassa mentre sono lì, perché hanno paura di perdere la posizione in cui si trovano attualmente. Penso che le molestie sessuali contro le donne con disabilità siano pervasive» ha spiegato a The 19th Stephanie Woodward, avvocata con disabilità sopravvissuta ad aggressioni e molestie sessuali e fondatrice del Disability EmpowHer Network che offre opportunità di tutoraggio e promuove la crescita e la leadership di donne e ragazze con disabilità.

Per rafforzare la fiducia delle donne e delle ragazze è necessario affrontare tempestivamente il problema delle aggressioni e delle molestie sessuali: per questo, il tema viene affrontato nel campo EmpowHer, dedicato alle ragazze dai 13 ai 18 anni. «Alcune persone possono far sembrare queste forme di molestie e abusi come dei complimenti, il che può creare davvero confusione», ha spiegato Woodword.

Spesso le vittime di violenza affrontano scetticismo o incredulità quando si fanno avanti. Per le donne e le ragazze con disabilità la situazione può essere ancora peggiore. «Quando sono stata aggredita sessualmente, all’inizio la gente non mi credeva. Poi mi hanno detto che avrei dovuto essere grata che qualcuno mi trovasse attraente. Non è un’esperienza insolita», ha spiegato Woodward.

Il sondaggio, però, racconta solo una parte della storia. Non solo perché SurveyMonkey non ha raggiunto un numero sufficiente di persone con disabilità non binarie, ma anche perché, trattandosi di un sondaggio online, potrebbe non aver raggiunto le persone con disabilità intellettiva, che potrebbero avere un’alfabetizzazione limitata o difficoltà con la tecnologia.

Al momento non esistono standard o best practices riguardo ai sondaggi sulla disabilità, ha spiegato Laura Wronski, direttrice della ricerca presso SurveyMonkey, partner del sondaggio di The 19th, che sebbene soddisfi gli standard di accessibilità web probabilmente non è riuscito a includere persone con esigenze di supporto più intense.

«Non credo che la disabilità riceva l’attenzione che molte altre caratteristiche demografiche ottengono nel mondo dei sondaggi. […] Se non sei in una posizione in cui sei in grado di rispondere al telefono o fare le cose per te stesso, non so come possiamo affrontarlo dal punto di vista dei sondaggi», ha detto Wronski, dando voce a un problema con cui anche i ricercatori specializzati in disabilità continuano a confrontarsi.

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