Italia: in 8 anni i volontari sono diminuiti del 15%

Il volontariato è un settore strategico per l’Italia, che sta assumendo negli anni sempre di più una responsabilità sociale. Rispetto al 2015, il numero dei volontari nel Belpaese risulta in calo, specialmente se si guarda al 202: anche la pandemia ne è responsabile. Nel libro del 2018 The Third Sector as a Renewable Resource for Europe, 2 degli autori (Salamon e Sokolowski) scrivono all’interno di un capitolo che in Europa operano gratuitamente per il terzo settore oltre 16.000.000 individui.
Se da una parte il Covid-19 ha portato diversi freni a livello globale, dall’altra ha creato nuove possibilità e strategie per aiutare e prestare servizio ai più bisognosi, tralasciando il ritorno economico.
Il censimento dell’Istituto nazionale di statistica, iniziato a marzo e concluso a novembre del 2022, mostra come la digitalizzazione si sia diffusa in molte realtà no profit: gli strumenti tecnologici, in particolar modo la connessione a Internet e l’utilizzo dei social media, hanno portato avanti in maniera efficace molti progetti rivolti a determinate comunità presenti su tutto il territorio.
Tuttavia, le restrizioni della pandemia che abbiamo lasciato (quasi) alle spalle ha demotivato numerosi abitanti di molte Regioni e, ancora una volta, i numeri parlano chiaro (anche se i dati conclusivi verranno diffusi verso la fine dell’anno): ci sono 4,661 milioni di volontari contro i 5,5 di 8 anni fa (-15%). Il 57,5% è rappresentato da uomini e il 52,5% da donne.
Considerando invece il 2020, le organizzazioni ammontavano a 363.499 con un incremento dello 0,2%, più basso se si considera che l’anno precedente era stato dello 0,9%.
I settori maggiormente interessati sono l’ambiente, la cultura, la cooperazione e solidarietà internazionale, l’assistenza sociale, la protezione civile, l’istruzione e la sanità. In particolare, l’ultima racchiude programmi per persone che vivono in situazioni di forte disagio e con problematiche psico-fisiche gravi. Una parte, seppur non molto grande, è coinvolta in funzioni di carattere religioso e sportivo.
Viene confermato, quindi, un calo generale del volontariato sia per le fondazioni che per le persone che aiutano. Nonostante ciò, i volontari continuano a rappresentare una colonna portante per una parte della società che ha bisogno di aiuto, appoggio e sostegno concreto o a distanza e anche semplicemente emotivo. Servono però risorse finanziarie (ancora carenti).
Il volontariato è stato riconosciuto in toto anche dal Codice Terzo Settore attraverso il decreto legislativo 117/2017 che lo considera fondamentale in quanto il fine ultimo consiste nel realizzare pratiche per “il bene comune e la comunità”.