Futuro

AI: la Cina lancia Ernie Bot, il rivale di ChatGPT

L’app del colosso Baidu, che ha già superato il milione di utenti, riassume documenti e dispensa consigli; ma non deve minacciare la sicurezza nazionale, diffondere fake news e contenuti d’odio
Credit: Google DeepMind
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7 settembre 2023 Aggiornato alle 11:00

Dopo una prima fase di test, Baidu, l’equivalente cinese di Google, ha lanciato Ernie Bot, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale approvato dal Governo di Pechino che rappresenta una sfida diretta a ChatGPT e ai colossi statunitensi dell’intelligenza artificiale.

Presentato a marzo in forma limitata, il chatbot, ora disponibile al pubblico, è la prima app di AI a essere completamente disponibile sugli store della Cina. Un segno di apertura del Paese nei confronti delle tecnologie di intelligenza artificiale, fino a ora limitate o accuratamente censurate.

Con Ernie Bot sarà possibile riassumere documenti, ottenere consigli su svariati temi, scrivere analisi e molto altro; la versione cinese di ChatGPT ha tutte le caratteristiche per allinearsi agli sfidanti occidentali.

Lo sviluppo del modello di intelligenza artificiale su cui si basa del nuovo chatbot sarà molto rapido: Baiudu ha annunciato di voler raccogliere enormi quantità di feedback per poter migliorare il software e, di conseguenza, l’esperienza degli utenti.

A pochissimi giorni dall’uscita, Ernie Bot si è già classificato al primo posto per popolarità sull’App Store cinese. Secondo i rappresentanti dell’azienda, a sole 19 ore dal lancio ha superato la soglia del milione di utenti.

Pechino sembra essere intenzionato a seguire il lungo percorso tracciato dall’intelligenza artificiale nel mondo. Ad agosto sono state introdotte nuove norme per aiutare gli sviluppatori a fronteggiare colossi rivali come Google, Microsoft e, soprattutto, OpenAI. E così, molte aziende cinesi stanno investendo miliardi di dollari nello sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale.

Oltre a Ernie Bot, Baidu metterà a disposizione “una suite di 4 app  - si legge in una nota del colosso cinese  - che consentirà agli utenti di sperimentare le 4 capacità principali dell’intelligenza artificiale generativa: memoria, comprensione, ragionamento e generazione“.

Ma non manca un controllo sulle azioni della nuova applicazione: secondo le recenti linee guida cinesi, i sistemi di AI generativa devono aderire ai valori fondamentali del socialismo, senza mai minacciare la sicurezza nazionale o promuovere il terrorismo, la violenza o l’odio etnico. E devono inoltre astenersi dal diffondere informazioni false e dannose.

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