Culture

Queer è ora - Essere senza confini

A Lecce la mostra fotografica di Alessia Rollo a sostegno della comunità Lgbtq+ testimonia il lavoro dei centri antidiscriminazione
Credit: Alessia Rollo
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
3 settembre 2023 Aggiornato alle 11:00

L’arte da sempre scuote le coscienze e porta avanti messaggi in grado, a volte, di innescare cambiamenti nella società.

Una delle battaglie di questo tempo è la lotta alle discriminazioni verso le persone Lgbtq+ e considerando che l’Italia quest’anno occupa il 34° posto su 49 Paesi europei per quanto riguarda lo stato dei dritti degli appartenenti alla comunità, è evidente che la strada verso l’uguaglianza sia ancora lunga.

Da questa considerazione e dalla voglia di abbattere i pregiudizi e combattere le discriminazioni, è nato il progetto Queer è Ora - Essere senza confini, che si compone di una mostra fotografica della fotografa Alessia Rollo già visitabile al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, e di una campagna di affissioni di 16 immagini che partirà l’11 settembre da Lecce, per poi estendersi a Foggia, Bari, Perugia e Genova.

Solo lo scorso anno sono stati oltre 25.000 in Italia i casi registrati di omolesbobitransfobia, che rappresentano però solo la punta dell’iceberg del problema, sul quale pesa come un macigno il fenomeno dell’underreporting, cioè della mancata denuncia.

Parlare, infatti, in molti casi fa paura e espone le persone, anche giovanissime, al rischio di essere allontanati dalla propria casa o dal proprio territorio.

Per loro spesso l’unico rifugio possibile è rappresentato dai centri antidiscriminazione motivata da orientamento sessuale e identità di genere, che oltre a fornire un tetto sotto il quale vivere assicurano assistenza legale, sanitaria e psicologica. Luoghi sicuri e protetti, divenuti il fulcro del progetto e impressi nelle foto di Alessia Rollo, che ne testimonia il lavoro prezioso.

«Queer è Ora nasce come strumento per creare connessioni e legami a partire proprio dal nostro territorio, quello di Lecce, molto decentrato e periferico rispetto alle narrazioni mainstream. Proprio l’essere qui ci permette di sperimentare un nuovo modo di fare comunità. Questo racconto corale è il nostro modo di puntare lo sguardo su luoghi e mondi meravigliosi, composti da persone straordinarie e luminose, alle quali siamo immensamente gratə», sottolineano Gaia Barletta e Gianluca Rollo, attivist* queer e fra l* ideator* del progetto.

Gli scatti della mostra, che resterà aperta fino al 19 ottobre 2023, ritraggono i protagonisti dei Centri Antidiscriminazione delle città interessate, dopo Lecce, dalle campagne di affissione. Luoghi di provincia, scelti con l’idea di volgere lo sguardo su realtà piccole, che radunano le esigenze di un’utenza con necessità diverse da quelle delle grandi città.

L’autrice è intervenuta su ogni immagine in maniera analogica attraverso l’inserimento di elementi pittorici e testuali, per superare la staticità della fotografia unendo segno e significante.

L’intero progetto Queer è ora è frutto di un lavoro collettivo, personale e politico, è stato finanziato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e curato e prodotto da Transparent, Big Sur e 73100Gaya.

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