Bambini

Cos’è il micro-schooling che piace tanto agli Usa?

Negli States le famiglie che scelgono l’istruzione privata per i figli optano sempre più spesso per strutture che ospitano da 5 a 25 studenti. E permettono di sviluppare un rapporto stretto con l’insegnante
Credit: cottonbro studio
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
2 settembre 2023 Aggiornato alle 17:00

C’è un sistema educativo in rapida crescita negli Stati Uniti, il micro-schooling. Prevede ambienti di apprendimento piccoli, che spesso accolgono dai 5 ai 25 studenti al massimo, e operano come scuole private a pagamento o come centri di apprendimento per chi studia a casa. Il direttore del National Microschooling Center, Don Soifer, ha dichiarato che esistono circa 125.000 microscuole in tutto il Paese, e dopo la pandemia ne ha registrato un aumento.

Queste strutture vengono create senza autorizzazione al di fuori dei sistemi educativi e si formano in spazi commerciali o no-profit, in luoghi di culto, negli studi d’arte e di danza, nei negozi vuoti e in altri luoghi creativi, oppure nelle case private. Il Wall Street Journal spiega che le microscuole stanno crescendo in alcuni Stati grazie alle nuove leggi sui voucher che forniscono a un maggior numero di famiglie fondi statali per le rette delle scuole private o per l’istruzione domestica e altre spese accademiche.

I programmi di voucher sono stati a lungo osteggiati dai sindacati degli insegnanti e dai sostenitori della scuola pubblica, che sostengono che i finanziamenti sottraggono denaro (proveniente dai contribuenti) dalle scuole pubbliche tradizionali per traghettarlo alle scuole private che non sono soggette a una rigorosa supervisione da parte dello Stato. Nel sistema scolastico pubblico, inoltre, ci sono più regolamenti e salvaguardie che controllano la qualità delle scuole e dell’istruzione.

La pandemia ha fatto sì che i genitori cercassero piccole opportunità di apprendimento in presenza, alternative all’istruzione online, secondo Kerry McDonald, senior fellow della Foundation for Economic Education, un’organizzazione educativa no-profit che sostiene i principi del libero mercato. «Penso davvero che siamo all’inizio di quello che sarà un movimento continuo verso modelli educativi personalizzati, incentrati sullo studente e non convenzionali», ha detto McDonald.

Secondo il rapporto pubblicato ad aprile 2023 dal National Microschooling Center quasi il 14% delle microscuole si trova in una casa privata e l’1% in una struttura di proprietà del datore di lavoro. Questo, spiega Forbes, mostra il potenziale delle microscuole, situate vicino a dove le persone vivono e lavorano, e solleva anche interrogativi su come le questioni relative alla zonizzazione e ai regolamenti edilizi e simili si intersecheranno con queste realtà. Inoltre, il 54% delle microscuole offre lezioni a tempo pieno, mentre il 46% offre una sorta di orario ibrido o part-time.

I regolamenti e la supervisione delle microscuole variano a seconda dello Stato, spiega il Wall Street Journal. Beth Lewis, direttrice e cofondatrice di Save Our Schools Arizona, un’organizzazione che sostiene il finanziamento dell’istruzione pubblica e ha combattuto il movimento dei voucher, ha spiegato che in Arizona, per esempio, le realtà che ricevono fondi statali attraverso i voucher non sono tenute a seguire gli standard accademici statali o a sottoporsi a test standardizzati per monitorare l’apprendimento degli studenti.

In Florida, invece, dove la legge rende disponibili i voucher a tutti gli studenti, indipendentemente dal reddito delle loro famiglie, i beneficiari dei voucher devono sottoporsi a test standardizzati per monitorare i loro progressi accademici. Ma lo Stato non può chiudere una microscuola solo in base ai punteggi insufficienti dei test.

A New York non esiste un programma di voucher, ma, dopo la pandemia, alcune famiglie sono passate dal sistema scolastico pubblico a quello privato delle microscuole. «Se c’è qualcosa che è stato evidenziato in un mondo post-pandemia, è quanto sia necessario essere in sintonia con le esigenze individuali dello studente», ha detto Maren Holmen, preside della Beekman School di New York City, che prevede una retta annuale di circa $ 49.000 all’anno.

Un altro motivo per cui le microscuole vengono sempre più prese in considerazione dai genitori è la sicurezza dei propri figli: il 2023 conta più di 460 sparatorie di massa negli Stati Uniti secondo i dati del Gun Violence Archive, di cui più di 25 (con feriti e/o morti) avvenute nelle scuole, pubbliche e private, ma non nelle microscuole. Avviarne una «significa prendere il controllo e definire una strategia di uscita realistica e fattibile da opzioni scolastiche che non si sentono più sicure», spiega un genitore su Insider. Che ne sarà delle microscuole?

Leggi anche
Discriminazione
di Costanza Giannelli 3 min lettura
Razzismo
di Caterina Tarquini 3 min lettura