Ambiente

Incendi a Maui e inondazioni in India: la crisi climatica è in atto

Continua la ricerca dei dispersi alle Hawaii, mentre un altro disastro ha sconvolto la zona del Pradesh, dove le piogge monsoniche hanno mietuto 48 vittime
Credit: Yang Pingjun/Xinhua via ZUMA Press
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16 agosto 2023 Aggiornato alle 13:00

Il numero delle vittime dell’incendio avvenuto sull’isola hawaiana Maui continua tragicamente a salire, per un totale momentaneo di 106 decessi.

Secondo il governatore Josh Green servirà tempo per identificare i morti e individuare i dispersi, dato che le ricerche hanno coperto solo il 32% dell’area colpita: «Nel corso delle prossime settimane saremo in grado di confermare chi è deceduto. Ma sarà molto difficile andare avanti. Siamo fiduciosi e preghiamo che non si tratti di grandi, grandi numeri. Non è chiaro quante persone siano disperse, in parte a causa di problemi con i mezzi di comunicazione. Molte persone sono dovute scappare e hanno lasciato tutto quello che avevano. Non hanno i loro telefoni, che sono stati inceneriti».

La difficoltà di riconoscimento sono determinate anche dall’enorme violenza del fuoco che si è abbattuto su Lahaina: «Il calore del fuoco, l’intensità e la velocità del fuoco ha letteralmente polverizzato tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino. Renderà davvero difficile l’identificazione e la notifica delle vittime», ha dichiarato il membro del Partito Democratico americano Jill Tokuda, che rappresenta Maui al Congresso.

Allo stato attuale sono in azione molteplici squadre di soccorso, per un totale di 185 soccorritori, con 20 cani addestrati per rintracciare i dispersi. Il presidente Biden ha rimarcato la promessa di visitare l’isola insieme alla first lady, mentre stanno per essere mobilitati mobilitati gli aiuti federali attraverso la Fema. Allo stesso tempo la Guardia Costiera degli Stati Uniti sta conducendo delle operazioni per recuperare i materiali potenzialmente tossici e pericolosi che sono finiti nell’oceano, grazie all’uso della tecnologia sonar nelle aree situate all’imboccatura del porto di Lahaina.

Nel frattempo è emerso un video che ha ripreso il momento iniziale dell’incendio, causato dalla caduta di un traliccio elettrico. Cosa che ha suscitato numerose polemiche e l’avvio di diverse cause legali contro la società Hawaiian Electric Co: «A nessuno piace togliere l’elettricità ma è necessario farlo», ha affermato Michael Wara, direttore del Climate and Energy Policy Program della Stanford University.

Se da una parte la crisi climatica-ambientale aumenta la probabilità di vasti incendi, dall’altra innesca eventi estremi come le numerose inondazioni che quest’anno hanno colpito molte aree del mondo, fra cui l’Emilia Romagna. L’ultimo disastro è avvenuto nei giorni scorsi nella regione indiana dell’Himalaya, dove le intense piogge monsoniche hanno causato forti alluvioni che hanno colpito i villaggi attorno, causando 48 vittime. I siti più colpiti sono il distretto di Mandi nello Stato dell’Himachal Pradesh, con 19 vittime, e la capitale Shimla, dove 14 persone sono decedute a causa di una serie di smottamenti.

I nubifragi sono un evento comune nelle regioni himalayane, ma con il peggioramento della crisi climatica stanno diventando sempre più rapidi e intensi, rilasciando un’enorme quantitativo d’acqua in breve tempo su un’area specifica. La violenza di questi fenomeni sta mettendo sotto pressione le aree abitate non predisposte a gestire ingenti flussi d’acqua. Specialmente in regioni dove mancano delle infrastrutture adeguate per fronteggiare le improvvise alluvioni e incanalare l’acqua senza pericoli per gli abitanti.

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