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I 5 punti dell’accordo Tunisia - Ue

Investimenti, Erasmus, iniziative commerciali, progetti green e immigrazione: ecco cosa prevede il nuovo memorandum d’intesa firmato tra l’Unione e il Paese nordafricano
La stretta di mano del presidente tunisino Kais Saied e della premier Giorgia Meloni, Tunisi, luglio 2023
La stretta di mano del presidente tunisino Kais Saied e della premier Giorgia Meloni, Tunisi, luglio 2023 Credit: EPA/TUNISIA PRESIDENCY
Tempo di lettura 4 min lettura
20 luglio 2023 Aggiornato alle 11:00

Un nuovo memorandum d’intesa su un partenariato strategico è stato firmato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal presidente tunisino Kaïs Saïed, alla presenza della presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni e del primo ministro olandese Mark Rutte.

5 i pilastri delineati nel memorandum, che prevedono un rafforzamento della stabilità macroeconomica del Paese nordafricano, nuovi investimenti e iniziative commerciali, un’intensificazione dei progetti green, lo sviluppo degli interscambi fra gli studenti e un rafforzamento del controllo dei flussi migratori.

1. Un accordo ricercato da tempo con un budget complessivo di 712 milioni di euro forniti dall’Unione Europea, a cui si affiancheranno i futuri fondi pari a circa 900 milioni di euro, collegati al piano del Fondo Monetario Internazionale da 1,9 miliardi di dollari.

2. Una parte minore dei fondi, in totale 75 milioni di euro, permetterà agli studenti tunisini di partecipare al programma Erasmus+, mentre 80 scuole verranno finanziate per accelerare la transizione digitale e verde.

3. Una parte consistente dei finanziamenti sarà dedicata agli investimenti commerciali, essendo l’Ue il primo investitore straniero e partner commerciale della Tunisia, con un accordo globale sul trasporto aereo per aiutare il turismo, il settore agricolo, lo sviluppo delle infrastrutture legate all’acqua potabile e il progetto del cavo sottomarino Medusa per la trasmissione dei dati, che diventerà operativo nel 2025.

4. Particolare attenzione sarà dedicata alla green economy, con un focus sull’economia circolare, la semplificazione delle norme amministrative e la cooperazione energetica grazie al progetto Elmed, che ha l’obiettivo di connettere la rete energetica tunisina a quella dell’Italia, attraverso un cavo sottomarino da 600 megawatt finanziato anche dagli investimenti della Banca Mondiale.

5. I restanti fondi verranno concentrati su uno degli obiettivi prioritari del partenariato, che è la gestione e il contenimento dei flussi migratori in direzione del continente europeo. «Le migrazioni sono un elemento significativo dell’accordo che abbiamo firmato oggi. È essenziale ottenere un maggiore controllo delle migrazioni irregolari» ha affermato il premier olandese Mark Rutte, mentre von der Leyen ha ammonito che «il tragico naufragio di poche settimane fa, in cui molte persone hanno perso la vita, è stato l’ennesimo appello all’azione. Dobbiamo reprimere le reti criminali di contrabbandieri e trafficanti».

L’accordo prevede la consegna di droni, jeep e radar per controllare i confini terrestri, mentre nuove motovedette pattuglieranno le acque tunisine. Inoltre verranno finanziati dei programmi per identificare e riportare i migranti subsahariani nei loro Paesi d’origine.

Queste misure hanno sollevato notevoli polemiche a causa delle accuse mosse contro il Governo di Kaïs Saïed, più volte denunciato per l’abuso dei diritti umani e la mancanza di rispetto dei migranti. Le nuove iniziative europee rientrano nel tentativo di esternalizzare le frontiere dell’Europa: «Questo è un nuovo percorso che l’Europa sta cercando di implementare nelle sue relazioni con l’Africa - in particolare il Nord Africa, che è la regione più vicina - e sta cercando di controllare la migrazione africana e rimodellare le dinamiche sociali in Tunisia e in Nord Africa in modo più ampio» ha dichiarato Yasmine Akrimi, ricercatrice del Brussels International Center.

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