Economia

Rincari, “Dedicata a te”: la card solidale per la spesa

Sarà disponibile dal 18 luglio per le famiglie in difficoltà nell’acquisto di generi di prima necessità, che beneficeranno di 382 euro. I requisiti: almeno 3 persone per nucleo e un Isee inferiore ai 15.000 euro
Credit: Anna Shvets
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14 luglio 2023 Aggiornato alle 14:00

È in arrivo, a partire dal 18 luglio, la card Dedicata a te: un contributo governativo per aiutare le famiglie in difficoltà nell’acquisto dei generi di prima necessità.

La Legge di Bilancio 2023 (legge197/2022) ha istituito un fondo di 500 milioni di euro e prevede un aiuto economico che andrà a interessare 1,3 milioni di famiglie, pari a 382,50 euro, per far fronte all’inflazione e al caro-carrello e per esprimere la vicinanza delle istituzioni verso le persone che si trovano in difficoltà economica.

«Il grosso cruccio in questo momento - ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti - è la dinamica inflattiva dei prezzi alimentari, che sono al di là delle nostre aspettative».

Infatti, nel primo trimestre del 2023, fare la spesa è stato più caro dell’8,6%. Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Ismea-NielsenIQ, l’acquisto dei generi alimentari risulta in aumento: le uova segnano un incremento del 20%, si registra un +9% per la carne e un +13% per i derivati dei cereali; l’ortofrutta registra un +3%, mentre il comparto bibite ha avuto un aumento dei prezzi complessivo dell’8,5%. «L’esperimento della Carta Dedicata a te spero avrà successo e potrà essere replicato», ha aggiunto Giorgetti.

La card verrà distribuita alle famiglie con almeno 3 componenti e con un Isee non superiore ai 15.000 euro annui; i beneficiari, individuati dall’Inps, riceveranno una notifica da parte del Comune di appartenenza per il ritiro a partire dal 24 luglio. I possessori di Postepay Dedicata a te, oltre all’ammontare previsto, potranno beneficiare anche di uno sconto del 15% per gli acquisti di generi di prima necessità presso i negozi che aderiscono alla convenzione.

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha spiegato che che la nuova misura «non è sommabile ad altri interventi di sostegno al reddito» come a esempio il reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione o altri sostegni alla povertà e di inclusione sociale. Inoltre, ha aggiunto che il Governo vuole utilizzare l’intero fondo stanziato e, per questo motivo, il denaro delle carte non attivate entro il 15 settembre 2023 verrà ripartito tra coloro che sono già risultati tra i beneficiari del bonus.

Non tardano le critiche da parte dei sindacati dei lavoratori e dell’opposizione verso l’iniziativa del governo Meloni. «Dopo aver tolto il Reddito di Cittadinanza a 500.000 nuclei familiari in povertà, il Governo lancia in pompa magna quello che è solo un contributo una tantum di 383 euro: l’equivalente di un solo caffè al giorno», ha dichiarato Daniela Barbaresi, segretaria confederale Cgil; mentre Marco Furfaro (Pd) descrive la nuova misura come «sottofinanziata», che esclude «quei nuclei familiari che, pur disponendo di un Isee inferiore ai 15.000 euro, siano composti da meno di 3 persone o abbiano percepito altre indennità per combattere la povertà».

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