Ambiente

Argentina: la strana “imboscata” (sul litio) al regista di Avatar

James Cameron doveva portare un messaggio di sostenibilità ambientale legato a un parco solare. Poi però ha scoperto che volevano sfruttare la sua immagine accostandola alle estrazioni di un prezioso metallo
Credit: EPA/ALEX CRUZ
Tempo di lettura 3 min lettura
14 giugno 2023 Aggiornato alle 07:00

Come ha detto lo stesso James Cameron - regista di Avatar e Titanic - di recente è “caduto in un’imboscata” in Argentina sulla questione delle miniere di litio.

Sappiamo bene quanto l’estrazione di litio, cobalto e diversi minerali oggi sia considerata alla base di un processo decisivo per il progresso tecnologico e per la transizione energetica: ma la domanda è sempre la stessa, chi pagherà per lo sfruttamento dei giacimenti?

Un quesito che il noto regista racconta di essersi posto con più chiarezza solo successivamente a quanto gli è successo di recente nel nord del Paese sudamericano, in una zona bellissima e anche ricca di minerali.

Cameron infatti era stato invitato per tenere un discorso sulla sostenibilità visto il suo impegno ambientale e quello della Avatar Alliance Foundation.

In Argentina avrebbe dovuto visitare il più grande parco solare dell’America Latina, Cauchari, ma a causa di condizioni meteo avverse non è riuscito a raggiungere il luogo. Ha comunque posato insieme a governatori locali e incontrato diverse autorità della zona, prestando di fatto la sua immagine a favore di alcune delle imprese impegnate nella transizione.

Solo successivamente però Cameron, interpellato da attivisti attraverso una lettera, ha compreso come lo sviluppo di vicine attività minerarie nel nord stava impattando sulla vita di oltre 35 comunità locali che denunciavano la violazione di diversi diritti, come quello “all’acqua, a un ambiente sano e all’autodeterminazione come comunità indigene” da parte delle compagnie minerarie in “collusione con le autorità locali”.

A questo punto il famoso regista, risentito, ha convocato a Buenos Aires una conferenza stampa per raccontare di essere stato vittima di “un’imboscata”, dato che avrebbero voluto presentarlo come un sostenitore dell’estrazione di litio che si sta svolgendo nel nord nella provincia di Jujuy.

Davanti ai giornalisti il regista ha specificato che da ora in poi dedicherà attenzione e denaro della sua Avatar Alliance Foundation per sostenere le comunità indigene che si oppongono alle operazioni del litio in Sudamerica.

«Ironia della sorte, il risultato di ciò è che ora sono consapevole del problema e ora assisteremo attraverso la mia fondazione la questione dei diritti degli indigeni rispetto all’estrazione del litio», ha spiegato aggiungendo che credeva solo di «essere venuto qui per fare una sorta di discorso motivazionale sulle cause ambientali».

“Jujuy è Pandora, ed è sotto la minaccia dell’avidità dell’industria mineraria, e noi siamo i Na’vi” hanno scritto le comunità indigene che combattono contro la “colonizzazione dei minatori”.

In questa visione, il regista chiosa ricordando che sarà sempre al fianco delle persone che vivono in quelle terre e proteggono l’ambiente. «Voglio chiarire - conclude Cameron in una intervista a El Pais - che in un conflitto tra l’industria estrattiva e le comunità indigene, sarò sempre dalla parte delle comunità indigene».

Leggi anche
Transizione energetica
di Alessandro Leonardi 3 min lettura
Transizione energetica
di Riccardo Liguori 5 min lettura