Splash! Pentole, terra vasi, cuffie e caricabatterie: dove si buttano?

L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere irifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diriciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca didissipare la nebbia della raccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori efare “Splash” nel contenitore giusto. Pentole The Bearè una serie televisiva (Disney+)capace di trasformare lo stress sonoro dei fornelli in arte. Il comedy-drama americano racconta attraversorumori di pentolee utensili, cibo che cuoce, chef e brigate al lavoro, l’operosità frenetica di una cucina professionale. D’altra parteil suono delle pentoleche sbattono attrae i bambini dalla notte dei tempi: le usano come giochi e spesso come vere e proprie percussioni. Esistono poi le cucine giocattolo dotate di veri e propri pentolini, molto fedeli alle versioni originali. Ok, ma come si smaltiscono? La buona notizia è chele pentole in acciaio inox e alluminiosonoriciclabili al 100%e all’infinito, quindi vanno nellaraccolta del metallo. In una serie di situazioni però conviene portare tutto all’eco-centropiù vicino. È bene farlo specialmente quando si tratta di oggetti grandi, quando contengono ilteflonche le rende anti-aderenti, quando sono inpietra, ghisa, ceramica e terracotta. In generale, la prima cosa da fare è sempre consultare le regole comunali. Milano, a esempio, assegna le pentole al sacco giallo trasparente, in cui si buttano anche bottiglie di plastica, flaconi e sacchetti, bicchieri e piatti, vaschette per alimenti, polistirolo, barattoli e scatolette di metallo, bombolette spray, fogli di alluminio e lattine, piccoli oggetti e manufatti di metallo. Terra dei vasi Con l’inizio della bella stagione e l’arrivo del caldo, tanti (e soprattutto chi ha il pollice verde) si preoccupano della salute delle propriepiante, del giardino, degli spazi verdi. Potrebbe essere utile quindi sapere come gestirela terra. Innanzitutto si può tentare la via dellarigenerazione, mescolando e annaffiandoil terriccio dei vasiinsieme alla torba, per poterlo quindi rivitalizzare e riutilizzare. Se si tratta di poca terra, di solito può essere smaltita insieme airifiuti organici. Previa conferma da parte degli enti preposti, la terra che proprio non serve più può essererilasciata nella natura,portandola magari nei parchi più vicini, ma sempre in quantità moderata. Bisogna ricordare inoltre chele isole ecologichesono attrezzate anche con una parte dedicata alla raccolta dei rifiuti verdi e naturali. Cuffiette e caricabatterie Il Parlamento Europeo ha approvato la legislazione per l’utilizzo di uncaricabatterieunico e universale per i dispositivi elettronici. Inizierà a essere a nostra disposizione entro la fine del 2024 per telefoni, tablet e fotocamere. Ma fino ad allora avremo a che fare con diversicaricabatterie, un accessorio che di frequente va a braccetto con lecuffietteper ascoltare la musica mentre siamo in giro e in movimento.Dove si gettano questi dispositivi?La risposta è dipende. Per saperlo con assoluta precisione infatti occorre informarsi presso il proprio municipio di riferimento. Ad esempio aMilanosono competenza deglieco-centrie delle riciclerie, mentre aRomaci sono le appositeraccolte di rifiuti elettronici. In molti casi nella Capitale è anche possibile riconsegnare questi oggetti agli esercenti.L’isola ecologicaresta in ogni caso una valida soluzione.