Culture

5 letture per diventare più eco-consapevole

In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, ti consigliamo alcuni saggi green rivoluzionari. Per capire come dare il tuo contributo nella difesa del Pianeta

Il World Environmental Day è un invito a riflettere relativamente all’importanza della salvaguardia del Pianeta e l’edizione 2023 è dedicata alla lotta contro l’inquinamento da plastica. Uno dei tantissimi modi per contribuire a questo 5 giugno speciale è… leggere. Facile no?

Leggere per diventare sempre più eco-consapevoli e informati riguardo l’impatto delle azioni umane sull’ambiente. Mai come oggi, infatti, la lettura green è rivoluzionaria. Ecco 5 nuovi saggi selezionati per te.

1. Nessi e connessi, Annalisa Corrado e Rossella Muroni (il Saggiatore, 264 pagine, 18€)

Colleghe nelle stesse battaglie di ecopolitica e compagne di scrittura, Annalisa Corrado e Rossella Muroni sono in libreria con un saggio per parlare di sostenibilità e della necessità di trovare legami e collegamenti tra il modo in cui stiamo consumando il Pianeta e la crisi ambientale che lo sta devastando.

Serviva ribadirlo? Sì, avvisano le autrici: perché c’è ancora chi nega l’evidenza, chi mantiene lo status quo perché ha paura di perdere profitti, chi in politica annuncia un green deal ma non promuove una vera roadmap verde. Ci sono ancora “fossili” ai vertici dell’industria che ignorano il portato rivoluzionario della nuova economia fatta di oltre 432.000 imprese italiane che hanno investito negli ultimi 5 anni in prodotti e tecnologie green.

Accanto a chi rema contro, molti che invece guardano avanti: eroi ed eroine della transizione ecologica che credono fortemente nell’economia circolare. Fanno parte di questa green society le comunità energetiche, i sindaci che dicono no al consumo di suolo sfidando le grandi cordate immobiliariste, le attiviste contro il caporalato e le agromafie, le imprenditrici che inventano supermercati senza imballaggi o sacchetti senza plastica, le aziende che trasformano pneumatici in silenziose piste ciclabili e scarti di lana di pecora in isolanti edilizi. E l’elenco continua.

2. Primavera silenziosa, Rachel Carson (Feltrinelli, 320 pagine, 16€)

Ritorna in libreria un testo, quasi una bibbia, dell’ecologismo scritto nel 1962 dalla biologa marina Rachel Carson. Con una prefazione di Paolo Giordano, Primavera silenziosa ha aperto gli occhi del mondo sulle conseguenze dell’uso di insetticidi e prodotti sintetici nell’agricoltura e nell’allevamento. Una dimostrazione scientifica dei danni all’ecosistema e al corpo umano, in particolare dovuto al DDT in America.

“Dal 1945 in avanti, più di 200 composti sono stati creati per estirpare erbacce e sterminare insetti, roditori e altri organismi che, nel linguaggio dei nostri tempi, vengono considerati pestilenziali: 200 composti messi in vendita con migliaia di differenti marchi di fabbrica” avvisava Carson nelle prime pagine del libro. Chiedendosi: “C’è mai qualcuno disposto a sostenere che sia possibile disseminare una tale quantità di veleni sulla superficie della Terra senza nuocere a tutto ciò che vive?”.

L’interrogativo della scienziata e la sua presa di posizione netta le scatenò contro una dura campagna di diffamazione da parte della comunità imprenditoriale, ma il suo testo venne tradotto in 24 lingue e le diede una fama planetaria. Non solo: grazie a questo saggio, l’Agenzia per la protezione ambientale Usa bandì il DDT dal Paese e approvò una legge sulle specie in via di estinzione.

3. Assalto alle Alpi, Marco Albino Ferrari (Einaudi, 144 pagine, 12€)

Un imprenditore visionario e spregiudicato, anche nel reclutare i finanziatori; un luogo scelto con una “x” sorvolando le montagne dall’alto; un sogno che nel giro di 2 decenni si infrange davanti all’assenza di neve e al cambiamento del gusto dei vacanzieri. E così Viola St.Gree, in valle Mongia, diventa l’emblema delle stazioni sciistiche e degli ecomostri montani italiani abbandonati.

Questi e altri progetti urbanistici in alta quota (vedi Argentera, Rucas, San Sicario, Pila, Marilleva, Folgaria, Piancavallo) sono descritti da Marco Albino Ferrari, direttore editoriale del Club Alpino Italiano, in un saggio che, raccontando episodi del passato, cerca di tracciare il futuro delle Alpi.

Ricordando come con il boom economico e lo spopolamento delle montagne la natura si fosse ripresa intere vallate e villaggi, raddoppiando la superficie boschiva e la presenza di animali selvatici. Un nuovo capitolo che oggi rischia di essere messo ancora in pericolo dalla cementificazione, dal turismo di massa, dal consumo di suolo e da grandi eventi che non tengono conto del cambiamento climatico. E delle lezioni del passato.

4. Plant revolution, Stefano Mancuso (Giunti, 272 pagine, 25€)

Dipendiamo dal mondo vegetale, ma quanti di noi davvero sanno che i combustibili non rinnovabili che oggi bruciamo (e vorremmo abbandonare) sono una forma diversa dell’energia del sole fissata dalle piante milioni di anni fa? Che l’intera catena alimentare si basa sui vegetali?

“Si porrebbe pensare - scrive Stefano Mancuso - che di organismi così importanti per la nostra umanità si sappia tutto. Invece solo nel 2015 sono state scoperte 2.034 nuove specie”. E non parliamo di piccoli arbusti: tra le new entry, un albero endemico della foresta del Gabon alto 45 metri e con cui tronco di un metro e mezzo di diametro!

Nel suo nuovo saggio, lo scienziato “star” Stefano Mancuso (inserito dal New Yorker tra i changemaker del futuro e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale) spiega perché le piante hanno già scritto il nostro futuro. Capaci di sopravvivere a catastrofi immense, resistono molto meglio degli animali e si adattano ad ambienti estremi assorbendo umidità dall’aria. Non solo: sono fonte continua di ispirazione per architetti, studiosi di robotica e scienziati che sfruttano le loro capacità nel spazio. “Hanno trovato da tempo immemorabile le migliori soluzioni ai problemi che affliggono l’umanità” scrive l’autore.

E se hai qualche dubbio riguardo la loro appartenenza alla comunità vivente, ecco qualche numero: esistono 31.000 specie di piante con un uso documentato, 18.000 sono utilizzate a scopi medicinali, 6.000 per la nostra alimentazione, 1.600 come fonte energetica, 4.000 come cibo per animali, 8.000 a scopi ambientali, 2.500 come veleni…

5. Wanted!, Mary Roach (Aboca, 312 pagine, 19,50€)

Turbolento e quasi sempre a sfavore dei più indifesi, il rapporto tra umanità e mondo animale è stato regolato nella storia anche dalle leggi, con episodi a volte al limite del grottesco, a volte inquietante.

In questo ironico libro, Mary Roach ci porta davanti a tribunali che nell’Italia del 1600 “intimavano” a gruppi di bruchi di presentarsi per aver mangiato i frutteti o processavano per omicidio i maiali e oche per inquinamento di suolo pubblico. Ci ricorda le manipolazioni genetiche per contenere animali come i topi, l’utilizzo di laser per cacciare i gabbiani, e naturalmente le politiche di traslocazione degli orsi che dividono l’opinione pubblica in tutto il mondo.

La stessa autrice è intervenuta nel caso della celebre orsa JJ4, sul cui destino pendono ancora decisioni legali e al momento trasferita in una riserva più sicura. Secondo Mary Roach, che nel libro analizza la gestione degli orsi neri del Colorado, non sempre spostare gli esemplari è la soluzione migliore: spesso i “criminali” infrangono i confini abitati perché non sanno ritrovare la strada di casa o sono così attirati dai profumi della spazzatura da spingersi fuori dal bosco.

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