Ambiente

Cop28: per ripulire il conflitto di interessi del sultano Al Jaber si modifica Wikipedia

Nuove accuse per il petroliere e capo della Conferenza sul clima. Il suo team ha modificato alcune parti sull’enciclopedia online per esaltarne la parte verde e un po’ meno quella nera (del petrolio)
Credit: EPA/CLEMENS BILAN
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30 maggio 2023 Aggiornato alle 19:00

Mancano esattamente sei mesi all’inizio della Cop28 e la questione del conflitto di interessi del suo presidente è decisamente esplosa.

La Conferenza delle parti sul clima, si sa, dovrebbe essere il vertice in cui i Paesi del mondo negoziano nel tentativo di trovare soluzioni, talvolta vincolanti, per adattarsi e mitigare l’effetto del cambiamento climatico e in particolare per arginare il suo possibile avanzamento.

Eppure, mentre la scienza ci ripete che a causare il surriscaldamento planetario sono soprattutto le emissioni legate al carbone, il greggio, il gas e gli altri combustibili fossili, a presiedere questo vertice è stato messo un petroliere, il sultano Al Jaber. Un dirigente da due facce: da una parte manager del Adnoc (Abu Dhabi National Oil Company), una delle principali compagnie del petrolio degli Emirati Arabi, dall’altra imprenditore impegnato nelle energie pulite, dato che presiede Masdar, società emiratina di rinnovabili, e infine è anche stato scelto come inviato speciale degli Emirati Arabi Uniti per il cambiamento climatico.

Quale di queste posizioni è più importanti, anche in termini di credibilità, per la sua nomina e il corretto svolgimento della Cop28 che si terrà a Dubai dal 30 novembre?

Fino a pochi giorni fa, se un cittadino per farsi una idea avesse voluto comprendere la figura di Al Jaber leggendo su Wikipedia, forse sarebbe stato tratto in inganno. Sulla famosa enciclopedia online - denuncia The Guardian - sarebbero infatti entrati in azione membri della squadra di Al Jaber per modificare il sito con un tentato “greenwashare” in modo da riabilitarne l’immagine spingendo più sulla sua parte “verde” che su quella nera, del petrolio.

Scopo del team di Al Jaber era inserire all’interno di Wikipedia citazioni e passaggi che rimarcano come il sultano sia “precisamente il tipo di alleato di cui il movimento per il clima ha bisogno”.

Per riuscirci, sostiene The Guardian, hanno persino suggerito di rimuovere il riferimento ad accordi multimiliardari per il greggio a firma di Al Jaber. Quanto ha rivelato il quotidiano britannico va inquadrato: da una parte c’è un mondo, dagli attivisti per il clima sino a parte dell’industria verde, che da tempo denuncia l’incompatibilità di Al Jaber con il ruolo di presidente Cop. Mondo a cui di recente si sono aggiunti anche 130 parlamentari Usa ed europei che con una lettera inviata a Onu e istituzioni ne hanno chiesto la rimozione. Dall’altra, compreso l’endorsement di alcuni governi come quello degli States, dalle lobby dell’Oil & Gas sino all’Opec che lo ha recentemente difeso, c’è un universo dell’economia e della politica che sostiene come Al Jaber sia la figura giusta per presiedere i negoziati sul clima.

Anche per questo diventa interessante comprendere come le manovre di potere possono tentare di riabilitare l’immagine del petroliere. Secondo The Guardian un utente di Wikipedia ha infatti rivelato di essere stato pagato da Adnoc per suggerire di rimuovere per esempio il riferimento a un accordo da 4 miliardi di dollari firmato da Al Jaber nel 2019 con i giganti degli investimenti statunitensi BlackRock e Kkr per lo sviluppo dell’infrastruttura di un oleodotto.

Allo stesso mondo invitava gli editori a eliminare citazioni su giornali (come Financial Times) che evidenziavano le dissonanze tra la figura di petroliere e quella di capo della Cop28, suggerendo piuttosto di rimarcare che i proventi del petrolio finivano in investimenti per la cattura del carbonio e lo sviluppo dell’idrogeno verde.

A parte piccoli ritocchi e aggiunte di link, a oggi la pagina di Wikipedia sembra riportare le varie informazioni (sia quelle pro che quelle contro) che riguardano Al Jaber. Un portavoce di Adnoc ha dichiarato al tabloid replicando: «Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti dal dottor Sultan come leader energetico globale e rivediamo regolarmente i contenuti per garantirne l’accuratezza. Le richieste di aggiornamento sono state inviate a Wikipedia nella primavera e nell’estate del 2022, erano completamente trasparenti e conformi alle linee guida di Wikipedia».

In successive indagini il giornale ha però dimostrato il nesso fra utenti che hanno apportato modifiche alle pagine Wikipedia con il team che lavora per Adnoc. Nel dettaglio è emerso che un utente con lo pseudonimo di Junktuner abbia effettuato dei cambi e il team di Cop28 ha confermato che il suo capo del marketing, Ramzi Haddad, possiede l’account Junktuner.

Haddad ha rivelato i suoi legami con Al Jaber e promesso - anche se poi ha continuato a farlo - di non apportare più modifiche. Sempre Haddad sarebbe l’autore del passaggio su Wikipedia in cui Al Jaber viene descritto come “il primo amministratore delegato a servire come presidente di Cop, avendo svolto un ruolo chiave nel plasmare il percorso dell’energia pulita del Paese”.

Quanto accaduto non fa che alimentare le polemiche sul sultano e anche sulla credibilità della Cop. Come sostiene Caroline Lucas, ex leader dei Verdi nel Regno Unito, ormai «le compagnie petrolifere e i loro amministratori delegati stanno portando il greenwashing a un livello completamente nuovo, prendendo il controllo delle conferenze globali sul clima e convincendo i propri dipendenti a spazzare via le critiche alla loro sfacciata ipocrisia su Wikipedia».

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