Diritti

Malesia: sequestrata una collezione di orologi a tema Pride

Le autorità hanno fatto irruzione nei centri commerciali dell’azienda Swatch e ritirato dagli scaffali 164 prodotti. Nel Paese l’omosessualità è vietata e può essere punita con reclusione e fustigazione
Credit: Swatch.com    
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
24 maggio 2023 Aggiornato alle 15:00

“Dillo con orgoglio: l’amore è amore”. Recita così lo slogan della nuova collezione realizzata dalla società svizzera Swatch in occasione del Pride: 6 orologi, ognuno di un colore della bandiera simbolo della comunità Lgbtq+, con “una lancetta dei secondi simmetrica che simboleggia l’uguaglianza” e due passanti arcobaleno sui cinturini. Tra i Paesi in cui sono stati distribuiti i nuovi prodotti, però, in uno le autorità hanno deciso di ritirarli dai negozi: è accaduto in Malesia tra il 13 e il 14 maggio, dove sono stati sequestrati 164 orologi per un valore di 14.000 dollari in 11 centri commerciali.

Lo ha rivelato la stessa Swatch, che nello Stato del sud-est asiatico che si estende tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico conta 26 negozi e rivenditori del suo marchio. Secondo l’azienda i funzionari del Ministero degli affari interni avrebbero sequestrato gli orologi perché “portavano connotazioni Lgbt. Secondo un avviso di citazione contro un punto vendita visto dall’agenzia AFP, il sequestro si fonda sul Printing Presses and Publications Act, in vigore dal 1984. Per i critici si tratta di una legge utilizzata, in passato, per limitare la libertà di espressione.

Nick Hayek Jr., amministratore delegato di Swatch Group, ha dichiarato in una nota: “Contestiamo fermamente che la nostra collezione di orologi con i colori dell’arcobaleno e con un messaggio di pace e amore possa essere dannosa per chiunque”. Al contrario, ha aggiunto, “Swatch promuove sempre un messaggio positivo di gioia di vivere. Non si tratta di nulla di politico. Ci chiediamo come la Regulatory and Enforcement Division del Ministero dell’Interno confischerà i numerosi e bellissimi arcobaleni naturali che si manifestano mille volte l’anno nel cielo della Malesia”.

Il quotidiano britannico Guardian riporta anche le parole di Sarah Kok, responsabile marketing di Swatch Malaysia: “Secondo le istruzioni del quartier generale svizzero, continueremo a rifornire le scorte e le esporremo sugli scaffali”. Secondo il giornale svizzero Tages-Anzeiger la società intraprenderà un’azione legale per chiedere la restituzione degli orologi. Il ministro dell’Interno Saifuddin Nasution ha detto all’Associated Press che sta aspettando un rapporto completo relativo alla questione prima di rilasciare una dichiarazione.

La Malesia, a maggioranza musulmana, criminalizza le relazioni omosessuali: Human Rights Watch spiega che il codice penale federale malese punisce i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso fino a 20 anni di carcere, con frustate obbligatorie, anche se le condanne sono rare. Il Governo avrebbe anche finanziato ritiri, noti come mukhayyam, per “riabilitare” o “cambiare” le persone Lgbtq+: a giugno 2021, riporta la Ong, almeno 1.733 persone avevano partecipato a questi programmi. Le autorità del Paese, inoltre, reprimono regolarmente i simboli e gli eventi Lgbtq+.

Di recente il Partito islamico pan-malese di opposizione ha chiesto la cancellazione di un concerto in programma a novembre della band britannica Coldplay per via del suo sostegno alla comunità arcobaleno. Lo scorso anno le autorità religiose islamiche malesi hanno arrestato e interrogato 18 persone appartenenti alla comunità Lgbtq+ che stavano partecipando a una festa di Halloween a Kuala Lumpur.

Gruppi e attivisti per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per la crescente intolleranza della Malesia nei confronti di queste persone: Jejaka, un’organizzazione che supporta giovani queer, gay e bisessuali, ha criticato la confisca degli orologi, che dimostra “un livello di intolleranza profondamente inquietante. Non è solo una questione di orologi colorati. Riguarda il rispetto per la diversità, la libertà di espressione e, soprattutto, l’amore. Ha esortato il Governo a promuovere una cultura di accettazione e comprensione piuttosto che repressione e discriminazione”. Il gruppo ha anche contestato 2 parlamentari del partito conservatore Perikatan Nasional che hanno suggerito che la comunità Lgbt+ dovrebbe essere considerata affetta da disturbi mentali.

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