Diritti

Trump condannato per abusi sessuali e diffamazione

Nel 2022, E. Jean Carroll ha denunciato l’ex Presidente per uno stupro avvenuto nel 1996. Il tycoon dovrà pagare un risarcimento di 5 milioni di dollari; nessuna sanzione penale
Credit: Gina M Randazzo/ZUMA Press Wire
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
10 maggio 2023 Aggiornato alle 13:00

This is what I was wearing 23 years ago when Donald Trump attacked me in a Bergdorf Goodman dressing room: titolava così la copertina del New York Magazine nel 2019. Le lettere scure, in stampatello minuscolo, pesavano come un macigno sulla copertina bianca della rivista settimanale che in prima pagina ospitava la figura di E. Jean Carroll. In total black, con un cappotto e dei collant scuri, la giornalista statunitense mostrava al mondo com’era vestita quando l’ex presidente degli Stati Uniti d’America l’avrebbe “molestata nei camerini di Bergdorf Goodman”.

3 anni dopo quella copertina, nel 2022, Carroll ha denunciato Donald Trump per violenza sessuale e diffamazione. Ieri, 9 maggio 2023, una giuria di New York composta da 6 uomini e 3 donne ha decretato il verdetto della causa civile intentata contro il candidato alle primarie repubblicane: secondo i giurati non ci sono prove sufficienti per dimostrare che lo stupro sia davvero avvenuto. Tuttavia, hanno ritenuto fondate le accuse mosse da Carroll: Trump ha molestato sessualmente la donna. Per questo dovrà risarcirla con 5 milioni di dollari: 3 per la diffamazione e 2 per tentativo di stupro. Trump ha detto che presenterà ricorso contro il verdetto della giuria federale di Manhattan. Ha definito la decisione “una vergogna totale” sulla sua piattaforma Truth Social.

L’aggressione sarebbe avvenuta nella primavera del 1996, in uno dei grandi magazzini della Grande Mela. Dopo averlo incontrato per caso, di fronte alla Trump Tower, i 2 avrebbero riso e scherzato fino ad arrivare ai camerini del reparto lingerie all’interno di Bergdorf Goodman: qui Trump l’avrebbe aggredita e penetrata prima che lei riuscisse a fuggire.

Carroll ha denunciato Trump più di 20 anni dopo, il 24 novembre 2022, quando nello Stato di New York è entrato in vigore l’Adult Survivors Act, che permette alle vittime di violenza sessuale di fare causa anche anni dopo l’accaduto. La giornalista ha aggiunto anche l’accusa di diffamazione per alcune dichiarazioni di Trump rispetto ai racconti della giornalista: il tycoon li ha definiti “una bufala e una bugia”, scrivendo sul suo Truth Social che “questa donna non è il mio tipo!”.

Nel corso delle dichiarazioni conclusive dei legali, prima del verdetto della giuria, l’avvocata di Carroll, Roberta Kaplan, ha detto che la giornalista era «esattamente» il tipo di Trump: lo dimostrava una deposizione risalente a ottobre 2022 in cui il tycoon, guardando una fotografia raffigurante Trump, Ivana Trump, Carroll e il marito John Johnson, aveva scambiato la giornalista per sua moglie. «Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno un ex presidente», ha detto l’avvocata, le cui parole sono state riportate dalla Cnn.

Il difensore di Trump, Joe Tacopina, prima del verdetto, ha detto che «le persone hanno sentimenti molto forti nei confronti di Donald Trump», ma «c’è un tempo e un luogo segreto» per esprimerli: «Si chiama urna elettorale durante le elezioni». Il legale Jacopina, spiega Associated Press, ha detto alla giuria che Carroll avrebbe inventato le sue affermazioni dopo aver visto un episodio di Law and Order del 2012 in cui una donna veniva violentata nel camerino della sezione di lingerie di Bergdorf Goodman. Ma 2 amici di Carroll, a cui la donna avrebbe raccontato della violenza poco dopo l’accaduto, dicono che sia avvenuto prima che andasse in onda quell’episodio.

Secondo Kaplan, spiega la Cnn, Trump e i suoi avvocati volevano che la giuria credesse che Carroll e gli altri testimoni facciano parte di un’enorme «bufala» per abbattere l’ex presidente. Ma «c’è solo una persona qui che sta mentendo e quella persona è Donald Trump». Nel corso del processo, durato 2 settimane, il team legale di Carroll ha coinvolto 11 testimoni. Trump ha deciso di non testimoniare.

Nonostante il verdetto del processo civile non comporti sanzioni penali, ma solo risarcimenti, spiega Associated Press, la decisione riporta l’attenzione sulla miriade di indagini che deve affrontare l’ex Presidente, incriminato a marzo a New York per pagamenti segreti effettuati usando i soldi del partito a donne che lo avevano accusato di incontri sessuali. Trump è anche indagato in Georgia e Washington per la sua presunta interferenza nelle elezioni del 2020 e per la sua gestione di documenti riservati e il suo potenziale ostacolo alla giustizia.

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