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Come stanno le “Tech Cities” italiane

Secondo l’ultimo rapporto semestrale di Experis, l’81% delle offerte di lavoro in Italia per profili IT è concentrato in 10 province: Milano (30%) e Roma (16%) in testa. Ma il 72% delle aziende fatica a trovare personale
Credit: Mingwei Lim
Tempo di lettura 3 min lettura
20 aprile 2023 Aggiornato alle 08:00

L’81% delle offerte di lavoro in Italia per profili IT (tecnologia dell’informazione) arriva da 10 province.

È quanto emerge dalla terza edizione di Tech Cities, lo studio semestrale promosso da Experis, provider IT del Gruppo Manpower che si occupa di soluzioni applicative, consulenza, resourcing e formazione.

Ai primi posti Milano e Roma, che rispettivamente col 30% e il 16% coprono insieme circa la metà degli annunci, seguite da Bologna (9%), Torino (8%), Napoli (5%), Bari (4%), Padova e Verona (3%), Catania (2%) e Udine (1%).

Tra Nord e Sud del Paese persiste una «differenza salariale importante», rileva lo studio, che osserva tuttavia come il divario «potrebbe annullarsi sempre più grazie alla possibilità di lavorare da remoto».

Nel capoluogo lombardo la retribuzione annua lorda dei professionisti IT con un livello di esperienza dai 3 ai 5 anni (middle seniority) è pari a 52.000 euro a fronte dei 39.100 euro in busta paga a Catania.

Sotto la soglia dei 40.000 euro anche Napoli (39.500 euro). Roma e Padova si fermano a poco più di 45.000 euro. A seguire, con un leggero scarto, troviamo Bologna (44.900 euro) e Verona (44.700 euro), e più in basso Torino (44.200 euro) e Udine (43.500).

Significativo che circa il 90% delle richieste all’interno delle città tech analizzate riguarda la ricerca di profili specializzati nel settore della cyber security, concentrata in particolare a Milano, Roma e Bologna.

Un dato che secondo il rapporto conferma «un trend in continua crescita: la sicurezza informatica, la gestione dei dati e l’utilizzo corretto delle infrastrutture digitali sono ormai tra le priorità aziendali e sempre più connesse alla brand reputation».

«I talenti tecnologici hanno ormai un ruolo rilevante all’interno di qualsiasi business e settore», afferma Josè Manuel Mas, direttore di Experis Italia, per il quale «la commistione tra management aziendale e strategia digitale è sempre più stretta».

L’indagine ManpowerGroup Employment Outlook Survey riferita al secondo trimestre 2023 stima che le aziende IT italiane prevedono assunzioni in crescita del 25%, tuttavia il 72% delle società denuncia di avere difficoltà a reperire personale con le giuste competenze.

Tra i profili più richiesti quelli di Java Developer, ovvero chi sviluppa software e applicazioni utilizzando il linguaggio di programmazione Java, insieme al Sap Manager, che si occupa dell’implementazione del software gestionale Sap, e al Data Architect, un professionista ibrido tra competenze business e tecniche che si occupa dei processi di raccolta, archiviazione e analisi dei dati tenendo conto di tempi, costi e requisiti aziendali.

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