Economia

Il business accelera se l’azienda investe nel green

Secondo lo studio di Euler Hermes e Format Research, le imprese che puntano sulla transizione ecologica sono più efficienti, aumentano il fatturato. E accedono più facilmente ai finanziamenti degli istituti di credito
Un'azienda su due crede che il processo di transizione verso un’economia sostenibile avrà un impatto favorevole
Un'azienda su due crede che il processo di transizione verso un’economia sostenibile avrà un impatto favorevole
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
8 febbraio 2022 Aggiornato alle 09:00

Per avere accesso al credito non basta passare dal Via, come in una partita di Monopoli: serve investire nella sostenibilità. E le aziende italiane lo sanno.

Euler Hermes, compagnia di assicurazione del credito del gruppo Allianz, ha pubblicato uno studio basato su un’indagine condotta in collaborazione con l’istituto di ricerca Format Reasearch per valutare quanto le aziende abbiano compreso l’importanza delle politiche Esg - Environmental, Social and Governance.

Delle imprese italiane selezionate con un fatturato di almeno 2,5 milioni di euro, 1 su 2 è convinta che il processo di transizione verso un’economia sostenibile avrà un impatto favorevole, con l’82% convinto che lo sforzo green stia comportando modifiche significative ai modelli di business, verso processi produttivi a basso consumo e l’apertura verso un’economia circolare. Solo il 4%, al contrario, crede che possa essere un freno alla crescita.

Sono poi le aziende di dimensioni maggiori (71,9%) ad aver compreso più di tutte l’importanza di questo tema: tra loro spiccano le imprese manifatturiere che operano nel Nord Italia e quelle della ricezione turistica e alberghiera, molte di queste presenti anche nel Mezzogiorno. La svolta green rende queste aziende più competitive rispetto a quelle che non intraprendono il sentiero della sostenibilità: il 37,8% ha già avviato investimenti in tema di sostenibilità ambientale, con il 27,8% che aveva già iniziato prima del 2020, il 10% che ha recuperato tra il 2020 e il 2021, e il 7,7% che lo farà entro il 2023. Le più avanzate in tema di stanziamenti sono quelle manifatturiere, del turismo e dei servizi alle imprese. E, geograficamente, come sono distribuite nella Penisola? Le più avanzate nel Nord Est, tra Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nelle Province autonome di Trento e Bolzano.

Il 69,3%, ovvero quasi 7 imprese su 10, sta investendo sul green in maniera sostanziosa per adeguarsi alle normative italiane e internazionali, ma non si tratta dell’unico motivo che le spinge a farlo: l’investimento nella sostenibilità comporta, secondo loro, una migliore efficienza operativa, un abbassamento delle spese e un aumento del fatturato. Insomma, un acceleratore di business, come crede un’impresa italiana su tre. Ma anche un ottimo mezzo per accedere ai finanziamenti degli istituti di credito. Nel report emerge anche che alcune aziende (il 32,8%) hanno paura di essere colpite da fenomeni legati ai cambiamenti climatici, e le più esposte a tali fenomeni sono quelle che non raggiungono i 10 milioni di fatturato, di minori dimensioni.

La stessa Euler Hermes Italia, che ha condotto lo studio, condivide i valori dell’Esg e, come ha spiegato al quotidiano Italia Oggi Luca Burrafato, responsabile Paesi mediterranei, Medio Oriente e Africa, «analizza con estrema attenzione il comportamento delle aziende clienti e il loro impatto sociale e ambientale, e infine promuove la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio nelle operazioni di business».

In questo senso è stato lanciato “Green2Green Single Risk”, che contribuisce alla transizione ambientale assicurando transazioni verdi e investendo premi in obbligazioni green. Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, ha dichiarato che «ormai soltanto le imprese che adottano i parametri Esg si rivelano realmente in grado di competere sul mercato: la sostenibilità si sta dimostrando un vero e proprio volano di sviluppo, con nuovi business che dimostrano ai clienti di essere sostenibili e chiedendo ai propri fornitori di praticare politiche adeguate, con un effetto positivo circolare e a cascata sull’intera filiera».

Anche gli sforzi e le politiche pubbliche, tra governo italiano e Unione europea, sono impegnate a far sì che le aziende accelerino i propri processi di sviluppo green. Sulla carta ci siamo, le intenzioni sono buone. Ora tocca agire.

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