Economia

Bollette: pagheremo di meno?

Nonostante le previsioni Arera per il prossimo trimestre indichino un calo dei prezzi del 55,3%, il presidente Besseghini lancia l’allarme per un possibile rialzo nella seconda metà dell’anno
Credit: Frank Molter/dpa.

Sono in calo le quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici: la borsa del gas e dellenergia elettrica in Italia è gestita dal Gestore dei Mercati Energetici - Gme, al quale si rivolge la maggior parte degli operatori per lacquisto della materia prima da rivendere poi al cliente. Questa diminuzione del prezzo è legata principalmente al calo della domanda europea e alla ripresa contenuta della richiesta asiatica di Gas Naturale liquefatto.

Inoltre, la nascita di nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e la rigassificazione in Ue hanno contribuito fortemente alla discesa del prezzo, sostenuta anche dalle temperature miti dellinverno 2022-2023 che hanno consentito un utilizzo modesto degli stoccaggi europei.

Sono previsti, quindi, tagli alle bollette dell’elettricità da aprile a giugno per i clienti del mercato tutelato, dove le condizioni economiche e contrattuali per lenergia sono fissate dall’Autorità per l’energia (Arera): lente stima un risparmio pari a 793 euro a famiglia, su base annua.

Tuttavia, il calo delle quotazioni del gas porterà a un ritorno degli oneri generali di sistema, vale a dire quei costi fissi che vengono conteggiati all’interno delle bollette per il gas e per l’energia elettrica in aggiunta ai costi relativi ai consumi, che per molti mesi sono stati azzerati grazie al sostegno del Governo.

Il peso degli oneri comincerà a farsi sentire a partire da questo mese: le nuove tariffe risulteranno maggiori del 14% rispetto a quelle in vigore nel secondo trimestre 2021, provocando per le famiglie del mercato tutelato una spesa superiore ai 79 euro annui rispetto allo stesso periodo del 2021.

Le spese per le famiglie: le previsioni di Arera

A fine marzo, Arera ha fatto le previsioni per il prossimo trimestre: secondo l’ente, nei prossimi mesi il prezzo di riferimento per una famiglia tipo in tutela si ridurrà del 55,3%.

Il costo di riferimento dell’elettricità sarà di 23,75 centesimi di euro per kilowattora, di cui 11,61 centesimi di costi di approvvigionamento dell’energia (in riduzione del 72% rispetto al primo trimestre 2023), 2,16 centesimi per la commercializzazione al dettaglio (in aumento del 13%), 3,99 centesimi per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, 3,03 centesimi di spesa per oneri di sistema e 2,96 centesimi per le imposte che comprendono l’Iva e le accise.

Arera considera ancora elevate le spese che dovrà sostenere la famiglia media, vale a dire un nucleo che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW. Per questa tipologia di famiglia, le spese elettriche nellanno che va dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023, sono di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai mesi rispettivi dell’anno precedente.

Come stanno variando i prezzi dell’energia?

Nel prossimo trimestre (da aprile a giugno 2023, secondo dati aggiornati al 12 aprile 2023) il prezzo riferito alla sola componente materia prima energia (PE) in Fascia F0 è pari a 0,06755 euro/kWh. In Fascia F1 (ore diurne), l’Autorità ha stabilito un prezzo della luce pari a 0,07548 euro/kWh, mentre in Fascia F2 (ore intermedie e serali, cioè dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 e il sabato dalle 7:00 alle 23:00, festività nazionali escluse) e F3 (ore notturne, domenica e festivi: quindi dal lunedì al sabato dalle 23:00 alle 7:00, e la domenica e i festivi tutta la giornata) il prezzo della luce è pari a 0,06391 euro/kWh.

Confrontando il costo della materia prima energia di aprile 2023 in Fascia unica con i mesi precedenti, notiamo come sia diminuito: mentre a gennaio 2023 era pari a 0,3612 euro/kWh, ad aprile 2022 è stato di 0,25592 euro/kWh. Invece, il prezzo della materia prima oggi è maggiore rispetto a 2 anni fa: ad aprile 2020, Arera registrava il prezzo PE di 0,03037 euro/kWh.

I primi allarmi

Nonostante il calo annunciato per il secondo trimestre, arrivano i primi allarmi per la secondo metà dell’anno.

Ieri Stefano Besseghini, il presidente Arera, durante un’audizione presso la Commissione Finanze della Camera ha affermato che «Nel mese di gennaio 2023 si è registrata una riduzione pari al 34,2% del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo (quella con consumi medi di 1.400 mc/annui) rispetto a dicembre 2022 - determinato prevalentemente - dalla riduzione della spesa per la materia gas naturale (-35,9%)».

Mentre, spiega il Presidente, nel terzo trimestre si vedrà per l’elettricità una crescita del 10% dei prezzi all’ingrosso e del 25% negli ultimi 3 mesi dell’anno. Il prezzo all’ingrosso del gas aumenterà del 5% rispetto ai prezzi di oggi nel terzo trimestre e del 15% negli ultimi 3 mesi del 2023.

L’allarme arriva in tempo. Per questo è importante iniziare a muoversi da subito.

Cosa sono i Bonus sociali?

I Bonus sociali luce e gas, per ridurre le spese sulle bollette dellelettricità e del gas naturale, sono stati introdotti con il decreto legge 27 gennaio 2022, n.4, il “Decreto Sostegni ter”, con un provvedimento di 540 milioni di euro. Date le difficoltà, la misura è stata confermata anche per il primo trimestre 2023 dal Governo Meloni, e sono stati stanziati 2,5 miliardi di euro.

Nella versione aggiornata, il Bonus sociale luce e gas riguarda le famiglie con un Isee massimo di 15.000 euro (prima 12.000 euro) e i nuclei numerosi, con almeno 4 figli a carico e un Isee massimo di 30.000 euro rispetto ai precedenti 20.000; è previsto un prolungamento del bonus sociale per il secondo trimestre del 2023.

Per comprendere nello specifico quanto la reintroduzione degli oneri generali di sistema pesi nelle spese di una famiglia dobbiamo attendere larrivo delle prossime bollette, ma possiamo affermare che la notizia del calo del prezzo del gas è un segnale positivo, anche se è importante non abbassare lo sguardo e continuare a considerare i bisogni delle famiglie in difficoltà.

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