Bambini

Adolescenti a rischio dipendenze da cibo e videogiochi

Preoccupano i risultati dell’indagine condotta dal sistema di Sorveglianza HBSC Italia, coordinata dall’Iss, che fotografa giovani sempre più inclini a sviluppare comportamenti sociali problematici
Credit: KoolShooters
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8 aprile 2023 Aggiornato alle 10:00

Oltre un milione e 150.000 adolescenti in Italia è a rischio dipendenza da cibo, quasi 500.000 potrebbero averla da videogiochi mentre quasi 100.000 presentano caratteristiche compatibili con quella da social network. Sono numeri allarmanti quelli che emergono dall’ultima ricerca del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children), coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità.

Il 18,2% dei ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni è in sovrappeso e il 4,4% obeso; l’eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età ed è maggiore nei maschi e nelle Regioni del Sud” riporta l’indagine, che si ripete ogni 4 anni. “Rispetto alla precedente rilevazione effettuata nel 2017/2018 – si legge - i valori risultano in aumento per entrambi i generi (17% sovrappeso e 3% obesità)”.

Per quanto riguarda la sedentarietà, siamo lontani dalla realizzazione delle raccomandazioni dell’Oms per cui i giovani tra i 5 e i 17 anni dovrebbero svolgere quotidianamente almeno 60 minuti di attività motoria moderata-intensa per 3 volte a settimana. Dai dati emerge infatti che meno di un adolescente su 10 lo fa e questa abitudine diminuisce con l’aumentare dell’età.

Sono inoltre 65.000 ragazzi, l’1,8% degli studenti medi e l’1,6% di quelli delle superiori, a rientrare nella categoria degli Hikikomori, termine giapponese che indica lo stare in disparte (da hiku “tirare” e komoru “ritirarsi”), ovvero chi, per oltre 6 mesi, ha uno stile di vita incentrato sulla casa e nessun interesse o disponibilità a frequentare la scuola, gli amici o ad avere una qualunque forma di interazione sociale. Proprio coloro che presentano un rischio più alto di dipendenze sono quelli che maggiormente dichiarano di avere difficoltà a parlare con i propri genitori di cose che li preoccupano.

Il 2,5% dei ragazzi presenta inoltre caratteristiche compatibili con la dipendenza da social media (circa 99.600 studenti) con frequentazione compulsiva: il 3,1% delle studentesse di 11-13 anni e il 5,1% delle studentesse di 14-17 anni. Gli studenti a rischio tra gli 11-13 anni hanno 10,1 volte in più di probabilità di avere ansia sociale grave o molto grave e 5,5 volte in più di presentare un carattere di alta impulsività.

Il rischio di disturbo da uso di videogiochi vede invece coinvolto il 12% degli studenti (circa 480.000): il genere maschile è più colpito, con la percentuale che arriva al 18% negli studenti delle scuole secondarie di primo grado e al 13,8% in quelli delle superiori (contro il 10,8% nelle scuole medie e il 5,5% nelle scuole superiori per le femmine). Rispetto all’età, la percentuale di rischio maggiore si rileva nelle scuole medie con il 14,3% dei ragazzi a rischio, mentre il dato scende al 10,2% alle superiori. I fattori associati sono depressione moderatamente grave o grave, con un rischio di 5,54 volte maggiore nei ragazzi di 11-13 anni e 3,49 nei ragazzi 14-17 anni; e ansia sociale grave o molto grave, con un rischio di 3,65 volte maggiore rispetto alla media nei ragazzi di 11-13 anni e 5,80 nei ragazzi 14-17 anni.

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