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Priyanka Chopra: «Mi schiarirono la pelle per lavorare a Bollywood»

L’attrice ha svelato il motivo che l’ha spinta ad allontanarsi dall’India, un Paese in cui le creme sbiancanti sono tra i prodotti skincare più venduti
Credit: Kristin Callahan/Ace Pictures via ZUMA Press
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
30 marzo 2023 Aggiornato alle 19:00

Terremoto a Bollywood? Probabilmente no ma quello che ha rivelato la ex stella dell’industria cinematografica indiana, Priyanka Chopra, sta facendo molto parlare e ha riacceso i riflettori su una questione che a cadenza periodica torna alla ribalta delle cronache, per poi venire spazzata via da una nuova polemica, senza che nulla mai cambi davvero. Parliamo del razzismo nel mondo del cinema.

L’attrice, che da otto anni risiede e lavora negli Stati Uniti, non aveva mai rivelato cosa l’avesse spinta a lasciare l’India, quando era all’apice della carriera e il suo volto campeggiava nella maggior parte delle locandine dei film del Paese.

A quanto pare dietro la scelta di tentare la sorte a Hollywood non ci fu solo il desiderio di cimentarsi in una dimensione diversa e più prestigiosa ma anche quello di scappare da un ambiente che se da un lato la osannava, dall’altro la voleva diversa.

«Il colore della mia pelle è stato schiarito in molti film», ha dichiarato nel corso di una recente intervista a Dax Shepard nel podcast Armchair Expert, svelando l’ossessione di Bollywood per le pelli di alabastro o quasi.

L’opera di sbiancamento avveniva tramite il trucco e l’uso sapienti di luci accecanti che rendevano tutto più chiaro. «Una volta dovevo cantare una canzone che si chiamava Chitti Dudh Kudi, che significa “ragazza bianca come il latte” ma io non lo ero e perché la mia immagine corrispondesse mi sono stati puntati addosso riflettori potentissimi», ha ricordato.

Quell’episodio non è stato l’unico del genere nel corso della sua carriera e il processo di schiaritura della pelle non riguardava ovviamente solo Priyanka Chopra ma tutte le attrici o le comparse che si avvicinavano a un set.

Sempre secondo il suo racconto, le donne dalla pelle chiara avevano maggiori probabilità di essere scelte per una parte e chi non era ritenuta completamente idonea dal punto di vista cromatico veniva scartata oppure, prima di girare una scena, doveva passare sotto i pennelli della make-up artist. «Ti alleggeriamo» era la frase usata in questi casi.

Priyanka Chopra ha parlato al passato perché da Bollywood ha fatto le valigie diversi anni fa ma è molto probabile che le cose nel frattempo non siano cambiate.

L’ostracismo verso qualunque tipologia di pelle che non sia chiarissima in India è infatti molto diffuso, e non solo nel mondo dorato del cinema.

Anche le ragazze comuni, infatti, cercano in ogni modo di schiarire il proprio incarnato per avere sembianze più europee, considerate il modello di bellezza per eccellenza.

Un rapporto dell’Oms del 2019 ha rivelato che le soluzioni schiarenti per la pelle rappresentavano oltre la metà del mercato indiano di skincare. Un anno dopo il movimento Black Lives Matter a seguito di una campagna social ha spinto Johnson & Johnson a smettere di commercializzare le creme schiarenti dei propri brand e la Unilever ha trasformare il nome di una sua crema da Fair & Lovely a Glow & Lovely.

Un rebrand che ha interessato anche L’Oréal ma che non ha cambiato la sostanza dei prodotti, comprati ogni anno da migliaia di indiane.

La stessa Priyanka Chopra all’inizio della propria carriera aveva prestato il volto a uno spot per una crema di questo tipo, salvo poi pentirsene amaramente.

Nella pubblicità interpretava una fiorista dalla pelle scura, innamorata di un giovane che la ignorava, salvo poi mostrare improvviso interesse dopo che lei si era applicata una crema che le toglieva diverse gradazioni cromatiche.

L’attrice ha detto di essere sempre stata consapevole dei messaggi nocivi che pubblicità simili contribuivano a perpetuare, soprattutto nelle più giovani, ma di aver accettato perché affiancare la propria immagine a un marchio di bellezza è un ottimo modo per iniziare a farsi conoscere, vista appunto la popolarità di questi prodotti.

Negli ultimi anni qualcosa sembra lentamente muoversi, anche grazie a campagne social che cercano in ogni modo di scardinare il pregiudizio nei confronti della pelle naturale delle ragazze indiane, a colpi di hashtag come #unfairandlovely. La strada tuttavia sembra ancora lunga e i brand beauty nel frattempo continuano ad arricchirsi sulla pelle delle donne.

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