Diritti

Filomena Gallo (Alc): «La gravidanza può essere solidale»

Associazione Luca Coscioni ha presentato una proposta di legge relativa alla gestazione per altri, che prevede l’assenza di compenso e l’indipendenza economica della gestante. Ne parla l’avvocata e segretaria nazionale della no profit a La Svolta
Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni
Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
28 marzo 2023 Aggiornato alle 12:00

Maternità surrogata, utero in affitto e gestazione per altri. Nelle ultime settimane questi termini sono stati al centro del dibattito politico e non solo: Lega e Fratelli d’Italia, con 2 proposte di legge, vorrebbero rendere la maternità surrogata un reato universale, perseguibile anche se commesso all’estero; mentre le opposizioni vorrebbero impedire quella che secondo loro rappresenterebbe una vera e propria violazione dei diritti umani.

Della stessa opinione l’Associazione Luca Coscioni, che ha presentato in questi giorni una proposta di legge per regolamentare la pratica, basato sul principio della gravidanza solidale.

Il testo (elaborato insieme a giuristi, esperti e con le associazioni Certi diritti, Famiglie Arcobaleno e altre) punta a disciplinare una forma di gravidanza altruistica, che vieta qualsiasi tipo di commercializzazione e/o sfruttamento del corpo femminile e dei minori, e a normare un percorso che già esiste e che, per molte persone, rappresenta l’unica possibilità di dar vita a una famiglia.

In Italia sono migliaia le donne che non possono intraprendere o portare a termine una gravidanza per cause legate alla salute, alle quali si aggiungono le coppie dello stesso sesso cui l’attuale legge italiana vieta l’accesso a tecniche di fecondazione assistita. Condizioni che certo non determinano l’idoneità o meno a diventare genitori e che l’Associazione Luca Coscioni intende ribadire non solo a parole ma con il gesto concreto di una proposta di legge specifica, che sul loro sito ha già superato 5.700 firmatari.

«La proposta di legge sulla gravidanza per altri solidale prevede il pieno rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone parte del percorso, dalla gestante, alla coppia, ai minori ovviamente - spiega a La Svolta Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni - La proposta, su cui in queste ore alcuni parlamentari ci hanno già comunicato la loro disponibilità al deposito, prevede un accordo lecito e solidale tra i soggetti coinvolti, in cui la gestante ha un ruolo centrale ed è sottoposta a test medici e psicologici».

Il testo definisce gravidanza solidale e altruistica la gestazione di una donna che sceglie, manifestando la propria volontà autonomamente e liberamente formatasi, di accogliere nel proprio utero un embrione a seguito di fecondazione di gameti tramite tecniche di fecondazione in vitro e di favorirne lo sviluppo fino alla fine della gravidanza e al parto. Non tutte però possono essere gestanti: «È previsto che la donna non abbia più di 42 anni e che sia già madre e autosufficiente economicamente».

Questo punto è fondamentale al fine di evitare ogni forma di sfruttamento e per questo «resta il divieto di Gestazione per Altri commerciale in conformità con il quadro normativo italiano ed è previsto il rimborso delle sole spese che riguardano la gravidanza, oltre all’istituzione di un registro nazionale delle gestanti e un massimo di due gestazioni», conclude Gallo.

Nessun compenso, dunque, come avviene a esempio negli Stati Uniti dove le parti possono accordarsi liberamente in merito e dove, proprio per questo, le critiche più feroci arrivano da chi sostiene che a essere madri surrogate si prestino solo donne in difficoltà economiche o appartenenti a minoranze svantaggiate.

In questo caso, invece, la parola chiave è solidale e nessun passaggio di denaro è previsto. Una bella differenza.

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