Bambini

Ogni famiglia è diversa

La settimana scorsa, ai sindaci è stato chiesto di non registrare più all’anagrafe i bambini e le bambine delle coppie omogenitoriali, formate da 2 papà o da 2 mamme. Qualcuno però ha dichiarato che disubbedirà
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25 marzo 2023 Aggiornato alle 10:00

Il telefono senza fili è un gioco che a me ha sempre fatto un po’ strano. È buffo e, al tempo stesso, mi spaventa vedere come le parole cambino nei loro zompi da una bocca a un orecchio.

La settimana scorsa il Governo ha fatto un brutto telefono senza fili. Ha detto ai prefetti di dire ai sindaci di non registrare più all’anagrafe i bambini e le bambine delle coppie omogenitoriali, cioè formate da 2 papà o da 2 mamme. A questo giro, però, i sindaci hanno capito benissimo quello che hanno detto i prefetti e i prefetti hanno capito quello che ha detto il Governo e le parole si sono trasformate in azioni. E non ha riso nessuno.

Registrare un bambino o una bambina all’anagrafe è importantissimo. Serve a ottenere un codice fiscale e una tessera sanitaria, che è quella scheda che ti permette di andare dal dottore se stai male. Serve a dichiarare chi sono i tuoi genitori in modo che si possano occupare di te. Occuparsi di te vuol dire portarti a scuola, starti vicino in ospedale, fare in modo che tu possa mangiare e studiare e viaggiare e avere dei parenti vicino se succede qualche guaio ai tuoi genitori.

Il problema con le coppie formate da 2 papà o da 2 mamme è che spesso (ma non sempre) c’è un genitore biologico - il semino di un papà, l’ovetto o il pancione di una mamma - e un genitore d’intenzione. Il genitore d’intenzione è quello che non ha un legame di sangue con il suo bambino o la sua bambina, ma un legame più alto, più bello e più importante: l’amore.

Non è affatto un guaio che ci sia un genitore biologico e un genitore d’intenzione o che ci siano due genitori d’intenzione. La legge italiana, però, fa una gran fatica ad ammettere che le famiglie non siano tutte uguali e mette i bastoni fra le ruote ai genitori d’intenzione. Per esempio, rende molto lunga e faticosa l’adozione.

Ogni comune si arrabattava come poteva per proteggere i bambini e registrarli all’anagrafe. Ora, però, non si può più. Alcuni sindaci coraggiosi hanno già detto che disobbediranno al Governo, nell’interesse dei più piccoli. Non approfittarti di quello che sto per dire ma tienilo bene a mente: disobbedire, ogni tanto, è la cosa giusta da fare.

Ma perché il Governo ha deciso di fare un torto così grande ai bimbi e alle bimbe con 2 mamme o 2 papà? Perché si oppone a un modo di fare i bambini che in Italia e in tanti Paesi è illegale, mentre in altri Paesi no.

Si chiama gestazione per altri e funziona così: l’ovetto di una mamma e il semino di un papà vengono messi nel pancione di una donna. Questa donna porta il bambino nel pancione ma, dopo il parto, lo dà ai genitori d’intenzione. In tanti Paesi la donna col pancione lo fa gratuitamente, per aiutare chi non può avere figli. In altri, invece, può farsi pagare.

La gestazione per altri è una possibilità che fa venire le vertigini e che non mette d’accordo tutti. È normale che sia così perché è un vero problema da capire e da risolvere, pieno di tanti altri problemi che, come tutte le cose complicate, devono poter essere affrontate con calma, una cosa per volta, con tanta pazienza e tantissimo ascolto.

Il Governo ha pensato che, impedendo di iscrivere i loro piccoli all’anagrafe, le coppie formate da 2 papà o da 2 mamme smetteranno di andare all’estero a fare un bambino con la gestazione per altri. Il problema è che la gestazione per altri è fatta soprattutto da coppie formate da 1 mamma e 1 papà che non possono avere figli. Perché, allora, il Governo ha deciso così?

Il fatto è che a questo Governo, le coppie formate da 2 maschi o da 2 femmine non sono mai andate a genio. Per loro, i maschi si devono innamorare delle femmine e i bambini devono avere per forza una mamma e un papà.

Invece non ci sono due famiglie uguali: ci sono famiglie con 1 papà e 1 mamma, famiglie senza la mamma, famiglie senza il papà, famiglie con i nonni, famiglie con 2 papà, famiglie con 2 mamme, famiglie-puzzle con mamme risposate e papà risposati e famiglie dove non si è mai sposato nessuno.

Anche se la gestazione per altri da noi non si può fare, i bambini che nascono così esistono, e sono bambini come tutti gli altri. Vanno protetti e amati. Il modo più semplice per proteggerli, ovviamente, è riconoscere i due genitori che vogliono avere cura di loro.

Le famiglie arcobaleno, nome bellissimo con cui si chiamano le famiglie con 2 papà o 2 mamme, si sono ribellate. Sabato scorso, a Milano, sono scese in piazza con tutti i loro bei bambini a mostrare al mondo l’amore che le unisce. È stato un momento molto bello.

Elly Schlein, che è la capa dell’opposizione, ha detto che hanno preparato una legge per proteggere tutti i bambini e le bambine arcobaleno. Ché i bambini e le bambine arcobaleno valgono quanto gli altri. Che poi, che noia sarebbe un mondo senza arcobaleni.

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