Bambini

Francia: vaccino gratuito contro il Papilloma virus alle elementari

Macron ha annunciato una grande campagna vaccinale per i bambini delle classi quinte. La misura potrebbe arrivare a proteggere fino a 800.000 studenti l’anno dai tumori correlati
Credit: Thirdman
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
4 marzo 2023 Aggiornato alle 17:00

D’oltralpe arriva una buona notizia. Riguarda la lotta al HPV, uno dei virus sessualmente trasmissibili più diffusi al mondo. Nei giorni scorsi, durante una visita di un college a Jarnac (Charente), Emmanuel Macron ha annunciato che, dal prossimo anno scolastico, partirà una campagna di vaccinazione gratuita contro il Papilloma virus (HPV), per tutti gli alunni di quinta elementare, bambine e bambini. «Non sarà obbligatorio, saranno i genitori a decidere», ha spiegato il Capo di Stato francese.

Una misura che, in base alle statistiche, dovrebbe consentire di proteggere 800.000 studenti l’anno contro i tumori correlati all’HPV. Ogni anno, infatti, il Papillomavirus causa in Francia 30.000 lesioni precancerose della cervice e 6.000 nuovi casi di cancro nelle donne e negli uomini.

Secondo i dati riportati da Le Figaro, si tratta principalmente di tumori della cervice (2.900 in Francia, che causano più di 1.000 morti all’anno), ma anche dell’ano, della sfera otorinolaringoiatrica, della vulva, della vagina e del pene.

Accompagnato dai ministri della Salute e dell’Istruzione, François Braun e Pap Ndiaye, Macron ha parlato con gli studenti universitari in occasione di un incontro di sensibilizzazione sulla vaccinazione contro il Papilloma virus. Questo è un tema che ancora oggi genera confusione, suscita domande e necessita chiarimenti. «La vaccinazione rimane uno dei mezzi di prevenzione più efficaci, non ci dovrebbero essere remore», chiarisce il Capo dello Stato.

Grazie ai vaccini, infatti, alcuni Paesi stanno addirittura debellando determinati tumori, o quanto meno ne stanno diminuendo di molto l’incidenza. È il caso dell’Australia che, grazie alla vaccinazione, registra un notevole calo del tasso di persone infette da HPV, responsabile dell’insorgenza del cancro della cervice (sceso dal 22,7% nel 2005-2007 all’1,5% nel 2015 tra le giovani donne di 18-24 anni). Entro 15 anni i casi potrebbero addirittura azzerarsi.

In Francia, la vaccinazione è raccomandata per le ragazze dal 2007, mentre per i ragazzi dal 1° gennaio 2021. I costi del vaccino (tra i 95 e i 116 euro) e la sfiducia nei suoi confronti (che paradossalmente si è accentuata dopo la morsa della pandemia), contribuiscono alla limitata diffusione: il tasso di copertura rimane basso, con solo il 37% delle ragazze vaccinate e il 9% per i ragazzi

Per chi ha perso il treno, è possibile recuperare tra i 15 e i 19 anni con l’iniezione di 3 dosi. Per tutti i giovani che hanno ormai superato la quinta elementare, il Capo dello Stato ha assicurato «un accesso facilitato e meno costoso». Il vaccino ora potrà essere somministrato, oltre che dal medico curante, anche da farmacisti, ostetriche e infermieri.

Secondo quanto dichiarato da Sophie Vaux, coordinatrice del programma per il monitoraggio della copertura vaccinale presso Public Health France e riportato da Le Figaro, la Francia presenta una delle coperture vaccinali più basse d’Europa.

In Italia non va meglio: sono quasi 6.500 l’anno i casi di tumore (2.365 alla cervice uterina, 1.900 all’orofaringe, 1.200 alla vulva, 500 al pene, 300 all’ano e 200 alla vagina). Circa la metà degli adolescenti, anche a causa del Covid, non ha ricevuto la vaccinazione nel 2020 ed è a rischio di contrarre una neoplasia da HPV. La pandemia ha provocato una forte battuta d’arresto nel processo di immunizzazione: sono 700.000, infatti, i ragazzi e le ragazze a rischio di infezione.

Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute relativi al 2020, la copertura vaccinale nelle ragazze nate nel 2007 è del 58% e nei ragazzi del 46%. In realtà, già prima dell’avvento del Covid, il dato si attestava ben al di sotto della soglia ottimale del 95%, prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale ma la pandemia ha provocato un ulteriore calo nella vaccinazione dei teenager.

Esistono oltre 130 tipi di virus HPV: i tipi 16 e 18 sono responsabili di oltre il 70% di tutti i tumori del collo dell’utero, mentre i tipi 6 e 11 causano oltre il 90% dei condilomi ano-genitali. L’azione dei vaccini si concentra, quindi, contro questi ceppi.

Alla fine del 2010, ben 18 paesi dell’Ue hanno introdotto la vaccinazione HPV nel calendario vaccinale. In Italia sono disponibili 3 diversi vaccini: quello che contiene i sierotipi 16 e 18 (somministrato solo alle femmine), il tetravalente (con i sierotipi 16, 18, 6 e 11) e il nonavalente (6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58), tutti e due somministrabili a entrambi i sessi.

Come riporta il sito del Ministero della Salute, la vaccinazione anti-HPV è raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, e viene somministrata in 2 dosi a distanza di 6 mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste invece sono 3.

Ma perché vaccinarsi così presto? Perché il Papilloma è un virus a trasmissione sessuale e, quindi, quando il vaccino viene effettuato prima dell’inizio della attività sessuale di una persona, la protezione conferita è vicina al 100%. In ogni caso, è importante per le donne aderire ai programmi di screening nazionali per la prevenzione del tumore alla cervice, che prevedono un pap-test offerto gratuitamente ogni 3 anni per le pazienti di età compresa tra i 25 e i 64 anni.

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