Diritti

Regionali: identikit dell’astensionismo

Secondo un’analisi di YouTrend, in Lazio e Lombardia non avrebbero votato donne, disoccupati e chi crede poco nel Governo Meloni. Ma tra le 2 Regioni ci sono alcune differenze
Credit: Nicolas Ladino Silva
Tempo di lettura 4 min lettura
17 febbraio 2023 Aggiornato alle 20:00

Lo sappiamo: l’astensionismo è stato il vero protagonista delle elezioni regionali che si sono tenute il 12 e 13 febbraio in Lombardia e Lazio. Ma è possibile fare un identikit delle persone che non si sono recate alle urne? Secondo YouTrend, il magazine digitale specializzato nell’analisi dei dati e nella copertura di eventi di rilievo in ambito politico-elettorale, sì.

Le elezioni della scorsa settimana hanno sancito la vittoria della destra: in Lombardia ha trionfato Attilio Fontana, esponente della Lega e già presidente della regione dal 2018, e nel Lazio ha vinto il candidato della destra Francesco Rocca, che per quasi 10 anni è stato presidente della Croce Rossa italiana e della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Il primo ha ricevuto il 54,7% delle preferenze, il secondo il 53,9%. I candidati di centrosinistra sono rimasti indietro di circa 20 punti percentuali: a Pierfrancesco Majorino, proposto dall’alleanza lombarda Pd-M5S, è andato il 33,9% dei voti, mentre all’assessore alla Sanità uscente Alessio Damato il 33,5%.

A recarsi alle urne in Lombardia è stato il 41% degli aventi diritto, mentre nel Lazio la percentuale scende ulteriormente: 37,2%. Vuol dire che, in media, non hanno votato circa 6 elettori su 10. Sulla base dell’analisi dei flussi elettorali, uno studio di Youtrend ci permette di capire chi sono le persone che, all’esercizio del voto - dovere civico ma anche un diritto secondo la Costituzione italiana - hanno preferito l’astensionismo. Ma andiamo con ordine, perché tra le 2 regioni ci sono alcune differenze.

Lazio

Nel Lazio “l’identikit dell’astensionista” mostra che chi non ha votato “apprezza meno il Governo, Salvini, ma anche gli altri esponenti politici, incluso Mattarella. Insoddisfatto della Sanità, è più probabile che non lavori e che non abbia un diploma di scuola superiore”, scrive il team di YouTrend. Nella Regione in mano al Partito Democratico dal 2013 sono state in particolare le donne a non votare: la loro percentuale è più alta sia tra gli astenuti (il 54,4%) che tra chi ha votato (52,6%).

Il 60% di chi si è astenuto è probabile che non lavori (il dato è al 49% tra i votanti) mentre il 36% non ha un diploma superiore.

Le persone che non hanno votato approvano poco l’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (44%), ma il dato cresce al 63% tra chi ha votato. Chi non si è recato alle urne ha anche una bassa fiducia nei confronti del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il 19%, ma la percentuale sale tra chi ha votato (41%).

Nel Lazio chi si è astenuto è una persona distante dalla politica, che probabilmente farà lo stesso alle prossime Politiche: si tratta del 63%. Tra gli astenuti la percentuale di chi non apprezza del tutto il Presidente Mattarella è più bassa (20%) rispetto a chi ha votato (40%).

Lombardia

La situazione è simile in Lombardia: tra gli astenuti ci sono elettori che non apprezzano il Governo Meloni (50%), ma il dato sale al 65% tra chi ha votato. Per quanto riguarda il rieletto Attilio Fontana - ma si tratta di un sentimento che si estende anche gli altri candidati - il 21% degli astenuti non lo apprezza e la percentuale aumenta tra chi si è recato alle urne: il 51%.

Nella regione ad astenersi sono state soprattutto le donne (58%), che tra i votanti sono il 47%. Alta anche la percentuale di chi appartiene alla fascia di età tra i 35 e i 54 anni (41%), maggiore rispetto a chi si è recato a votare (34%).

Il dato relativo alle persone disoccupate è più alto tra chi si è astenuto (8%) rispetto ai votanti (5%). L’analisi di YouTrend mostra anche che gli astenuti sono poco interessati al calcio o non tifano (54%).

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