Culture

Viaggio alla scoperta delle sette

Ci inquietano, ci turbano, ma in fondo ci affascinano. Oltre che sinistramente intriganti, sono numerosissime. Secondo Codacons, in Italia se ne contano almeno 500 (ufficiali)
Credit: Art Handler
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
21 febbraio 2023 Aggiornato alle 17:00

Le sette ci inquietano, ci turbano, ma in fondo ci affascinano. Non è un caso che proprio in questi giorni Hulu (Disney+ per l’Italia) abbia rilasciato l’ennesima docuserie dedicata a uno dei “culti” che hanno macchiato gli Stati Uniti.

La storia raccontata in Stolen Youth: Inside the cult at Sarah Lawrence è quella di Larry Ray e del “culto sessuale” di giovani studenti e amici della figlia Talia che, appena uscito di prigione dopo aver scontato una condanna per frode nel 2010, aveva creato attorno a sé all’interno del college di arti liberali nello Stato di New York.

Controllo, manipolazione, spiritualità, droghe, sesso, vocazione messianica dei leader, suicidi di massa, efferati omicidi. Gli ingredienti delle sette fanno sì che siano capaci di catturarci su molteplici livelli.

Oltre che sinistramente intriganti, le sette sono numerosissime, dalla famosissima family di Charles Manson ai casi meno noti – ma non meno inquietanti – come quella dell’australiana Anne Hamilton-Byrne, che si presentava come la reincarnazione di Gesù, in cui 28 bambini di età diverse sono stati rapiti, convinti di essere fratelli (a tutti sono stati tinti i capelli di biondo platino e venivano vestiti in coordinato), drogati con Lsd, abusati e sottoposti a vessazioni fisiche e psicologiche.

Dentro e fuori le sette

Gli anni ‘80, negli Stati Uniti e conseguentemente in buona parte dell’Occidente, sono stati caratterizzati dal “panico satanico”, una psicosi che negli ultimi anni ha trovato nuova linfa soprattutto grazie alla spinta di Qanon, la teoria del complotto nata su 4chan che negli anni ha assunto sempre più i tratti di una “setta digitale”.

Ma ci sono stati anche gruppi che delle sette hanno solo il nome – come “Le Bestie di Satana”, il cui culto era più di maniera che di sostanza – e sette vere o presunte entrate nell’immaginario comune perché coinvolte in episodi di cronaca che ci hanno sconvolto, come quello dei bambini del modenese allontanati dalle famiglie accusate di far parte di una setta di satanisti pedofili e raccontato da Pablo Trincia e Alessia Rafanelli nel podcast Veleno.

Molte sette si sono concluse con i suicidi di massa dei loro adepti, talvolta per sfuggire al cerchio sempre più stringente degli inquirenti con la promessa di una rinascita spirituale. Come l’Ordine del Tempio solare – anche se ancora esistente – fondato da Joseph Di Mambro e Luc Jouret sulle orme dei cavalieri templari ma presto coinvolto in una serie di attività illegali efferatissime, tra cui l’omicidio di un neonato nella convinzione che fosse la reincarnazione dell’Anticristo.

O gli adepti di Heaven’s Gate, convinti dal leader Applewithe a suicidarsi nel giorno del passaggio della Cometa di Hal-Bop, che avrebbe portato una navicella che avrebbe accolto le loro anime ormai immortali.

O, ancora, i Davidiani, suicidatisi in massa dopo uno braccio di ferro tra la polizia e i membri – accusati tra le altre cose di detenzione di armi e pedofilia – durato 51 giorni: 85 persone, tra cui 17 bambini di età inferiore a 10 morirono nell’incendio che avevano appiccato. Le autorità, per costringerli ad arrendersi, avevano tolto l’acqua nella zona alcuni giorni prima.

Altre, invece, sono costate la vita a persone che con le sette non avevano nulla a che vedere: conosciamo tutti la fine drammatica e brutale di Sharon Tate e delle quattro persone che erano con lei nella sua villa di Hollywood per mano della “famiglia” di Manson, ma ci sono centinaia di vittime meno note delle sette. Come le 12 persone morte nella metropolitana di Tokyo nel 1995 a causa del gas tossico diffuso dai membri di Aum Shinrikyo (“Verità suprema)” la setta fondata in Giappone nel 1987 da Shoko Asahara.

Le sette in numeri

Ma quante sono le sette? Quante persone coinvolgono? Avere una stima attendibile a livello globale è impossibile, ma per il nostro Paese abbiamo qualche dato che ci aiuta ad avere un quadro più preciso. In Italia, le sette “ufficiali” sono circa 500, ma – ha spiegato Codacons nel maggio 2022, all’indomani del doppio suicidio di due adepti della “setta di Spinello” – “esistono numerose organizzazioni sommerse e segrete”.

Gli italiani coinvolti, quindi, sarebbero oltre due milioni, soprattutto giovani: secondo le stime, infatti, il 35% ha meno di 30 anni.

Un fenomeno, quello delle sette, in costante crescita, soprattutto durante i periodi di crisi – quella del 2008 prima e la pandemia del 2020 poi – ed estremamente variegato.

Esistono, infatti, le “psicosette” che rappresentano il 40% del totale, che “appaiono come gruppi di studio finalizzati a potenziare la mente”, le sette “sataniche” o spiritiste – che rappresentano il 30% del totale – mentre il 15% sono sette “pseudo-religiose”: il libro Nella setta, pubblicato nel 2018 da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni per Fandango Libri, le ha mappate, comprese quelle che l’etichetta di “setta” la rifiutano.

A differenziare le sette, però, è anche il loro grado di pericolosità. Alcune, infatti, spiega Codacons, sono “innocue” o “semplicemente dedite a culti alternativi o bizzarri”.

In altre, invece, “avviene una costante manipolazione mentale degli adepti, che può sfociare in abusi sessuali, allontanamento da famiglie e amici”. Senza contare, concludono, l’aspetto economico: in molti casi, infatti, vengono fatte richieste di denaro a chi desidera entrare a far parte degli adepti.

Per questo, anche se tecnicamente le sette non sono illegali (anche se possono esserlo alcune delle loro attività), molte realtà sono nate per controllare il fenomeno e dare supporto alle vittime, comeo l’Associazione Italiana Vittime delle Sette e il Servizio Antisette dell’Associazione Giovanni XXIII, oltre alla Squadra Anti Sette della Polizia di Stato.

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