Diritti

Alexandria Ocasio-Cortez accusa i Repubblicani di razzismo

Dopo la rimozione di Ilhan Omar - prima cittadina di origine somala eletta al Congresso Usa - dalla commissione Affari Esteri per alcuni commenti “antisemiti”, la democratica ha attaccato duramente la Camera
Credit: Preston Ehrler/SOPA Images via ZUMA Wire
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
3 febbraio 2023 Aggiornato alle 19:00

In un discorso che, come spesso accade con quelli della deputata, ha fatto il giro del web, Alexandria Ocasio-Cortez ha criticato i repubblicani della Camera per aver approvato una risoluzione per rimuovere la deputata democratica Ilhan Omar del Minnesota, una delle prime donne musulmane elette al Congresso, dalla commissione Affari Esteri.

«Si tratta di prendere di mira le donne “bipoc” negli Stati Uniti d’America», ha dichiarato Ocasio-Cortez davanti all’aula a maggioranza repubblicana dalle elezioni di midterm a novembre. I giorni in cui Nancy Pelosi era la speaker della Camera sono lontani: il ruolo è ora ricoperto da Kevin Owen McCarthy, membro del partito Repubblicano. I suoi, giovedì 2 febbraio, hanno votato per l’estromissione della musulmana americana Omar, per quelle che i legislatori di entrambi i partiti hanno definito “osservazioni antisemite”.

Nel 2019, Omar ha ricevuto critiche sia da democratici che da repubblicani per un tweet, a proposito di alcuni gruppi pro-Israele, che faceva riferimento a un luogo comune antisemita su ebrei e denaro. Dopo le scuse ufficiali da parte della deputata, nel 2021 un gruppo di ebrei democratici l’ha accusata di equiparare le «atrocità» compiute da Stati Uniti e Israele ai talebani e ad Hamas, il gruppo militante palestinese designato come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti. Ma Omar ha spiegato che non stava «in alcun modo equiparando le organizzazioni terroristiche ai paesi democratici», scusandosi anche per questo commento.

Prima del discorso della deputata democratica AOC, i repubblicani hanno detto che la risoluzione per rimuovere Omar riguardava «coerenza» e «responsabilità. La repubblicana Nicole Malliotakis ha dichiarato: «Non dovremmo avere un individuo con queste opinioni nella commissione che ha il compito di rappresentare il nostro Paese e il nostro Congresso presso le nazioni straniere». Ma Ocasio Cortez ha replicato: «Coerenza? Non c’è nulla di coerente nei continui attacchi del Partito Repubblicano, se non il razzismo e l’incitamento alla violenza contro le donne di colore in questo Parlamento». I 218 repubblicani che hanno votato a favore della risoluzione sono stati accusati di cercare una “vendetta politica” per un conto in sospeso dal 2021, quando la Camera era controllata dai Democratici.

Allora vennero tolti a 2 rappresentanti repubblicani - Marjorie Taylor Greene della Georgia e Paul Gosar dell’Arizona - i loro incarichi nelle Commissioni per alcuni post pubblicati sui loro profili social. All’epoca, Kevin McCarthy aveva avvertito che se il suo partito avesse conquistato la maggioranza alla Camera, avrebbe rimosso i democratici considerati “non idonei”. Secondo Cortez, però, i repubblicani avrebbero assegnato a Gosar e Greene incarichi di commissione pregiati, nel tempo, nonostante i loro commenti anti-semiti o sessisti per cui erano stati puniti dalla Camera.

Nel 2021 il deputato Paul Gosar aveva condiviso su Twitter un’animazione che lo ritraeva mentre uccideva Cortez. I repubblicani l’hanno poi «premiato», dice Cortez, promuovendolo alle commissioni Oversight and Accountability, il principale comitato investigativo della Camera, e Natural Resources, il comitato per le risorse naturali, la produzione di energia e i nativi americani del Paese. Un destino simile a quello della deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene, che durante il suo primo mandato al Congresso era stata messa sotto osservazione per i suoi commenti antisemiti. Prima della sua elezione, aveva dichiarato che gli incendi del 2018 in California erano stati provocati da «laser spaziali ebraici», poi suggerendo che le sparatorie nelle scuole di Newtown, nel Connecticut, e di Parkland, in Florida, fossero state inscenate. Greene ha poi ottenuto «alcuni dei più alti incarichi di Commissione in questo organismo», ha osservato Ocasio-Cortez.

Le scuse di Omar non sono bastate, come neanche il sostegno di numerosi deputati democratici ebrei che hanno accusato i repubblicani di ipocrisia, xenofobia e razzismo per averla presa di mira tralasciando le osservazioni antisemite dei membri del loro stesso partito. Secondo il deputato democratico nella commissione per gli Affari Esteri Gregory W. Meeks, verrebbe applicato un «doppio standard»: «Qualcosa non torna. E qual è la differenza tra il Rappresentante Omar e questi membri? Potrebbe essere il suo aspetto? Potrebbero essere le sue pratiche religiose?».

Nel 2019 l’ex presidente Donald Trump disse che Omar e altre 3 donne bipoc progressiste avrebbero dovuto «tornare» nei loro Paesi, anche se lei era l’unica a non essere nata negli Stati Uniti, ma in Somalia.

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