Economia

Riforma del welfare: cure palliative e maggiore assistenza agli anziani

Le misure previste dal Disegno di legge approvato la settimana scorsa dall’Esecutivo puntano a supportare gli anziani non autosufficienti, ormai circa 3 milioni, con particolare riguardo all’assistenza domiciliare
Credit: Micheile Henderson
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2 febbraio 2023 Aggiornato alle 08:00

Il Consiglio dei ministri ha varato un Ddl Delega che contiene gran parte delle misure presenti nel testo elaborato dall’ex ministro delle politiche sociali Andrea Orlando. Entro marzo, il Parlamento dovrà approvare una apposita Legge Delega sulla materia, ed entro il 2024 il Governo dovrà predisporre i decreti attuativi per l’effettiva realizzazione di questa ambiziosa riforma del Welfare.

L’intervento del Governo di Giorgia Meloni sul complesso tema degli anziani fragili e non autosufficienti mira proprio a traslare il carico di interventi sanitari e sociali dal sistema sanitario pubblico a una dimensione più privata e domiciliare.

L’intenzione è quindi quella di far collaborare tutti i Ministeri competenti, con il supporto delle organizzazioni sul territorio, per ridisegnare il complesso di servizi utili alla cura e all’assistenza dei più fragili.

Fra i principali artefici del disegno di legge spicca Maria Teresa Bellucci, viceministra al Lavoro e Politiche sociali con delega a Povertà, Inclusione sociale, Terzo settore e immigrazione.

Fra i punti chiave della riforma, che per ora si serve dei fondi già individuati dal governo Draghi e del Pnrr, figura la costituzione di un Comitato interministeriale per la programmazione delle politiche nazionali, subito operativo alla cabina di regia per esaminare e mettere a sistema i dati giunti dai ministeri coinvolti, in un’ottica di integrazione sociosanitaria.

È previsto un rafforzamento tra i Comuni e le Aziende Sanitarie Locali per definire un progetto assistenziale individualizzato (Pai) rivolto a famiglie e caregiver – familiari di riferimento che si occupano di curare e supportare una persona malata nelle sue attività quotidiane.

Sono anche previste maggiori integrazioni per i servizi dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi) erogata direttamente dal Servizio Sanitario nazionale, e il Servizio di assistenza domiciliare (Sad) che richiede una compartecipazione economica in base alla fascia Isee di riferimento.

In particolare, uno degli obiettivi del governo è il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice, le strutture socio-sanitarie residenziali dove i pazienti vengono accompagnati nelle ultime fasi della loro vita.

Fra le altre novità della misura, la definizione di una specifica governance nazionale delle politiche attive in favore della popolazione anziana, nonché la promozione di misure rivolte alla loro inclusione sociale. Troviamo anche forme di turismo lento e cohousing, pratica diffusa nel Nord Europa che consiste nella coabitazione delle persone anziane all’interno di alloggi privati con ampi spazi comuni capace di stimolare la loro socialità e capacità relazionali.

Inoltre, nel disegno di legge si prevede la possibilità per il soggetto non autosufficiente di beneficiare di questo sistema di servizi o in alternativa di ricevere un trasferimento economico, una «prestazione universale graduata» che comunque potrà essere richiesta in parte in denaro e in parte in servizi di cura.

Nell’attesa dei decreti attuativi che diano corpo e sostanza alla riforma, un’altra risorsa diventa sempre più strategica nel settore sanitario. Parliamo della logistica healthcare. Con questo termine si intende l’insieme di flussi, spedizioni e distribuzioni di farmaci e beni sanitari/ospedalieri - ormai da tre anni oggetto di approfondimento e ricerca da parte dell’’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano,in collaborazione con Consorzio Dafne.

Ciò che emerge dai dati dei ricercatori un aumento dell’efficienza dei processi logistici e della tracciabilità delle scorte di farmaci, con grandi prospettive di utilizzo per quanto riguarda proprio l’assistenza domiciliare, con uno sgravio non indifferente per il personale clinico sanitario e la spesa ospedaliera.

In particolare, negli ultimi 10 anni si segna un’attività di logistica e outsourcing - con cui si intende l’affidamento all’esterno dello svolgimento di un determinato processo che in precedenza era svolto solamente da un soggetto interno - triplicata, che è passata dal 4% del 2012 al 12% del 2022, con una spesa pari a 650 milioni di euro e una garanzia di maggiore efficienza e controllo dei prodotti.

Nonostante gli aumenti del carburante e delle materie prime, che potrebbero portare aumenti al costo della logistica, a tutela della sostenibilità economica della distribuzione di medicinali, aziende leader nel settore delle spedizioni come Sda (controllata dal gruppo Poste Italiane) e Brt-Bartolini sono intervenute con acquisti di posizioni di maggioranza nelle principali società di logistica ospedaliera.

Si prefigurano nuovi importanti cambiamenti per il settore del welfare italiano, nella speranza che i più fragili godano dei servizi e diritti necessari alla loro salute e corretto inserimento nelle dinamiche sociali, sfruttando al massimo le risorse stanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e senza ulteriori aggravi per il settore ospedaliero pubblico, che si appresta faticosamente a uscire dall’opprimente vortice della pandemia.

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