Futuro

Londra: l’app che aiuta a evitare l’inquinamento in metro

L’applicazione creata dall’imprenditrice Tanya Beri identifica i percorsi della metropolitana più “puliti”. Così da evitare le stazioni e le linee che presentano alte concentrazioni di polveri sottili
Credit: Viktor Forgacs/unsplash
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27 gennaio 2023 Aggiornato alle 15:00

Lo sviluppo economico-industriale delle grandi città ha comportato un pesante inquinamento a danno dell’ambiente e della salute dei cittadini, che continua tuttora. Nonostante i tentativi di diminuire l’impatto delle polveri sottili, in queste settimane Londra sta fronteggiando un nuovo allarme a causa del freddo e della nebbia.

Ma oltre all’inquinamento di superficie, esiste anche quello sotterraneo presente nell’estesa metropolitana londinese composta da 11 linee e 272 stazioni. Per evitare le zone con alte concentrazioni di polveri sottili, l’imprenditrice Tanya Beri ha sviluppato un’applicazione per gli smartphone in grado di individuare il percorso migliore per evitare le stazioni e le linee che presentano valori fuori scala, garantendo quindi una qualità dell’aria migliore agli utenti londinesi.

«Il limite di sicurezza del Regno Unito per l’aria salubre è meno di 25 microparticelle in un metro cubo d’aria. In alcuni punti della metropolitana possono arrivare a 200 per metro cubo. Voglio aiutare le persone a evitarle» ha dichiarato l’imprenditrice.

Nonostante i limiti imposti dalle istituzioni britanniche e le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i livelli continuano a essere nettamente superiori con conseguenze negative per la salute dei cittadini (secondo la UK’s Taskforce for Lung Heath ogni anno circa 36.000 persone muoiono per le malattie collegate all’inquinamento dell’aria).

Le polveri sottili sono generate dalle componenti dei treni metropolitani e della metro - ruote, freni e rotaie - che attraverso l’attrito generato dal continuo uso producono microparticelle, fra cui le PM2.5, che finiscono per intaccare gli organi degli utenti che le respirano.

Anche in Italia si corrono rischi simili, come nella metropolitana di Roma, dove i ricercatori del Cnr hanno constatato che le linee A e B presentano alti valori di polveri sottili.

«La metro C è l’unica tra le linee che è sicura, perché è automatizzata e ha le porte scorrevoli in banchina. Questo permette di evitare che le polveri che si generano vadano a finire direttamente in banchina. Alcuni lavori realizzati sulle linee metropolitane di Barcellona e di Milano testimoniano come le percentuali vengono abbattute proprio in questo modo. Fondamentale, poi, è la presenza di mezzi con un filtraggio e ricircolo d’aria che deve funzionare. I vecchi convogli con i finestrini aperti non fanno altro che riproporre la maggiore esposizione delle polveri durante tutto il viaggio» ha dichiarato la ricercatrice Cinzia Perrino dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr.

Le autorità preposte alla gestione della metropolitana (Atac) hanno assicurato che è in fase di conferimento la nuova gara per il treno che dovrebbe ripulire le varie stazioni e i luoghi con le contaminazioni più elevate. Un servizio in corso da anni, in via di rinnovo.

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