Futuro

TikTok bandito dalle università americane

I college statunitensi stanno vietando l’uso del social network cinese nei campus. Il motivo: garantire la sicurezza dei dati degli studenti
Credit: Ron Lach
Credit: Ron Lach
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
26 gennaio 2023 Aggiornato alle 20:00

Ecco un nuovo capitolo della guerra che le scuole americane stanno muovendo contro i social network. Una guerra che si espande a macchia d’olio su tutto il territorio federale e che, in questo caso, sembra celare una silenziosa battaglia geopolitica tra Usa e Cina.

Il campo della contesa sono i dati. Dati che riguarderebbero informazioni sensibili sulla posizione, le abitudini personali e gli interessi degli utenti americani che, secondo una certa parte dell’opinione pubblica statunitense, il Governo cinese potrebbe sfruttare per la propria propaganda.

Gli oltre 25.000 studenti di Auburn, in Alabama, al rientro dalle vacanze natalizie hanno ricevuto sulla propria casella di posta elettronica un’email alquanto insolita. Il mittente era l’università: “La scuola ha bandito TikTok dalle reti Wi-Fi del campus per proteggere informazioni preziose e ridurre le possibili minacce alla sicurezza informatica associate all’utilizzo del social”.

Ma, non è un caso isolato. I college dell’Idaho, tra cui la Boise State University e l’University of Oklahoma, hanno recentemente tagliato fuori TikTok dalle reti Wi-Fi dei loro campus. Alcuni, come l’Idaho State University, sono arrivati al punto di disattivare il proprio account TikTok ufficiale.

Non è escluso che nei prossimi giorni non ci siano altre novità: il governatore Greg Gianforte del Montana, in una lettera pubblicata il 3 gennaio, chiedeva al sistema universitario dello Stato di interrompere l’accesso di TikTok alle sue reti, parlando di rischi per la sicurezza.

Un disegno di legge bipartisan presentato al Congresso il mese scorso vieterebbe l’app a tutti negli Usa. Il Procuratore Generale dell’Indiana ha citato in giudizio TikTok, accusando la società di essere ingannevole sui rischi per la sicurezza e la privacy.

TikTok nel frattempo non l’ha presa bene. “Siamo delusi dal fatto che così tanti Stati stiano saltando sul carro politico per attuare politiche che non faranno nulla per far progredire la sicurezza informatica e si basano su falsità infondate su TikTok - si legge in una nota di Jamal Brown, portavoce di TikTok - Siamo particolarmente dispiaciuti di vedere le conseguenze indesiderate di queste politiche affrettate che iniziano a incidere sulla capacità delle università pubbliche di condividere informazioni, reclutare studenti e costruire comunità attorno a squadre atletiche, gruppi di studenti, pubblicazioni universitarie e altro”.

La società cinese negli ultimi mesi ha cercato in tutti i modi di mettere in luce i suoi sforzi per garantire la sicurezza delle informazioni. Tra i tanti, anche il trasferimento dei dati degli utenti statunitensi su un sistema di archiviazione cloud gestito da Oracle, la società di software della Silicon Valley.

Neanche le reazioni sconcertate degli studenti si sono fatte attendere. Molti ragazzi non condividono i timori in termini di privacy e sicurezza. Gli studenti di Auburn, per esempio, hanno raccontato al New York Times che TikTok è una forma di intrattenimento, ormai è parte integrante della vita del campus: chi realizza brevi video per fare pubblicità alla squadra di calcio della scuola, chi sponsorizza il reclutamento di confraternite, chi lancia nuove mode universitarie.

«Lo usiamo per promuovere tutte le organizzazioni di Auburn, e mostrare sul social la vita universitaria. Capisco la preoccupazione di non saper che fine fanno i nostri dati, ma non è una cosa specifica di TikTok, tutte le app di social media lo fanno», ha spiegato la studente Ansley Franco al quotidiano americano.

Per ora, il divieto non sembra aver stravolto la vita dei ragazzi, che potranno continuare a utilizzare il social network dai loro dispositivi personali con la propria connessione dati, senza accedere alla rete universitaria.

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