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3 città europee dove trasferirti

Sempre più italiani sono alla ricerca di centri urbani più attraenti per reddito e qualità della vita. Scopriamo quali sono
Credit: Paulo Evangelista/unsplash
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15 gennaio 2023 Aggiornato alle 16:00

Gap retributivo, congedo parentale, maggiore attenzione all’ambiente, allo spazio urbano, alla salvaguardia dei beni comuni. Lasciare l’Italia non è mai semplice, ma queste sono alcune delle ragioni principali che spingono molte persone, in particolare millenials, a scegliere di cambiare vita.

Il traffico impossibile di Roma e i suoi mezzi pubblici piuttosto deludenti, il costo della vita a Milano, la scarsità di lavoro a Napoli. Sembrano luoghi comuni, ma purtroppo corrispondono in gran parte a una realtà difficile da mandar giù. Una realtà respingente.

Secondo stime recenti, l’Italia si presenta come uno dei Paesi con i salari più bassi d’Europa, con un’ulteriore flessione dal 2008 (-12%).

Partire può quindi presentarsi come un’opportunità e una risorsa e se ti sei stancata di vivere in Italia, ecco le tre città europee che dovresti prendere in considerazione

Vienna

Prima in classifica mondiale secondo il Global Liveability Index dell’Economist, l’ex capitale dell’impero asburgico ha visto incrementare il proprio livello di vivibilità in modo consistente e incessante nell’ultimo decennio.

I parametri presi in considerazione dal giornale sono lo stato dell’ambiente cittadino, il sistema infrastrutturale, sanitario ed educativo, l’offerta culturale, il grado di sicurezza e la stabilità politica.

È la terza volta che Vienna viene eletta prima nel giro di 5 anni, soprattutto grazie alle ottime infrastrutture (valutate con il punteggio di 100/100) e alla stabilità politica, che di pari passo con le numerose opportunità culturali, rendono la città attrattiva ed estremamente vivibile.

Ulteriore nota positiva: il servizio sanitario. Dopo l’emergenza da Covid-19 la capitale austriaca è riuscita infatti ad aumentare il proprio livello di servizi sanitari e a uscire brillantemente dalla pandemia.

Basilea

Spostandoci in un’altra città di lingua tedesca, incontriamo Basilea, località svizzera al confine tra Francia e Germania. Come svariate indagini continuano a dimostrare, le città svizzere detengono, a livello mondiale, uno dei più elevati livelli di qualità della vita.

Basilea viene definita una pocket metropolis perché offre ai propri cittadini eccellenti servizi in uno spazio ridotto. Visitandola risulta infatti tutto comodamente raggiungibile a piedi, in bicicletta, in autobus o in tram tramite un trasporto pubblico di altissimo livello.

Considerata la città della cultura dell’intera Svizzera, Basilea è famosa per la sua offerta da questo punto di vista, visto che presenta più di quaranta musei in soli 23,91 km².

La città rappresenta un buon mix tra un centro storico medioevale, quartieri residenziali del diciannovesimo secolo e costruzioni moderne abitative e commerciali, ed è famosa per i suoi numerosi spazi verdi, tra cui vasti parchi e oasi di quartiere.

Un angolo di pace affacciato sul fiume Reno, con locali aperti tutta la notte in estate e tipici mercatini di Natale in inverno, dove il costo della vita rispecchia il livello medio degli stipendi.

La forte vicinanza a Francia e Germania, offre infine la possibilità di organizzare facilmente gite in punti di interesse circostanti come la Foresta Nera o l’Alsazia.

Lisbona

Per chi non vuole rinunciare al sole, al mare (in realtà si tratta dell’oceano) e in generale a uno stile di vita più mediterraneo, esiste Lisbona. Questa città si è stata giudicata la terza migliore città al mondo in cui vivere per gli stranieri, grazie alla sua crescita ormai continua e incessante.

La città lusitana rappresenta l’unica città portoghese nell’Expat City Ranking 2020, stilato da InterNations ed è la Capitale Verde Europea 2020. Il titolo le è valso per aver dimostrato di compiere enormi progressi su fattori come mobilità urbana, qualità dell’aria, gestione dei rifiuti, uso sostenibile del suolo, inquinamento dell’acqua, crescita verde e risparmio energetico.

Nel giro di poco più di un decennio, inoltre, Lisbona ha tagliato le emissioni di CO2 del 50% e ridotto il consumo di energia del 23%, diminuendo altresì il consumo d’acqua.

Alla luce di questi aspetti positivi molti giovani scelgono Lisbona come città dove stabilirsi. Secondo le statistiche, infatti, la maggioranza degli stranieri afferma di sentirsi come a casa lì, mentre il 79% si dichiara felice della vita sociale nella capitale portoghese, molto più della media di altre grandi città europee (59%).

Gli stranieri che vivono a Lisbona sono in media, anche soddisfatti della loro situazione professionale (79% rispetto al 65% delle altre città), anche perché tra spiagge larghe, pulite e accessibili e ristoranti sulla costa, concilia al meglio la vita di una grande capitale con quella di un ritmo morbido.

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