Ambiente

Così una start-up made in Sicily sostiene il cibo d’eccellenza. E compensa le emissioni di CO2

Fondata da 3 giovani under 35, Boniviri promuove prodotti locali di alta qualità, dal peperoncino dell’Etna ai capperi delle Eolie. Puntando su packaging eco e su un olio extravergine “carbon neutral”
Credit: Boniviri
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17 gennaio 2022 Aggiornato alle 17:00

Tre giovani under 35, la bellezza della Sicilia e un obiettivo comune: sostenere le piccole aziende agricole di eccellenza. È così che è nata Boniviri (“uomini perbene” in latino), start-up innovativa siciliana e società benefit specializzata nella produzione di alimenti di alta qualità e sostenibili, fondata a Catania nel 2020 da tre imprenditori siciliani under 35: Corrado Paternò Castello, Alessandra Tranchina e Sergio Sallicano.

Boniviri, oltre a essere un partner commerciale, sostiene le aziende agricole che ne fanno parte, offrendo ai propri coltivatori una piattaforma digitale integrata per la gestione dell’azienda agricola e compensando le emissioni di gas serra generate lungo la filiera. “Siamo nati dai bisogni delle persone vicine a noi” racconta a La Svolta Corrado Paternò Castello, coordinatore delle attività e responsabile della strategia sociale e ambientale di Boniviri. “Il problema dei piccoli agricoltori, soprattutto nella nostra terra, in Sicilia, è vendere, molto spesso sono risucchiati dalle dinamiche di mercato e non riescono a far valorizzare i loro prodotti”.

In 1 anno e mezzo le aziende agricole locali partner di Boniviri sono aumentate fino ad arrivare a 11: i prodotti acquistabili sulla piattaforma vanno dal peperoncino dell’Etna alle mandorle siciliane e ai capperi delle Isole Eolie. “Oltre a dare alle aziende agricole di qualità la possibilità di raggiungere il più alto numero di consumatori, per la fine del 2022, tra gli obiettivi di Boniviri c’è anche quello di siglare delle partnership con studi agronomici per formare e far crescere gli agricoltori” spiega Corrado.

Grazie all’attenzione verso la sostenibilità della neonata start-up, i 3 giovani sono stati premiati all’ultima edizione dell’Impact Award di NISB (Network Italiano delle Società Benefit), il concorso che ha l’obiettivo di valorizzare le Società Benefit e sensibilizzare sull’importanza della valutazione d’impatto come strumento di gestione e misurazione di un progetto imprenditoriale. A convincere la giuria, la mappa dell’impatto ambientale e sociale dell’azienda realizzata sulla base degli Obiettivi di sviluppi sostenibile delle Nazioni Unite.

Tra i risultati raggiunti nei primi mesi di attività, lo sviluppo di un packaging eco-friendly e la produzione del primo olio “carbon neutral” in Italia: i ricercatori hanno calcolato l’impatto di una bottiglia da 750 ml di olio extravergine di oliva sull’ambiente, equivalente a 2,88 kg di Co2. Per compensare le emissioni, Boniviri ha pensato a progetti di riforestazione in Italia del partner Rete Clima, ma non solo. Anche il packaging è stato rivoluzionato in ottica sostenibile: dalla bottiglia con alta percentuale di vetro riciclato, prodotta localmente per ridurre l’impatto dei trasporti, all’etichetta a basse emissioni con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali delle olive. Scelte che hanno permesso alla start up di vincere anche il “Premio Speciale Green” al concorso di packaging e innovazione “Le forme dell’olio 2021” organizzato da Olio Officina.

Per il futuro, Boniviri ha l’obiettivo di calcolare, ridurre e compensare l’impatto emissivo dei nuovi prodotti che inserirà nel catalogo online. “Quello che è sicuro è che nel 2022 diventeremo una carbon neutral company - precisa Corrado - il prossimo anno produrremo circa 20 tonnellate di Co2, ma saranno tutte compensate”.

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