Economia

L’energia ti fa povero

Nel 2021 la poverty energy ha colpito 2,2 milioni di famiglie, riporta l’Oipe. Secondo i dati Ipsos, 8 italiani su 10 temono l’aumento dei costi per riscaldamento, illuminazione, carburante
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6 dicembre 2022 Aggiornato alle 09:00

Il futuro fa paura. L’attuale contesto economico italiano è caratterizzato da forte imprevedibilità e da un alto grado di incertezza per il caro bollette e l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. La povertà energetica è una questione complessa che colpisce milioni di persone, nel mondo e in Italia, producendo effetti negativi sulla salute e sulla qualità della vita degli individui.

Negli ultimi tempi l’argomento ha occupato un posto centrale nell’Agenda Europea, dove si è parlato di poverty energy o fuel poverty. Sebbene non sia ancora stata coniata una vera e propria definizione comune di povertà energetica, con questo termine si indica l’impossibilita da parte delle famiglie o degli individui di procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici.

I beni e i servizi a cui si fa riferimento sono quelli “fondamentali”, che occorrono per assicurare uno standard di vita dignitoso, come a esempio il riscaldamento, il raffreddamento, l’illuminazione e il gas per cucinare.

Rispetto al 2021 aumenta vertiginosamente la paura percepita dai consumatori per il pagamento delle bollette, che passa dal 19% al 42%, e la paura percepita per la spesa alimentare, che passa dal 6% al 13%. A lanciare l’allarme è Ipsos, che ha realizzato, per il secondo anno consecutivo, un’indagine sul tema della povertà energetica, condotta su un campione rappresentativo di italiani (1.200), di un’età compresa tra i 18 e 65 anni.

La percezione di insoddisfazione per la propria condizione economica aumenta del 10% e arriva a toccare oltre la metà della popolazione (56%). 1 italiano su 4 ha visto peggiorare il conto economico della propria famiglia nell’ultimo anno e 8 italiani su 10 temono l’aumento dei costi relativi a riscaldamento, illuminazione, carburante e prodotti alimentari.

I dati Ipsos amplificano ancora di più quelli raccolti da Oipe - Osservatorio italiano sulla povertà energetica - da cui emerge che già dalla fine del 2021 la povertà energetica riguardava 2,2 milioni di famiglie, pari all’8,5% del totale, equivalenti a circa 125.000 in più rispetto all’anno precedente.

Questi dati sono stati presentati a Roma in occasione della plenaria dei firmatari del Manifesto Insieme per Contrastare la povertà energetica, lanciato nel 2021 dal Banco dell’energia onlus che raccoglie oltre 50 adesioni tra aziende, associazioni ed enti del terzo settore.

All’iniziativa, tenutasi a Roma il 1 dicembre, è intervenuta la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, affermando che «La povertà energetica è sempre più diffusa e riguarda circa 9 milioni di italiani, per questo la legge di bilancio stanzia 20 miliardi di euro sui 35 complessivi per mitigare gli effetti sulle famiglie e imprese del caro energia».

Nell’ultimo periodo la familiarità con il tema della povertà energetica è sensibilmente aumentato e, rispetto all’anno scorso: oggi varie fasce d’età conoscono e comprendono a fondo il concetto. Il 98% dei cittadini crede che questo problema appartenga al nostro Paese e si aspettano che le istituzioni intervengano per contrastare la crisi.

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