Ambiente

Trasporto marittimo, il futuro è eco-sostenibile

Navi elettriche e prive di equipaggio per salvaguardare l’ambiente. Un esempio? Yara Birkeland, la portacontainer norvegese a zero emissioni
Credit: Osmanes 
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27 novembre 2022 Aggiornato alle 13:00

Uno dei settori che più contribuisce ad aggravare la crisi climatica-ambientale è quello dei trasporti marittimi, che nel 2021 ha visto le emissioni crescere di quasi il 5%, in rialzo rispetto al 2019 nonostante gli obiettivi di decarbonizzazione promessi da parte della International Maritime Organization, che conta di ridurre il rilascio di gas climalteranti del 40% entro il 2030.

Per fronteggiare il problema e accelerare la transizione verso mezzi navali carbon neutral, diverse compagnie stanno investendo in nuovi carburanti e tecnologie, spinte anche da iniziative governative atte a incrementare le navi green.

I progetti più promettenti e rivoluzionari riguardano le prime navi mercantili totalmente elettriche e a guida autonoma, come la Yara Birkeland, una portacontainer norvegese a zero emissioni dedita al trasporto di fertilizzanti, che ha fatto il suo primo viaggio-test a fine 2021 ed è entrata nella successiva fase operativa quest’anno.

«Yara è costantemente alla ricerca di opportunità per ridurre la propria impronta climatica. Una nave a zero emissioni che porta il nostro prodotto dalla produzione ai mercati dimostra che è possibile dare un contributo positivo al cambiamento richiesto nel rilascio dei gas alteranti. La tecnologia delle batterie Leclanché ci consente di caricare una nave con l’elettricità proveniente dall’energia idroelettrica. Questo è un passo intenzionale in una direzione green e un incoraggiamento per gli altri a investire anche nelle tecnologie future», ha dichiarato il titolare del progetto Jon Sletten.

La nave, sviluppata dalla società Kongsberg e assemblata nei cantieri navali norvegesi Vard del gruppo Fincantieri, grazie alla sua propulsione elettrica derivata da batterie di nuova concezione, prevede di portare fino a 120 Teu (container) evitando di emettere 1000 tonnellate di CO2, pari al viaggio di 40.000 camion con motore diesel.

Uno scenario promettente anche alla luce di quanto rivelato da uno studio pubblicato su Nature Energy secondo il quale «la propulsione elettrica a batteria è stata poco esplorata come potenziale alternativa a basse emissioni nel settore del trasporto marittimo, nonostante il suo notevole potenziale di riduzione delle emissioni, il recente calo dei costi delle batterie, i miglioramenti nella densità di energia delle batterie, la crescente disponibilità di elettricità generata da fonti rinnovabili a basso costo e il suo sostanziale vantaggio in termini di efficienza rispetto ai combustibili».

Grazie a un mix di avanzate tecnologie, dopo un periodo di ulteriori test fino al 2024, la nave sarà priva di equipaggio e completamente autonoma, sia nella navigazione, sia nelle operazioni di carico e scarico.

Oltre alla Yara Birkeland sono in sviluppo e costruzione altri vascelli simili in diversi Paesi del mondo, che inesorabilmente sostituiranno nei prossimi anni il grosso della flotta mercantile, determinando una forte spinta verso lo sviluppo dell’automazione, dei droni e delle intelligenze artificiali dedicate specificatamente al settore marittimo.

Una rivoluzione che investirà anche il comparto italiano, vista la sua centralità nel Mediterraneo.

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