Culture

Il nuovo Devoto-Oli è «figitale»

L’ultima edizione del vocabolario curato da Luca Serianni accoglie 400 neologismi in versione cartacea e digitale. E tra “cringe” e “metaverso” c’è spazio anche per emergenza climatica e diritti
Credit: Patick Tomasso/ Unspalsh  
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
20 novembre 2022 Aggiornato alle 20:00

Figitale” è una parola macedonia (non una crasi, secondo quanto riportato altrove in modo improprio) che nasce dall’incontro di “fisico” e “digitale”. Come l’ultima edizione del Nuovo Devoto-Oli, il prestigioso vocabolario della lingua italiana curato dal compianto Luca Serianni insieme a Maurizio Trifone, che ospita questa voce in un corpus aggiornato con 400 nuove parole e nuovi significati.

Ideato da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli e pubblicato per la prima volta nel 1971 dall’editore fiorentino Le Monnier, il dizionario è infatti disponibile sia nella tradizionale versione cartacea sia in quella digitale, arricchita dagli audio con la pronuncia corretta delle voci, dalla coniugazione completa di tutti i verbi e da femminili e plurali di sostantivi, aggettivi e pronomi.

«Non si può non ricordare il prezioso contributo dato alla realizzazione del Nuovo Devoto-Oli da Luca Serianni, scomparso il 21 luglio 2022 in circostanze drammatiche», ha dichiarato all’Ansa Maurizio Trifone, professore ordinario di Linguistica italiana all’Università degli studi di Cagliari.

«L’illustre storico della lingua – ha aggiunto – concepiva il dizionario come un organismo vivo, in grado di descrivere una realtà in continua trasformazione solo se rinnovato di edizione in edizione e mantenuto costantemente giovane nella sua lingua e nelle sue strutture».

Tra i neologismi accolti dalla nuova edizione troviamo concetti di attualità come “Autosorveglianza”, “Bolla sociale” e “Non binario”, ovvero «in riferimento all’identità di genere, chi non si riconosce nella distinzione tra maschile e femminile propria del binarismo di genere».

I conflitti in corso si riflettono in “Guerra ibrida”, “Guerra per procura” e “Pacifinto”, vale a dire «chi si professa pacifista ma non prende effettivamente iniziative che possano portare a risoluzioni pacifiche dei conflitti» (ogni riferimento a persone esistenti è puramente casuale).

Dal mondo della cultura arriva il “Fantareale”, l’ormai popolare ma disabitatoMetaverso” e l’ardito “Interquel”: «Film o racconto il cui contenuto intende proporre gli eventi accaduti tra due storie già esistenti e tra sé correlate, costituendo un collegamento tra la fine della prima (che ne costituisce l’antefatto o prequel) e l’inizio della seconda (che ne sarà la prosecuzione o sequel)».

Anche l’emergenza climatica lascia una “Ecoimpronta”, ben visibile pure in “Transizione ecologica” e “Climatariano”. E se intiepidita dalla modernità la “cotta” dell’innamoramento diventa un “Crush”, al linguaggio gergale e ai modi di dire si devono anche “Skillato”, “Fomo” – chiedete a Victoria De Angelis dei Måneskin –, “Cringe”, “Dissaggio”, e “Tiraggiro”, dalla locuzione calcistica “tiro a giro”.

Il Nuovo Devoto-Oli 2023 è inoltre uno dei cinque dizionari – insieme a Treccani, Zingarelli-Zanichelli, Nuovo De Mauro e Dizionario Garzanti – che ha raccolto il messaggio della campagna di advocacy Color Carne, correggendo in senso più inclusivo e meno discriminatorio la tonalità dell’incarnato associata per tradizione consolidata al “rosa pallido”.

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