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Chi è Donatella Sciuto, la nuova rettrice del Politecnico di Milano

Per la prima volta in 160 anni, l’Ateneo lombardo avrà alla sua guida una donna. Un’ingegnera elettronica, classe ‘62, che a soli 22 vinse il premio di più giovane laureata del Politecnico di Milano
Donatella Sciuto
Donatella Sciuto Credit: Foto di Giovanni Hanninen - Via facebook.com
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
14 novembre 2022 Aggiornato alle 21:00

È stata la prima a candidarsi alla guida del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, e ora che ha vinto sarà la prima rettrice dell’Ateneo nei suoi 160 anni di storia.

Già Prorettrice delegata e vicaria con delega alla Ricerca dell’Isituto, Sciuto è anche professoressa ordinaria di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Polimi. Nel 2018 compare tra le cinquanta donne più influenti nel mondo dell’innovazione del nostro Paese secondo Inspiring Fifty.

Classe 1962, nata a Varese, provincia del nord ovest lombardo, a soli 22 anni Sciuto si aggiudica il premio di più giovane laureata del Politecnico di Milano frequentando il corso di studi in Ingegneria elettronica. Dopo 4 anni consegue un dottorato di ricerca in Ingegneria elettrica e informatica presso l’Università del Colorado, a Boulder, e nel 1992 conclude un master in Business and Administration alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi di Milano.

Nel suo programma, intitolato “Uniti nella diversità per una crescita sostenibile”, Sciuto parla della sua passione per la scienza e la tecnologia, «maturata da bambina nell’ambiente famigliare». La neo rettrice spiega che «la vita in Ateneo mi ha fatto apprezzare la ricchezza di contributi, la capacità progettuale e la creatività della cultura politecnica: una grande storia ‘di famiglia’, radicata nell’identità europea, sulla quale fondare una crescita sostenibile ancora più ambiziosa per il futuro».

La sua sfida per i prossimi sei anni, promette Sciuto, sarà «formare studenti, futuri professionisti e ricercatori di altissima qualità in gradi di affrontare le grandi sfide tecnologiche e sociali in modo responsabile, in Europa e nel mondo, al fine di ridurre le disuguaglianze sociali e proseguire nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile». Sciuto ha avviato, nel 2018, il progetto “Pari opportunità politecniche”, nato per garantire un ambiente di studio e di lavoro anti gender gap. Nel 2021, in Italia, risultavano solo sei le università italiane guidate da una donna: si trovano tutte nel centro nord del Paese.

Il Sole 24 Ore spiega che nel corso della sua carriera accademica è stata coautrice di più di 300 articoli scientifici e 20 capitoli di libri di ricerca internazionali, oltre ad aver contribuito a quattro brevetti internazionali nell’area delle architetture di processore con STMicroelectronics e di un brevetto nazionale e internazionale con Politecnico di Milano. Tra i suoi principali interessi di ricerca spiccano le metodologie per la progettazione di sistemi embedded e multicore, elementi che ruotano attorno alle problematiche di performance, potenza e sicurezza nel campo dell’informatica e dell’elettronica digitale. È stata coinvolta nella gestione di progetti di ricerca nell’area delle smart city e delle Ict, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nel corso delle votazioni per l’elezione del successore dell’ingegnere e accademico Ferruccio Resta, che rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2022, al secondo turno Sciuto ha sbaragliato la concorrenza, composta da tre uomini: ad Antonio Capone, docente di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano e preside della Scuola di Ingegneria industriale e dell’Informazione, sono andati 443,47 voti; Giulio Magli, astrofisico e archeoastronomo, oltre che preside del Dipartimento di Matematica, ne ha raccolti 182,47; solo 45,28 voti, invece, per Gianpaolo Rosati, docente ordinario nel Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale. Sciuto se ne è aggiudicati 892,81.

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Per il suo contributo scientifico alla progettazione di sistemi integrati, è stata nominata Ieee Fellow, uno dei riconoscimenti più prestigiosi conferiti dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers, l’associazione internazionale di scienziati professionisti che lavorano per promuovere le scienze tecnologiche, di cui è stata anche Presidente del Council on Electronic Design Automation. Dal 2013 Sciuto è membro del Consiglio superiore della Banca d’Italia, presidente del Consiglio di Sorveglianza della filiale di Milano e, dal 2018 al 2022, membro del Consiglio di Sorveglianza della Fondazione Human Technopole. Dal 2021 è nel board dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

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