Ambiente

La petizione delle giovani attiviste contro il cambiamento climatico

Oggi, alla Cop27, è stata presentata la campagna #ClimateofChange per chiedere giustizia climatica. Oltre 100.000 le firme raccolte, di cui 40.000 nel nostro Paese
Credit: Twitter: @AxSolidaridad
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11 novembre 2022 Aggiornato alle 18:30

Kamila Ciszewska, dalla Polonia, Ema Hristova, dalla Bulgaria, Paloma Abril Poncela, dalla Spagna, Fanny Kiss, dall’Ungheria, Penny Dalkou, dalla Grecia. Sono i nomi delle giovani attiviste della campagna #ClimateofChange promossa da WeWorld che hanno consegnato oggi alla Cop27 una petizione che ha raccolto oltre 100.000 firme.

La petizione è stata presentata nell’ambito dell’evento promosso dalla Cop27, Dialogo intergenerazionale tra continenti sulle migrazioni indotte dal clima nel quadro dell’adattamento: il ruolo del nord e del sud del mondo nell’affrontare le migrazioni indotte dal clima e il ruolo dei giovani nel processo decisionale.

Nello specifico, le giovani attiviste hanno chiesto a gran voce di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C, raggiungendo la neutralità climatica dell’Ue entro il 2040, accelerando il processo di transizione verso l’uso di energie pulite e rinnovabili e bloccando il finanziamento ai combustibili fossili. Ma non solo.

Tra le richieste avanzate, la protezione dei migranti climatici attraverso l’attuazione di politiche basate sui diritti umani e fornitura di supporto tecnico e finanziario e partecipazione dei giovani nel processo decisionale politico per integrare una visione dal basso attraverso la creazione di Consigli di Giovani nell’Ue e negli Stati membri.

«Siamo qui per portare la voce dei giovani che vogliono giustizia climatica e globale – dichiarano le portavoce della campagna a Cop27 – Siamo orgogliose di essere qui in rappresentanza di migliaia di giovani per portare all’attenzione dei decisori politici il tema finalmente inserito in agenda dalle riparazioni riconoscendo le responsabilità del nostro continente, composto da Paesi ricchi e industrializzati, maggiormente responsabili del riscaldamento globale».

E concludono con un appello: «Vogliamo di più dall’Europa e da suoi rappresentanti». La giornata, nel complesso, è stato un dialogo tra giovani europei, africani e latino-americani e decisori politici sui partenariati per l’adattamento al clima e sulle sfide migratorie indotte dal clima, con particolare attenzione alle disparità regionali e all’ingiustizia ambientale legate al cambiamento climatico.

La petizione ha raggiunto un risultato che ha superato anche le aspettative: oltre 100.000 le firme raggiunte in tutta Europa, di cui 40.000 provenienti dal nostro Paese. «Le firme raccolte in questi mesi in tutta Europa dimostrano quanto sia urgente parlare dell’impatto del cambiamento climatico», dice Margherita Romanelli, coordinatrice Policy & Advocacy Internazionale WeWorld.

Dopo una riflessione sul maggior numero di persone che recentemente hanno a cuore il tema dell’ambiente e della sostenibilità, Romanelli conclude: «Siamo molto soddisfatti di poter dar voce e costruire spazi di protagonismo a giovani interessati alla giustizia climatica, attivando una rete di scambio a livello europeo».

In questo senso, le portavoce di #ClimateofChange nei mesi precedenti hanno partecipato a una serie di dibattiti a livello sia locale che europeo, e hanno avuto diverse occasioni per toccare con mano l’impatto dei cambiamenti climatici in diverse parti del mondo.

Quello di oggi è stato solo un piccolo grande passo per diventare protagoniste di un vero cambiamento, e un’occasione per iniziare a parlare di giustizia climatica e sociale.

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