Che lingua parla la scienza?
Future Visions on Science Communication. È questo il nome del ciclo di seminari internazionali che unisce studiosi e professionisti per esplorare il futuro della comunicazione della scienza.
Organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) e Sissa Medialab, l’evento si terrà presso il campus principale della Scuola di Via Bonomea 265, a Trieste, dal 22 al 24 novembre.
Gli argomenti di cui si parlerà e su cui ci si confronterà sono tantissimi: dalla diplomazia scientifica all’intelligenza artificiale, dalle pandemie alla sostenibilità ambientale e molto altro.
Insomma, un’occasione in cui le sfide dalla diffusione e della condivisione della conoscenza scientifica si intrecceranno con le più grandi preoccupazioni contemporanee, oltreché con i profondi cambiamenti nei rapporti tra società e ambiente scientifico.
Obiettivo dunque ampliare il dialogo e rafforzare la comunità dei diversi attori in campo nel settore della comunicazione scientifica: l’incontro, dal respiro internazionale, mira nello specifico a riunire studiosi e professionisti per approfondire alcune tematiche significative a livello globale.
Ma vediamo più da vicino il programma.
Si comincia martedì 22 novembre. Dopo i saluti istituzionali, si procede con una prima serie di incontri: in mattinata interverranno Jan-Marco Mueller, responsabile della diplomazia scientifica presso la Dg Ricerca e innovazione della Commissione europea, e Max Paoli, coordinatore del programma presso l’Unesco-Twas.
I due illustreranno il complesso rapporto tra scienza e politica internazionale, e tutte le sfide che si pongono su questo fronte.
Nel pomeriggio sarà il turno di Ivana Bartoletti, global data privacy officer di Wipro, Roberto Trotta, capogruppo di AstroML della Sissa e Elisabetta Tola, data-journalist, divulgatrice scientifica e fondatrice dell’agenzia di comunicazione scientifica “Formica Blu”.
Il dibattito analizzerà il ruolo dell’intelligenza artificiale nella rivoluzione della comunicazione pubblica, nel nostro modo di consumare informazioni e notizie. Il focus si sposterà poi sui rischi e le opportunità fornite dal sistema algoritmico.
Si ricomincia poi mercoledì 23 novembre con due incontri pomeridiani. Protagonisti del primo, personalità note nel panorama internazionale: Michelle Riedlinger, Nico Pitreli, Yurij Castelfranchi, Matteo Merzagora e Paola Rodari. Insieme, si parlerà del passato e del futuro del Journal of Science Communication, piattaforma internazionale e opensource che da vent’anni è territorio di confronto per scienziati da tutto il mondo.
Secondo appuntamento della giornata sarà invece dedicata alla presentazione del podcast “Paper – Come la scienza diventa scienza”, con Matteo Cattaneo e Federica Sgorbissa, entrambi giornalisti nel settore scientifico.
Si chiude giovedì 24 novembre, con un duplice appuntamento. In mattinata, insieme a Martin Bauer e Nico Pitrelli si parlerà del ruolo della scienza e dell’opinione pubblica, della fiducia necessaria da riporre nella comunità scientifica e dei vari contesti in cui essa varia.
In conclusione, nel pomeriggio si celebra il 25° anniversario del Journal of High Energy Physics, rivista pionieristica realizzata da scienziati per scienziati. Se ne discuterà insieme a Eva Babonich, Maria Bellantone, Giulia Zanderighi, Fabio Zwirner e Aldo Ramponi.
Tutti gli eventi, in lingua inglese, sono gratuiti e aperti e saranno trasmessi in streaming live sul canale YouTube.
Qui il programma dettagliato.