Ambiente

Ue: stop a benzina e diesel nel 2035

Raggiunto l’accordo tra Consiglio, Parlamento e Commissione europea per la riduzione delle emissioni inquinanti di auto e furgoni di nuova immatricolazione
Credit: Krzysztof Kotkowicz/ Unsplash
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
28 ottobre 2022 Aggiornato alle 19:00

«Dal 2035 in poi nell’Unione europea potranno essere venduti o messe sul mercato solo auto a emissioni zero». A dichiararlo è l’eurodeputato olandese Jan Huitema illustrando in conferenza stampa a Bruxelles i contenuti dell’accordo politico provvisorio raggiunto il 27 settembre in trilogo dal Consiglio e dal Parlamento europeo su standard più rigorosi in materia di emissioni di anidride carbonica per automobili e furgoni nuovi.

In vista dell’adozione formale – il testo dovrebbe andare presto al voto in plenaria, secondo Huitema – i co-legislatori hanno fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 55% per auto nuove e del 50% per i nuovi furgoni entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021, e un secondo obiettivo di riduzione del 100% delle emissioni per entrambe le tipologie entro il 2035.

«Questo accordo aprirà la strada a un’industria automobilistica moderna e competitiva nell’Unione europea – ha dichiarato il ministro ceco dell’Industria e del Commercio Jozef Síkela in rappresentanza della presidenza di turno dell’Ue –. Credo che possiamo trarre vantaggio da questa transizione tecnologica. La tempistica prevista rende gli obiettivi raggiungibili anche per i produttori di automobili».

L’intesa, arrivata dopo mesi di trattative su misura cardine del pacchetto Fit for 55, prevede che il meccanismo di incentivi normativi sarà mantenuto per i veicoli a zero e basse emissioni fino al 2030. Nell’ambito del meccanismo, spiega la Commissione, se un produttore soddisfa determinati parametri di riferimento per la vendita di veicoli a zero e basse emissioni, può essere premiato con obiettivi di CO2 meno severi.

I produttori da 1.000 a 10.000 nuove autovetture in un anno, o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni, possono ottenere una deroga fino alla fine del 2035 in base al cosiddetto “emendamento Ferrari” destinato ai produttori di piccoli volumi. Se superano il loro obiettivo di un determinato anno, tutti i produttori dovranno pagare un premio di 95 euro per grammo di CO2/km al di sopra dell’obiettivo per veicolo immatricolato.

L’accordo include inoltre una clausola di revisione che garantirà che nel 2026 la Commissione valuti i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100% e la necessità di riesaminare gli obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in.

«Le case automobilistiche europee stanno già dimostrando di essere pronte a farsi avanti, con l’arrivo sul mercato di auto elettriche in aumento e sempre più convenienti – ha affermato il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo Frans Timmermans – Non sorprende che questo fascicolo sia il primo dell’intero pacchetto Fit for 55 in cui gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo finale».

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