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Chi è Barbara Floridia?

Classe ‘75, messinese, docente di letteratura, sottosegretaria all’istruzione nel Governo Draghi. Breve biografia della nuova capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato
Credit: ANSA / ANGELO CARCONI
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30 ottobre 2022 Aggiornato alle 17:00

Sognava di guidare la Sicilia, alla fine guiderà i senatori pentastellati. Barbara Floridia è la nuova capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato. Nata a Messina nel 1975, si è laureata in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Messina nel 2000 ed è diventata docente di letteratura, italiano e latino lo stesso anno.

Col passare del tempo si avvicina al Movimento 5 Stelle. La ribalta nazionale arriva nel 2016 quando pubblica un video contro la riforma scolastica del Governo Renzi. La sua frase «non siamo i capponi di Renzi» diventa uno dei simboli della protesta degli insegnanti contro la Buona scuola.

Nel 2017 si candida sindaca nel comune messinese di Venetico. «Credo che, in questo preciso momento storico, il Movimento 5 Stelle sia l’unica forza politica in grado di sostenere un cambiamento virtuoso per i comuni», spiega a Tgme. Alla fine perde, ma il 2018 è l’anno d’oro del Movimento cinque stelle, che sbanca al Sud e per Floridia arriva l’elezione al Senato.

Sono anni duri. Pieni di decisioni difficili come quando il Movimento 5 Stelle deve votare i Decreti sicurezza bis voluti dall’alleato leghista. In molti si sentono male con la propria coscienza. Lei accusa anche fisicamente. «Mi sento la febbre, devo andare a prendere qualcosa di strong in farmacia…non sto fingendo eh!», dice al capogruppo Stefano Patuanelli il giorno della votazione.

Passano due anni e nasce il Governo Draghi. Per Floridia è il momento di un nuovo incarico: diventa sottosegretaria all’Istruzione. In questo ruolo progetta Rigenerazione Scuola, il piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole, utile a rinforzare l’insegnamento dell’educazione civica. Ovviamente la neo-sottosegretaria non dimentica di difendere le misure simbolo dei 5 Stelle. Come il reddito di cittadinanza che «non è solo un validissimo argine alla povertà, ma anche uno strumento per sottrarre manovalanza alla mafia e alla criminalità».

Nel frattempo è sempre più vicina a Conte che le scrive la prefazione per il saggio Una nuova mappa per l’Italia e la indica come candidata alle primarie per scegliere chi guiderà la coalizione giallorossa alle Regionali in Sicilia.

I suoi avversari sono Claudio Fava e Caterina Chinnici. Lei li punge: «La Sicilia ha bisogno di freschezza», ma l’ex presidente dell’Antimafia, in un’intervista a Repubblica replica: «Questo non è il Grande fratello».

Alla fine vince Chinnici. Ma anche questa volta per Floridia un insuccesso locale corrisponde a un’occasione nazionale: è eletta al Senato alle elezioni del 25 settembre. Conte continua a stimarla e la indica come capogruppo. Dai capponi al Palazzo.

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