Bambini

Minori e reati: un (preoccupante) trend in crescita

Quasi 18.000 gli adolescenti arrestati o denunciati nei primi 6 mesi dell’anno. In aumento anche le baby gang
Credit: Ivan Samkov
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
31 ottobre 2022 Aggiornato alle 09:00

Nel 2021, i minori di 18 anni arrestati, denunciati o fermati sono stati 30.400. Nei primi 6 mesi del 2022, il numero ha quasi toccato quota 18.000: 17.716, per la precisione. Se l’incremento venisse confermato anche nel secondo semestre dell’anno, l’aumento sarebbe superiore al 16%.

A registrare la crescita della criminalità minorile è il Viminale: dai dati del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno sulle segnalazioni riferite a persone denunciate o arrestate, infatti, emerge un trend preoccupante.

Cresce la criminalità minorile

Dopo la prevedibile flessione durante la pandemia, altrettanto prevedibilmente i numeri dei reati è tornato a salire. L’incremento maggiore, però, è proprio tra i minori di 18 anni, quegli adolescenti su cui gli effetti del lockdown e delle trasformazioni sociali legate al Covid-19 non sono stati ancora sufficientemente approfonditi, sebbene diversi studi abbiano già evidenziato come la pandemia abbia causato un peggioramento delle condizioni oggettive e soggettive di benessere personale dei ragazzi.

È proprio attraverso il confronto con gli anni precedenti che emerge la gravità del quadro, in particolare per alcune tipologie di reati: tra gennaio e giugno 2022, 1.530 minorenni sono stati coinvolti in rapine in strade pubbliche: sono il 29% delle persone segnalate per questa forma di reato. Questo significa che in quasi 1 rapina su 3 l’autore è un minore. Un dato in forte aumento rispetto al 2019, con una crescita percentuale di 13 punti.

Anche lo scippo e il furto negli esercizi commerciali sono tra i reati commessi in gran parte da under 18: lo sono rispettivamente il 16,4% e l’11,4% dei soggetti arrestati o segnalati.

Non solo: quasi 2.000 minori (1.977) sono stati denunciati oppure fermati per lesioni dolose, 1.288 per danneggiamenti, quasi 1.000 (993) per spaccio e 702 per ricettazione. Significativi, i numeri di chi è stato arrestato per percosse (371). Inoltre, delle 380 persone fermate per aver rubato un motorino, 1 su 4 era minorenne.

Baby gang: il quadro italiano

Quello delle baby gang è un fenomeno in costante crescita negli ultimi anni. Anche se spesso le cronache amano gridare all’allarme, è evidente già dal numero degli articoli presenti negli organi di stampa che contengono la parola “Gang giovanile” che anche in questo caso siamo di fronte a un trend ascendente: sono stati 612 nel 2017, 1.453 nel 2018 e, dopo una flessione nel 2019 e nel 2020, si sono attestati a 1.249 nel 2021 e a 1.909 nei primi 4 mesi del 2022.

A riportare i dati è il report Le Gang Giovanili in Italia, sviluppato dalla collaborazione tra Transcrime, il centro di ricerca interuniversitario Università Cattolica del Sacro Cuore, con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, che ha analizzato il fenomeno delle baby gang composte mediamente da meno di 10 individui, prevalentemente italiani, maschi, con una età compresa tra i 15 e i 17 anni.

“I reati commessi sono in prevalenza reati violenti quali risse, percorse e lesioni, atti di bullismo, disturbo della quiete pubblica e atti vandalici. Per quanto riguarda i reati appropriativi, quelli prevalenti sono furti e rapine in pubblica via. Le vittime più frequenti delle gang sono i coetanei tra i 14 e i 18 anni”.

L’attenzione dei media, spiega il report, è dovuta solo in parte a una maggiore sensibilità verso il tema: seppure forme di delinquenza giovanile di gruppo siano da sempre esistite, il 46% di Questure e Comandi Provinciali dei Carabinieri che hanno registrato la presenza di gang giovanili hanno anche indicato un aumento del fenomeno negli ultimi 5 anni.

Secondo i Comandi provinciali dei Carabinieri, l’aumento della presenza di gang giovanili è leggermente più marcato nel Nord del Paese, mentre nel Centro-Sud il fenomeno è in prevalenza stabile o in calo.

Contro questa visione, invece, i dati degli Ussm (Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni), secondo cui l’aumento della presenza di gang giovanili non ha una chiara concentrazione geografica e riguarda le regioni Puglia, Emilia-Romagna e le province di Trento, Salerno e Messina.

Un elemento su cui tutti gli indicatori sono concordi, però, è che i numeri sono in aumento.

Furti e crimini informatici: troppo spesso impuniti

C’è un altro aspetto che emerge dai dati. Per alcuni reati, l’efficacia delle azioni di contrasto è minima. È il caso, per esempio, dei furti di motocicli, automobili e i furti con destrezza e dei delitti informatici – una tipologia di reato che è addirittura raddoppiata nei primi 6 mesi del 2022 rispetto alle statistiche del periodo pre-pandemia. Solo 955 persone sono state segnalate, un numero infinitesimo rispetto ai 15.215 episodi denunciati.

Leggi anche
Criminalità
di Martina Micciché 7 min lettura
sanità
di Valeria Pantani 3 min lettura