Ambiente

Indonesia: ti pago se peschi plastica

Nel mese di ottobre, i pescatori saranno ricompensati dal governo per raccogliere i rifiuti dai fiumi. Un disperato tentativo per invertire la rotta dell’inquinamento
Attivisti ambientali indonesiani fanno galleggiare una goccia d'acqua fatta di rifiuti  di plastica in un fiume in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, a Bali il 22 marzo 2022
Attivisti ambientali indonesiani fanno galleggiare una goccia d'acqua fatta di rifiuti di plastica in un fiume in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, a Bali il 22 marzo 2022 Credit: EPA/MADE NAGI
Tempo di lettura 3 min lettura
10 ottobre 2022 Aggiornato alle 07:00

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Questo fiume dell’Indonesia è uno dei più contaminati e inquinati al mondo: al suo interno e sulla sua superficie navigano tonnellate di plastica, spesso dirette al Mar di Giava.

Le fotografie mostrano parti del fiume dove è quasi impossibile intravedere l’acqua a causa dei rifiuti. Quantità, così come quelle che riversano in varie zone dell’Indonesia, talmente elevate che negli ultimi anni hanno trasformato questo Paese dalla natura meravigliosa in una discarica di plastica.

Ecco perché, con una nuova iniziativa, il governo indonesiano intende pagare i pescatori per pescare plastica, anziché pesci. In una operazione che fa parte dell’ampio sforzo per ridurre l’inquinamento, il ministero della pesca - che punta a ridurre la plastica in Indonesia del 70% entro il 2025 - ha annunciato un programma sperimentale della durata di un mese che pagherà ogni settimana circa 1.700 pescatori per la raccolta giornaliera dal mare fino a 4 kg di plastica.

Per il progetto sono stati stanziati circa 70.000 dollari che serviranno a finanziare i pescatori durante il mese di ottobre: il compenso (150.000 rupie a settimana, circa 10 dollari) è poco più di quanto guadagnano normalmente con la pesca.

Secondo Sakti Wahyu Trenggono, ministro della pesca, l’operazione dovrebbe aumentare la consapevolezza delle persone sul problema plastica e ci si aspetta che ogni pescatore raccolga almeno 4 kg di rifiuti tra le varie isole principali indonesiane.

L’Indonesia, del resto, è uno dei Paesi con il più alto numero di inquinamento da plastica: ne produce circa 6,8 milioni di tonnellate ogni anno, ma solo il 10% viene trattato nei centri di riciclaggio e circa 620.000 tonnellate finiscono nell’oceano. In generale, 8 dei 10 fiumi del Pianeta più inquinati dalla plastica si trovano in Asia.

Nel tentativo di invertire la rotta, il Paese prevede dunque di spendere 1 miliardo di dollari per tagliare il 70% dei suoi rifiuti di plastica aumentando le attenzioni nelle comunità costiere per una adeguata gestione dei prodotti e avviando percorsi di riciclaggio.

«La cosa più importante è la prevenzione. Se possiamo condurla correttamente, allora non dovrebbero esserci più rifiuti nel mare. Perché una volta che la spazzatura arriva in mare tutto diventa più complesso», ha ricordato il ministro.

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