Wiki

Tutto quello che c’è da sapere su Sinistra Italiana

Sai come è nato questo partito? Come è organizzato? Nessun problema. Qui una piccola guida-aiuto
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni con i giornalisti davanti a Montecitorio, il 2 agosto 2022.
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni con i giornalisti davanti a Montecitorio, il 2 agosto 2022. Credit: ANSA/ANGELO CARCONI
Tempo di lettura 6 min lettura
21 settembre 2022 Aggiornato alle 18:00

Sinistra Italiana: un effetto collaterale

Potrebbe essere che pochi si ricordino del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 sul quale Matteo Renzi si è giocato il ruolo di premier. In sé, in effetti, visto che è stato bocciato dal 59,1% della popolazione, non è cambiato nulla. Tuttavia, una conseguenza c’è stata: si è costituito il partito Sinistra Italiana, che univa Sinistra Ecologia e Libertà e Futuro a Sinistra.

“Mentre tutto è in movimento, nel mondo, in Europa, in Italia e, proprio in questi giorni, anche nel variegato arcipelago della sinistra, durante le giornate di Rimini abbiamo scelto il tempo e il luogo in cui costruire questa casa: si tratta dello spazio compreso tra il voto del 4 dicembre, con il quale la maggioranza dei cittadini italiani ha deciso di respingere l’idea malsana di una democrazia senza popolo, e i referendum sociali proposti dalla Cgil, che abbiamo il compito di sostenere con tutte le nostre forze, con l’obiettivo di combattere le forme più odiose di lavoro povero. Tra questione sociale e questione democratica, laddove si è scatenata la più radicale offensiva della parte di società che sta in alto contro la parte di società che sta in basso, si profila anche la nostra agenda del cambiamento. (…) È esattamente sul quel terreno, quanto mai difficile e complicato, che intendiamo lanciare la nostra sfida politica: quella di contendere, innanzitutto alle destre, le maggioranze sociali oggi esposte ai richiami del rancore e delle passioni tristi”, per esprimerlo nelle parole del congresso fondativo riunitosi a Rimini il 19 febbraio 2017.

Prima di questo congresso, Sinistra Italiana si era costituita come un gruppo parlamentare alla Camera, dal 2015, e poi al Senato, 2016. Nel dicembre 2017 ha co-fondatao la neonata lista Liberi e Uguali con Possibile e Movimento Democratico Progressita (Art.1- Mdp).

Il congresso fondativo

Ha diritto a iscriversi al nuovo partito chi ha più di 14 anni e presenti alle strutture territoriali del partito nelle quali svolgerà poi la propria attività politica.

Nel momento di convocazione da parte dell’assemblea nazionale del congresso nazionale (ordinariamente avviene ogni tre anni) si convocano tutti i congressi del partito, a tutti i livelli. Qualora ci si riunisce in maniera straordinaria, il congresso viene gestito e moderato dalla Commissione nazionale per il congresso, eletta dall’assemblea, che a sua volta nomina garanti per i congressi provinciali e territoriali e regola lo svolgimento dei congressi regionali, di Federazione e di Circolo. La distinzione ha anche origine dal fatto che “Ad ogni regione è garantita la propria autonomia politica e organizzativa nel rispetto della linea politica decisa dai congressi e dall’Assemblea nazionale” (art. 4, comma 1).

Principalmente, il partito si struttura e basa la sua attività sui circoli, che possono essere territoriali, di lavoro, di studio, a tema. Nel primo caso, bisogna essere in 20 iscritti, mentre negli altri basta essere in 10.

Ogni circolo deve presentate un piano di lavoro annuale alla federazione o al coordinamento territoriale i riferimento e al coordinamento regionale. Questo avviene all’interno dell’assemblea degli iscritti, che elegge un coordinatore e un responsabile amministrativo e compone le liste per le elezioni comunali. Di gestire il lavoro di ogni circolo si occupa il coordinamento della federazione, che esiste se conta più di 300 iscritti e 3 circoli nella medesima provincia o area metropolitana. Se non si soddisfano questi requisiti, si forma un coordinamento territoriale. Lo stesso schema si propone a livello regionale e per i circoli all’estero.

A livello nazionale il massimo organismo deliberativo è l’assemblea nazionale, ovvero i segretari regionali e segretari della città metropolitane, più almeno 300 eletti dal congresso nazionale, almeno il 30% dei quali deve rappresentare delle realtà territoriali. Queste persone devono eleggere il segretario e il presidente, su proposta del segretario eleggere la direzione nazionale e il tesoriere, approvare le liste per le elezioni politiche ed europee.

Le decisioni prese dall’assembla vengono messe in pratica alla direzione nazionale, di cui danno parte di diritto il segretario, il presidente, il tesoriere, la presidente della commissione nazionale di garanzia, i capigruppo di camera, senato e parlamento europeo e i coordinatori regionali.

Sui temi ritenuti chiave si costituiscono delle “aree a tema”, i cui forum ai diversi livelli sono coordinati da un componente della segreteria: quindi, facendo riferimento al comma 3 dell’articolo 5, dal segretario o dal presidente. Tra i due la differenza è sostanzialmente che il primo rappresenta il partito ed ha potere di azione in base alle delibere degli organi nazionali di partito, il secondo convoca e presiede l’assemblea e la direzione nazionali.

Infine, dopo 2 mandati completi nella stessa assemblea elettiva dei comuni, capoluogo, regionale, nazionale o europea non si è più ricandidabili. Dopo 2 mandati completi come assessore regionale o di ministro o sottosegretario non si è più riproponibili.

Qualche variazione (non pervenuta)

La lettera di Nicola Fratoianni, segretario del partito, del 20 novembre 2017 recita “Sinistra Italiana propone inoltre che a partire dalle assemblee del 25 e 26 si proceda con la costruzione di un database, aperto fino alle elezioni, che costituisca la platea dei sottoscrittori del documento politico della lista, platea che sia consultabile territorialmente e/o on line su tutte le principali decisioni politiche successive al 3 dicembre. Diamo mandato al segretario e alla segreteria nazionale di procedere nel percorso unitario, con l’obiettivo di recuperare fin da subito tutte le soggettività che attualmente non sono pienamente comprese nel percorso, che aveva e ancora ha l’ambizione di essere unitario”. Questa è stata la prima riforma allo statuto approvata dalla direzione nazionale.

La seconda è stata una modifica approvata dall’Assemblea Nazionale il 7 settembre 2019: tuttavia, né dalla ricerca online né da una email mandata all’indirizzo di posta del partito, è stato possibile mettere insieme qualche dettaglio in più. Lo stesso vale per la riforma approvata tra il 21 e 22 settembre 2021.

Quella di cui si sa qualcosa in più, è la riforma più recente approvata all’unanimità a febbraio di quest’anno. Si tratta di avvisare a sé i giovani riconoscendo come propria organizzazione giovanile l’Unione dei Giovani di Sinistra (UGS), che mantiene autonoma organizzativa e politica.

Leggi anche
Elezioni
di Valentina Chindamo 6 min lettura
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Europa Verde parlano con i giornalisti davanti a Montecitorio, il 2 agosto 2022
Elezioni
di Giacomo Talignani 5 min lettura