Diritti

Finlandia: al congedo parentale non interessa se sei mamma o papà

Via alla legge che prevede 160 giorni retribuiti a testa per entrambi i genitori con bimbi nati dal 4 settembre in poi
La prima ministra finlandese Sanna Marin
La prima ministra finlandese Sanna Marin Credit: EPA/OLIVIER HOSLET / POOL
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
8 settembre 2022 Aggiornato alle 19:00

Per conciliare meglio carriera e vita familiare, la Finlandia ha introdotto una legge che concede gli stessi giorni di assenza retribuita dal lavoro a entrambi i genitori, indipendentemente dal sesso o dal fatto che siano i genitori biologici di un bambino.

La riforma del congedo familiare, entrata in vigore il 1° agosto 2022, non fa alcuna distinzione economica tra madri e padri, dando a ognuno un’indennità per 160 giorni lavorativi, mirando così a promuovere una condivisione più equilibrata delle responsabilità assistenziali e genitoriali tra i generi.

Inoltre, ha spiegato il comunicato diffuso dai ministeri dell’Economia e del Lavoro, dell’Istruzione e della Cultura, e degli Affari Sociali e della Salute, il nuovo provvedimento “terrà in considerazione anche le diverse tipologie di famiglie, i genitori single e le gravidanze multiple”, comprese quelle che generano gemelli o più bambini contemporaneamente. Anche i genitori che hanno in custodia un figlio hanno pari diritto all’indennità giornaliera, “indipendentemente dal fatto che siano biologici o adottivi, affidatari o non affidatari e a prescindere dal sesso del genitore”. Le nuove disposizioni si applicano ai genitori in attesa di un bambino nato dal 4 settembre 2022 in avanti, e a chi adotta un bambino il cui affido è iniziato a partire dal 31 luglio 2022.

La Finlandia è guidata, dal dicembre del 2019, dalla progressista Sanna Marin, la più giovane premier in carica del mondo. È il Paese in cui i giovani, nel 2021, hanno lasciato la famiglia in media all’età di 21,2 anni (il dato europeo è di 26,5 anni), con un bassissimo divario di genere tra ragazze e ragazzi che se ne sono andati di casa: lo dicono gli ultimi dati di Eurostat. È anche quello incoronato come il più felice del mondo per il quinto anno consecutivo nella classifica del World Happiness Report 2022, che intervista persone che valutano la propria vita tenendo conto di sei variabili chiave: il PIL pro capite, il sostegno sociale, l’aspettativa di vita sana, la libertà, la generosità e la corruzione. Questa riforma potrebbe contribuire alla riconferma della Finlandia anche nel 2023.

L’abbiamo spiegato: se un figlio ha due genitori, l’assegno parentale è diviso equamente tra loro, cioè ognuno ha diritto all’indennità per 160 giorni lavorativi. Ma se un figlio ha un solo genitore, lui o lei ha diritto all’assegno parentale per un totale di 320 giorni lavorativi. Inoltre, la riforma prevede la possibilità di cedere fino a 63 giorni della propria quota all’altro genitore o a chi si prende cura del bambino.

“Da maggio 2022, i genitori che partoriscono possono trasferire giorni della propria quota all’altro genitore”, spiega il testo, ma specifica che “l’altro genitore non può trasferire giorni della propria quota fino alla nascita del figlio”. Il congedo simultaneo, inoltre, può avvenire per un massimo di 18 giorni. Il periodo, comunque, può essere utilizzato in qualsiasi momento prima che il bambino raggiunga l’età di 2 anni.

Dopo i periodi di congedo familiare, un genitore può utilizzare i permessi per la cura dei figli a tempo pieno o a tempo parziale, come è avvenuto finora con i congedi esistenti. Tutti i vantaggi previsti dalla nuova legge possono essere richiesti tramite il servizio elettronico OmaKela. Nel settore pubblico molti dei contratti collettivi riflettono già la nuova politica di congedo familiare, ma in quello privato sono numerose le aziende che devono ancora adeguarsi al nuovo sistema.

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